All’ArtCaffè di Bologna, La 4 Baracchina, fino all’8 gennaio 2016, l’artista Luigi Mastrangelo esporrà 12 opere sul immaginario fiabesco legato al Natale.
Esercizi di pittura positiva.
Viviamo in tempi difficili. Terrorismo islamico, un modello economico che non riesce più ad includere in progetti di crescita la maggioranza della gente, politici che non comunicano più speranze e sogni…A fronte di ciò non desta alcuna sorpresa registrare sintomi crescenti di disagio e rabbia che corrono il rischio di cancellare lo spirito festoso del Natale.
In un contesto così disagiato, quale può essere il ruolo dell’artista? Può l’arte raddrizzare il legno storto di una umanità disillusa, incattivita e incurvata verso la noncuranza dei valori?
Tra gli artisti la tentazione di rimuovere queste domande è drammaticamente reale. Pur registrando i segni di un mondo che produce più problemi che soluzioni, la maggioranza di essi persegue strade individuali, orientate al mercato, alle mode e alla ricerca della massima notorietà. I sentieri stretti che orientano il loro lavoro in direzione di un coinvolgimento sociale è come se si fossero interrotti.
L’arte di Luigi Mastrangelo
Luigi Mastrangelo appartiene alla ristretta classe di artisti che hanno scelto di rimanere a contatto con il sentire della gente, rifiutando i vangeli estetici della post modernità e le estensioni del concetto di arte, necessarie ad un mercato nel quale i players accreditati giocano a confondere il clamore con la qualità, la notorietà con lo stile, gli effetti speciali con l’arte.
Non desta alcuna sorpresa dunque, la sua scelta di proporre gli attuali esiti della ricerca dedicata alla rivisitazione in chiave pop delle figurazioni legate al Natale, in un locale pubblico, piuttosto che in una Galleria o in un Museo.
All’ArtCaffè, La 4 Baracchina (Piazza Aldrovandi n.5/c), fino all’8 gennaio 2016, l’artista esporrà 12 opere a tema, attraverso le quali, oltre allo stile artistico che lo caratterizza, contengono un messaggio di solidarietà, serenità e speranza percepibile da tutti, nelle forme emozionali predilette dallo sguardo del bambino curioso e sapiente che ciascuno di noi porta dentro di sè.
L’obiettivo che Mastrangelo si pone è dimostrare che la pratica artistica può rimanere a contatto con la vita della gente a patto di sburocratizzarsi e di scendere nei non-luoghi in cui i soggetti si interdefiniscono attraverso processi di socializzazione dal basso che fanno da argine alla liquidità delle identità e delle esperienze.
L’interpretazione in chiave pop dell’immaginario fiabesco legato al Natale, aldilà del sentimentalismo di superficie, vuole essere una risposta dell’artista al terrificante mood venuto a crearsi tra la gente, già sottoposta da tempo al disagio dovuto al clima recessivo, dopo gli eventi drammatici di Parigi del 13 novembre. Riappropriarsi, attraverso le belle immagini di Mastrangelo, del senso della festa e della serenità interiore, ci fa capire l’importanza di una delle funzioni sociali dell’arte rimosse dalle pratiche artistiche contemporanee.
Con Luigi Mastrangelo potremmo definire questo lato umanistico dell’arte, Pittura Positiva.
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Ho conosciuto l’artista alla mostra e avendo fatto a pocanzi una ricerca delle sue opere ancestrali devo affermare che queste opere relative al Natale sono un occasione di ritrovo alle origini di noi stessi. Un mix di passato e presente che ci porta ad una realta’ oramai persa….ma non del tutto !
Mastrangelo un amico caro, oltre che un grande artista ! Sono onorato di avere la sua mostra nel mio locale.
La musica dei colori di Mastrangelo ê veramente suggestiva. Una mostra di commovente fascino. Peccato che il luogo da avvinazzati, studenti fuoricorso e immigrati esotici ubriachi, non renda giustizia al coraggioso artista. Si perché ci vuole un gran coraggio oggi a scegliere di andare contro a tutte le tendenze artistiche del mercato, per difendere l’integrità della pittura!
Ho il privilegio di conoscere Mastrangelo da amico, collaboratore e collezionista. Posso dire che è un grande.
I quadri di Mastrangelo in questo momento sono opportuni: il suo Natale è per tutti e al di sopra di ogni polemica
Le opere di Mastrangelo rappresentano il rifugio dell’animo umano. Guardati nel silenzio della mente, rimandano i suoni dello scampanillio delle renne che tutti noi, da bambini, abbiamo atteso nella Santa Notte. Una nostalgica prospettiva di un’anima delicata e sognatrice che riesce a trasmettere il buono e il bello della speranza.
Ho visto delle opere meravigliose; un’armonia perfetta tra cielo e terra.
Mostra carinissima dall’atmosfera fanciullesca! Il pittore luigi persona fantastica!
Mostra carinissima dall’atmosfera fanciullesca! Il pittore luigi persona fantastica!
Bellissima mostra, come tutte le sue opere…
I colori usati dall’Artista ridonano la tranquillità e la spensieratezza che vivevamo da bambini durante le festività natalizie e che, purtroppo, abbiamo perso crescendo.
Trovo molto carina l’idea di proporre la mostra in un così particolare locale.
I miei complimenti all’Artista Mastrangelo!!!
Una mostra d’arte che funge da faro nella notte buia e tempestosa. Una direzione illuminata di speranza e raccoglimento. Una grande guida per lo spirito dell’uomo alienato da se stesso. Mastrangelo, sei una guida!
si riconosce subito lo stile personale e bellissimo di Mastrangelo. La sua pittura, che si muove tra i preraffaeliti e la postmoderne ed veramente unico. Fortissimo
Grande artista internazionale. Complimenti.bel locale artistico.
L’interpretazione pittorica del Natale di Mastrangelo è all’altezza della sua fama. Complimenti al locale pieno di energia.
Grande pittore! Ho visitato molti dei più importanti musei europei, ma lo stile di Mastrangelo è davvero unico, un grande talento italiano.
Voglio anche ringraziare Roberto, titolare del locale, che ha voluto mettersi in gioco creando un punto di incontro e di socializzazione denso di cultura a tutto tondo. La cultura dell’amicizia, dell’accoglienza, dell’arte dello stare insieme, un tempo così naturale- ed oggi -merce rara.
Da molto tempo non seguivo il tuo lavoro e queste tue ultime cose mi hanno entusiasmata. Trovo che contengano infinite sottigliezze semantiche e tantissime potrebbero essere le speculazioni critico filisofiche. Complimenti davvero
La ricerca del bello attraverso l’arte, come comunicazione è un desiderio che investe l’uomo fin dalle sue origini: i graffiti, le pitture su roccia, i reperti ce lo confermano. Nel corso della storia, poi, ha usato il suo talento per plasmare ed irradiare la sua intelligenza attraverso opere che hanno posto il sigillo ad ogni epoca. Oggi è davvero difficile per un artista, in una società iper-complessa, post-post-moderna afflitta da perduranti e gravissimi conflitti ideologici, culturali e religiosi, porsi come emblema di un periodo, così come è stato nel passato. Oggi artisti come Mastrangelo interpretano, con le loro opere, pezzi di realtà viva, il sentire e l’agire quotidiano della gente che, pur consapevole del “buio” che la circonda, esprime con forza il desiderio di ri-appropriarsi della felicità che le è stata rubata. Complimenti Mastrangelo
La semplificazione apparente della pittura di Mastrangelo si propone come la palingenetica obliterazione dell’arte contemporanea, proponendosi idealmente come nuova avant-garde. Il bar tra il kitsch e l’amarcord felliniano si è rivelato una scelta azzeccata.
Interessante lo spazio della mostra. Un luogo da flaneurs metropolitani che se la tirano un po’. Molto importante il gesto di politica estetica di Mastrangelo. Quasi un unicum in un mondo di artisti asserviti ad dio denaro.
L’effetto cartoon mi è piaciuto. Sembra che Mastrangelo voglia dirci che per salvare l’arte dobbiamo ritornare a guardare come se fossimo dei bambini.
Mi ha colpito la delicatezza del messaggio. Non è forse il natale di Mastrangelo quello che tutti vorremmo? Mi associo con chi ha parlato di musica dei colori: i quadri del pittore sembrano una di quelle canzoni natalizie che tanto ci piacevano da bambini.
Un tuffo nel passato. Lo stile grafico e la vivacità della tavolozza contribuiscono a creare atmosfere familiari e calde.
Da vedere
Luigi, chi come me conosce Luigi direbbe semplicemente l’arte è la sua vita
Lo stile di Mastrangelo strizza l’occhio ai bambini ma in realtà propone un concetto di arte complesso. Se non conosci la storia dell’arte potresti fraintenderlo.
Io definirei lo stile diMastrangelo “arte terapeutica”, cioè pittura che cura e protegge l’occhio dalle bruttezze del mondo.
Mastrangelo comunque merita di più. W le mostre nelle osterie, ma bisognerebbe dedicargli spazi piu artistici.
La mia casa è tappezzata dei quadri di Luigi Mastrangelo: la sua pittura figurativa in un tempo di simbolismo e astrazione di forme che ti costringono a decodificare e a cercare significati, rassicura e pacifica; i colori puliti e “sonori”, ricaricano ( per me sono una vera e propria “cromoterapia”); i soggetti mitologici e fiabeschi fanno riscoprire il “fanciullino”, o “bambino interiore” che sonnecchia dentro di noi e chiede solo di essere svegliato per aiutarci ancora a sognare. Le opere di Luigi insomma, mi sono necessarie.
Ho aspettato Natale per scrivere che ho avuto la sensazione della festa natalizia il giorno che ho visto la mostra. Belle sensazioni, come quando ero piccola. Un grazie all’artista.
Questa mostra di Mastrangelo è un invito a riflettere su cosa è divenuta oggi l’arte che ha cancellato la sua purezza ed innocenza. Il mondo fiabesco legato all’iconografia dell’infanzia del pittore è anche un gesto politico/critico nei confronti del sistema arte contemporaneo.