Ecco ci siamo. Anch’io sono una donna come le altre. Sogno l’abito bianco.
Inutile pensare che non lo sia. Stupido credere che il morbo del matrimonio abbia oltrepassato la fermata davanti a casa di Blue. No, non è cosi.
Può averla scalzonata per un periodo, aver deviato il percorso dovuto dalla sistemazione del manto stradale, forse ha dirottato per questioni di pubblica sicurezza o forse, è stata rimossa temporaneamente l’arrêt obligatoire. Fatto sta che ad un certo punto della vita, a tutte le donne, viene la voglia di sposarsi.
È successo anche a me?
No. Non ancora per lo meno.
Ma questo non significa che non abbia mai pensato all’abito da sposa.
Non ho mai detto che non mi piacerebbe passare intere giornate a scegliere tra mille vestiti di stilisti da urlo, quello che sarà l’abito più bello della vita.
Voi direte, ma come Blue, proprio tu che porti avanti la causa delle donne Alpha? Quelle che non devono chiedere mai. Proprio tu che lotti per l’indipendenza economica, sociale e sessuale dell’universo femminile. Proprio tu che non credi in Dio ma credi al Diavolo (ci sei stata a letto ma non puoi dirlo), tu che credi esista l’orgasmo multiplo ma non il punto G. Tu che ti fai paladina del diritto di ribellarsi a lavare calzini bianchi di uomini stanchi, che credi sia meglio andare al ristorante, intrufolarsi nella cucina, sedurre lo chef, farsi intitolare un piatto a tuo nome, puoi mai dire che vorresti l’abito bianco? Tu che sostieni la contraccezione per non diventare schiava della maternità, che odi le palestre perché sono una mercificazione del corpo e ci trasformano in carne da macello e lotti per non dormire mai con il tuo compagno di scorribande (vorrei chiamarle in altro modo, ma non vorrei essere troppo volgare) puoi mai affermare tutto ciò?
Ebbene si! Anche Blue desidera l’abito da Sposa, ma non vuole sposarsi.
Strana incoerenza quella che scorre, oggi, tra queste righe. Contraddizione che voglio approfondire e che mi porta a pensare che alla fine: tutte le donne sognano la stessa cosa, l’abito bianco. Sognano di arrivare all’altare con il bouquet di rose rosa in mano, fantasticano il papà che le attende alla fine della passerella, immaginano di vedere il futuro marito con gli occhi sbarrati, davanti al parroco, rimanere con la bocca aperta per la bellezza inconfutabile della futura moglie. Ogni donna che si rispetti, nasconde questo recondito desiderio e in cuor suo, non fa altro che sperare ogni volta che sia quello giusto (lo sfigato di turno) quello che la porterà all’altare.
La riflessione mi è sorta dall’ultima fiera della sposa vista poche settimane fa. Cosa ci sarà andata a fare, Blue, alla festa paesana delle future spose se non ha nemmeno un fidanzato? Ci sono capitata per sbirciare un po’ le nuove tendenze della moda in white. Volevo toccare con mano e vedere con i miei occhi come si svolgeva una manifestazione in cui il punto forte fosse il giorno più importante della vita, non per me, sia chiaro, io credo che il giorno migliore della mia esistenza sia stata la discussione della mia tesi.
Ecco, anche qui, Blue sta mentendo!
Il giorno più bello della vita è quando trasformi il tuo sogno in realtà facendo una promessa di fedeltà, condivisione e sopportazione a un’altra persona.
Blue, ma sei sicura che riuscirai mai a farti sopportare tutta la vita?
O viceversa sei certa di riuscire a sottostare a magliette da stirare, pantaloni da lavare e mutande da inamidare? Blue non dire cazzate!
Comunque oltrepassando queste riflessioni personali, che poco contano, vorrei aprire uno squarcio su questo argomento e soprattutto mostrarvi le nuove “Chicche” in termini di abiti da sogno che ho visto. Io vorrei sposarmi solo per indossare un abito spettacolare disegnato per me da un grande stilista.
Ma vi consiglio di dare un’occhiata anche ai classici di vecchie collezioni che a mio avviso meritato una sbirciatina.
Le sfilate Haute Couture autunno/inverno 2012–2013, hanno buttato fuori vestiti da capogiro, oggetti del desiderio femminile con la D maiuscola. Quindi ecco comparire un modello fiabesco di Elie Saab, per farvi sentire un pò principessa Sissi, un po’ eroine ottocentesche. Jean Paul Gaultier, provocatore per eccellenza cosa potrebbe mai presentare se non una sposa che arriva direttamente dallo scenario del libro A Rebours, una decadente con cappello a cilindro che richiama la presenza maschile dello sposo contrastandolo con seta e taffeta.
Per Chanel i giochi sono diversi, la Russia vince e si porta dietro un mantello di piume bianche chiuso da tre fiori rosa con collo alto che fa pensare alla stupenda Anna Karenina. Per Radiosa la sposa indossa il bianco con piccolo accenni al cielo azzurro e per Atelier Aimée, il mio preferito da sempre, la sposa è vestita di eleganza, uno zuccherino color pesca a volte dolce a volte picante aggiungendo il nero.
A voi la scelta, io ad andare in giro a provare abiti sono impazzita.
Blue non saprebbe scegliere e li comprerebbe tutti.
Devo, forse, preoccuparmi? Voglia di matrimonio? No, voglia di abito.
Ma voi, in fondo, sognate di sposarvi o come me solo di indossare l’abito bianco?
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E’ una guerra fredda a colpi di vecchio e nuovo, modernità e tradizione, emancipazione e acquiescenza, dipendenza e libertà: abito da sposa si o abito da sposa no? Abito da sposa sognasi.
E’ un articolo incantevole, scorre “liscio” come la mano che carezza un drappo di pregiatissima seta.
Un sorriso, Antonia.