Intervista all’enologo della Cooperativa Agricola Cincinnato, vini considerati tra i migliori al mondo, premiati al Concorso Internazionale 5 Star Wines
Un buon vino non deve necessariamente passare da un’etichetta blasonata, esistono in Italia come altrove piccole e medie aziende in grado di produrre vini sorprendenti sebbene non ancora noti al grande pubblico. Negli ultimi anni anche nel nostro Paese sta prendendo piede la tendenza a riscoprire “piccole eccellenze” in un universo talvolta un po’ troppo allargato. Un viaggio nel cuore dell’Italia ci porta quindi nel Lazio, dove precisamente a Cori, in provincia di Latina, ai margini dei celebri Castelli Romani, ha sede la Cooperativa Agricola Cincinnato, una realtà vitivinicola sociale di un certo interesse di cui più avanti capiremo il perché.
La Cantina Cincinnato è nata poco dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, nel 1947, su iniziativa di alcuni agricoltori con l’obiettivo di trasformare e commercializzare la produzione dei soci, favorendo così il progresso dell’agricoltura e il benessere della comunità locale.
Il nome Cincinnato fu scelto in onore del console romano del V secolo a.C., Lucio Quinzio Cincinnato, di cui si tramanda che, di origini contadine, divenne famoso per essere tornato “all’aratro” occupandosi quindi delle sue terre e non più dei successi politici e militari – il logo aziendale lo rappresenta infatti impegnato nei campi nell’atto di arare la terra con i suoi buoi.
Nel 1971 la cooperativa ottiene il riconoscimento delle DOC Cori Rosso e Cori Bianco per il sostegno della tipicità delle produzioni viticole locali. Ad oggi la Cooperativa Agricola raggruppa ben 152 soci per un totale di circa 450 ettari vitati, producendo mediamente 60.000 quintali di uva per 35.000 ettolitri di vino, dei quali solo 15.000 circa vengono imbottigliati.
La Cooperativa Cincinnato si caratterizza principalmente per due vitigni locali, reintrodotti nel territorio dopo moltissimi anni di assenza: il Bellone e il Nero Buono, due vini che in merito alla loro qualità intrinseca hanno saputo conquistare l’attenzione di sommelier, intenditori nonché della stampa specializzata durante le varie degustazioni organizzate sia in zona che nella Capitale. Gli ottimi giudizi riportati dagli addetti ai lavori sono stati indicativi sulla validità della strada intrapresa e quindi di sicuro incoraggiamento a proseguire per la stessa.
Anche quest’anno alla 50esima edizione del Vinitaly di Verona i vini della Cantina Cincinnato si sono presentati con due prestigiosi biglietti da visita di cui il primo il Lazio Igt Bellone Castore 2015 è stato selezionato tra i migliori vini al mondo nell’ambito del Concorso Internazionale “5 Star Wines”. L’attuale concorso sostituisce il Concorso enologico internazionale, quindi non più Gran Medaglie d’Oro, d’Argento e di Bronzo e Gran Menzioni, ma sancisce il riconoscimento solo a quei vini che hanno raggiunto o superato la valutazione di 90 centesimi.
La Cantina Cincinnato ha vinto il concorso ottenendo un punteggio di ben 92/110.
Come evoluzione e per creare un punto di incontro con i visitatori e gli estimatori enogastronomici, la Cincinnato ha realizzato un nuovo agriturismo, restaurando con tecniche e materiali ecologici una parte storica di un casale, a cui è stata aggiunta una parte nuova, coerente nello stile e nella filosofia, tutta legata alla natura (legni chiari moderni e scuri antichi, vetri e strutture di alluminio combinate con la parte in muratura del casale). Il tutto è stato interamente progettato e realizzato in tema vitivinicolo, dai soggetti ai materiali utilizzati, collocandosi con coerenza nel territorio a contatto con i vigneti, offrendo una visuale da un lato sull’agro Pontino e dall’altro sulla collina di Cori. La struttura è sviluppata su più livelli, dal sottosuolo per la bottaia, al piano rialzato per la hall, il locale degustazione ed il punto vendita fino al piano superiore per le camere. L’arredamento richiama i temi del brand Cincinnato con l’aratro, la vigna e la cantina, con uso diffuso delle doghe, curve di legno delle botti della porta di ingresso agli interni nonché dei cerchi delle luci esterne e numerosi particolari interni conferendo all’ambiente un grande fascino.
La forza dell’azienda, oltre alla ricerca e valorizzazione di tecniche e vitigni storici e autoctoni, sta nella forte integrazione con la realtà che la circonda: ottimi rapporti con i produttori locali, anche quelli concorrenti, con gli agricoltori e i produttori di generi alimentari, con architetti e artigiani ai quali si sono rivolti per progettare, realizzare e arredare l’agriturismo, in somma una piccola realtà che ha imparato a fare gruppo e società insieme.
Intervista all’enologo Carlo Morettini
- Com’è andato l’ultimo Vinitaly?
Questo Vinitaly è andato molto bene, a parte il premio, quasi inaspettato, sapevamo che era stata una buona partita di vino, la selezione era venuta bene, ma non pensavamo di arrivare al cinque stelle. Verona è sempre un punto importante perché rappresenta il mercato europeo e mondiale del vino, ed è importantissimo essere presenti, come è importante essere presenti anche ad altre fiere come al ProWein che si tiene a Düsseldorf.
- Siete riusciti ad avere dei contatti con l’estero?
Si, un’altro passo importante sono stati i contatti che abbiamo avuto: ad eccezione di Russia e Africa, è venuto quasi tutto il mondo; quindi americani, giapponesi, australiani, brasiliani, polacchi, cecoslovacchi, tutti a chiedere di questo vino premiato; con l’occasione abbiamo fatto assaggiare tutta l’altra gamma di prodotti che sono stati molto apprezzati, in particolare il Cesanese e naturalmente l’Ercole.
- Il successo più importante che avete avuto oltre a questo premio?
Il successo più importante sono stati questi contatti presi in questa edizione, per cui adesso si apre la fase più determinante: mantenere e sviluppare questi contatti e cercare di avviare delle trattative commerciali verso paesi che non erano mai stati nostri clienti. Certo non è facile, considerando che il Lazio ha avuto pubblicità negativa negli ultimi anni a causa dell’espianto di tanti ettari di vigna. Siamo dunque molto fiduciosi sul futuro.
- Come vi vedete nel prossimo futuro?
Come dicevo, i contatti ci sono stati, adesso bisogna gestire bene il proseguo. In particolare, con i giapponesi sembra che siamo a buon punto. Il nostro interlocutore è una grossa ditta d’importazione che opera nelle sette città più importanti del Giappone, tra cui Tokyo e Osaka e sono già stati a visitare con soddisfazione l’azienda e l’agriturismo.
Bene, ci fa piacere vedere tutte queste rosee prospettive per le aziende italiane di nicchia, anche se ci dispiace sempre sentire quanto noi italiani, danneggiamo anzicche favorire l’eccezionalità dei nostri prodotti. I nostri auguri sono per un futuro sempre più produttivo e ricco di soddisfazioni.
E ad i nostri lettori consigliamo di pianificare una visita, o anche un bel soggiorno nell’accogliente agriturismo, ed approfittare per pasteggiare all’ottimo ristorante in compagnia di un Ercole, protagonista di una buona tavola.
INFO
Sito Ufficiale
Agriturismo Cincinnato
Indirizzo: Via Stoza, 04010 LT
Telefono: 333 589 5118
- Quanto è Easy prenotare al Colosseo – 11 Giugno 2019
- Le novità di Cincinnato al Vinitaly 2019 – 17 Aprile 2019
- L’Azienda Cincinnato conquista tutti al Vinitaly 2018 – 30 Aprile 2018
Confermo: è veramente un ottimo vino!