AltaRoma: la Città Eterna capitale dell’Alta Moda

AltaRoma: la Città Eterna capitale dell’Alta Moda

Il pre-opening che anticipa l’apertura ufficiale del calendario di AltaRoma, ha avuto luogo negli atelier di Antonella Rossi in un magnifico palazzo nel ghetto Ebreo di Roma. Molto retrò la collezione di kaftani, tuniche, pantaloni, giacche in stile anni ‘20 con riferimenti allo stile e le silhouette del costume africano. Una collezione che certo non ci stupisce per innovazione e creatività. Rapidamente passiamo poi a dare uno sguardo a Room Service, dove, in un percorso che si snoda attraverso le 17 stanze aperte è ricreata l’atmosfera di piccoli atelier, intimi e riservati per stimolare l’incontro tra i designer, l’artigianalità, la sperimentazione creativa ed il pubblico.

Dopo l’Hotel di Via Veneto arrivo ad una location vicino a piazza Navona dove lo IED ha allestito nel progetto “Bubbles of Fashion” un mondo in miniatura in cui ritroviamo racchiuse in bolle trasparenti i microcosmi stilistici. Suggestivo l’allestimento in cui coincideva la visione e l’oggetto creativo. La creatività e la professionalità di questo prestigioso istituto di formazione emerge sempre in confronto alle varie proposte spesso opache e ripetitive delle altre scuole.

Ecco che la manifestazione AltaRoma ha ufficialmente inizio sabato 26 ed il primo giorno in calendario, come consuetudine, inaugura con la nuova collezione realizzata da Carlo Alberto Terranova per Sarli Couture. Le creazioni traggono ispirazione nei colori e nelle forme dalle antiche ceramiche di Caltagirone per evocare qui nelle forme una bellezza solare, naturale e mediterranea senza tralasciare il tratto sartoriale senza tempo che contraddistingue la maison. Colori pieni, decisi e materici evocano la maestria artistica e artigianale delle maioliche che prendono forma in volumi provocatori e femminili seduzioni.

Dopo Sarli che ha sfilato al Santo Spirito in Sassia, siamo andati all’atelier di Giada Curtia Trinità dei Monti. Qui abbiamo vissuto un déjà vu con un’esplosione della primavera botticelliana in una collezione dedicata ad una donna romantica ed eterea che fluttua in un immaginario giardino fiorito. Dieci abiti in tinte pastello costruiti con organze di seta stampate e sensuali trasparenze dal taglio neoclassico. Anche i capelli erano adornati da bouquet di rose.

Giada Curti
Delfrance Riberio

Rientrati nuovamente nella sede ufficiale abbiamo assistito alla sfilata del giovane Delfrance Ribeiro, brasiliano di adozione italiana. Sicuramente ancor troppo inesperto per un palcoscenico così prestigioso. Poche le idee creative, solo lo stesso tessuto, che come la migliore tradizione brasiliana insegna ricco di colori e sfumature suggestive, intrecciato in diverse soluzioni di tubino a base nera senza alcuna ricerca nella costruzione o nel taglio.

Successivamente c’è stata la sfilata di Stella Jean, un’altra stilista giovane, emersa tra i vincitori del concorso Who is On Next?. Stella Jean è una stilista talentuosa di origine italo-haitiana, che fonde culture e stili senza alcun timore. La sua sfilata è un percorso di ricerca che si sviluppa in un itinerario ideale ed esplorativo attraverso i continenti. In questa collezione ha miscellato pesanti e caratteristici jacquard, lunghi cappotti adornati di eco pelliccia su gonne arricciate in vita. La creatività delle stoffe ed il connubio creato tra i vari territori idealmente attraversati ci sorprende ed affascina, anche se in realtà ci rimane il dubbio di quanto questa ricerca e creatività corrisponda anche ad i canoni dell’alta moda, che qui non vediamo rappresentata nelle sua preziosità ed unicità.

Domenica mattina si è inaugurata al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari all’Eur, la mostra “La Seduzione dell’Artigianato ovvero: il bello e il ben fatto” curata ed organizzata dalla Maison Gattinoni, che celebra la maestria sartoriale del Made in Italy attraverso l’esposizione museale di centotrenta abiti. Consiglio vivamente a tutti di andarla a visitare!

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 10 febbraio 2013. È seguita la sfilata della maison Gattinoni firmata dal suo veterano direttore creativo Guillermo Mariotto arricchito da un nuovo entusiasmo, una nuova gioventù in una ritrovata energia creativa.

Guillermo Mariotto

Guillermo Mariotto si esprime in questa collezione per la prossima Primavera-Estate attraverso giochi di trasparenze, ricchezza di sfumature delle tonalità del bianco, del nero, del panna, fino ad un crescente cromatismo di colori più caldi, più intensi e luminosi come il giallo, l’arancio, il corallo. Tulle, organze, chiffon, mikado in un gioco di equilibri e misure ben dosati.
Pizzi, ricami, copie di pieghe uguali si moltiplicano nelle sfumature materiche e cromatiche. Le tradizioni e le proiezioni futuristiche si fondono nelle ritrovate crinoline con le nuove geometrie dal tratto essenziale. Rigore, tradizione ed avanguardia rendono la collezione un capolavoro capace di ridisegnare i tratti di una nuova donna, principessa e sognatrice, ma razionale e discreta come la maison la dipinge.

Gattinoni

Ci fa piacere, dopo questa meravigliosa esperienza, proseguire con i grandi nomi delle storiche maison romane ed assistere alla sfilata di Renato Balestra, che elabora la collezione in onore del suo colore Blu, esaltandolo a tal punto da escludere tutti gli altri colori, ad eccezione del bianco.

Altaroma
Renato Balestra

L’antica maestria dell’alta sartoria, esprime l’eleganza ed il glamour negli abiti da cocktail e da sera. Il Blu Balestra raggiunge la sua massima espressione nell’abito “fiordaliso”, fiore scelto per il suo particolare tono di blu, e presente in quasi tutta la collezione in una romantica seduzione che si esprime in scollature ed orli, intagliati e frastagliati come i suoi petali.

La sera il Maestro Renato Balestra ha inaugurato la nuova sede dell’atelier in un palazzo storico nel centro di Roma offrendo un cocktail ad addetti ai lavori ed illustri clienti. Ci fa piacere leggere, attraverso la visione dei grandi e sfarzosi spazi, una crescita della maison che ci induce a pensare che la creatività del Maestro sia ben riconosciuta ed apprezzata.

Concludiamo la ricca giornata con la “signora della moda”, Raffella Curiel. Negli spazi dell’Ambasciata di Turchia ritroviamo la classe e l’eleganza che ha sempre contraddistinto la sua moda, in una tavolozza freschissima di sfumature dal glicine al lilla ai rosa ed i verde acqua, in una fantastico giardino il cui tappeto di fiori si spalma su sete, chiffons, garze ed organze.

Sinceramente ci ha un po’ inquietato assistere al precario equilibrio delle modelle che hanno sfilato per Gianni Molaro indossando calzature alte venticinque centimetri e con zanne lunghe due metri realizzate in legno e rivestite di pelle. La collezione di sensuali crinoline settecentesche mixate a tute bianche, goffrate e disegnante da volant di chiffon e organza arricchite da tagli e trasparenze geometriche che disegnano ed evidenziano le forme del corpo non ha bisogno di effetti scenici così prevaricanti. Siamo certi che Molaro possa far prevalere la sua art couture anche con meno spettacolarizzazione.

Altaroma
Gianni Molaro
Altaroma
Altaroma Gianni Molaro
Altaroma
Altaroma Gianni Molaro

L’ultimo giorno di AltaRoma, come si sa, è dedicato ai grandi stilisti libanesi: Tony Ward e Abed Mahfouz. Tony Ward ha presentato in anteprima una nuova tecnica di decorazione, nata per caso versando del silicone su un taglio di tulle che lo ha sorpreso a scoprire l’effetto dei due materiali fusi insieme. La preziosità dei drappeggi e la sontuosità dei tessuti viene esaltata come sempre dal colore che spazia da un polvere ad un blu intenso rischiarandosi poi anche nelle tonalità dell’avorio e dello champagne.
Per la nuova collezione di Abed Mahfouz abbiamo visto abiti dove abbiamo ritrovato le sue solite forme classiche e scivolose, questa volta ulteriormente arricchita con pietre preziose e gemme per un’aristocrazia di mondi lontani.
I tagli e ricami sono ispirati alla brezza primaverile in una palette di colori che troviamo ravvivata finalmente da un rosso amaranto, da un blu ed un nero, prevalenti per una volta sul giallo banana ed il crema, colori imperanti nelle scorse collezioni.

La XXI edizione di AltaRoma, guidata dalla Presidente Silvia Venturini Fendi, si è appena conclusa.
Avrà voglia la Presidente Fendi d’impegnarsi per altri anni? Osi ritiene soddisfatta e preferisce ritirarsi per dedicarsi alle sue attività? Attualmente termina ufficialmente il mandato del CDA a cui va il merito di aver riportato i conti ereditati dalla precedente gestione in positivo.
Ora attenderemo le nuove nomine, ed eventuali conferme, per vedere chi si insedierà ai vertici della società nei prossimi mesi.

Arrivederci ad AltaRoma di luglio!

 

Fabiola Cinque

5 Responses to "AltaRoma: la Città Eterna capitale dell’Alta Moda"

  1. Fabiola Cinque
    Fabiola Cinque   31 Gennaio 2013 at 18:40

    Appena finita AltaRoma eccoci qua!
    Cosa vi siete persi!
    Datemi un parere grazie!

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  2. Lamberto Cantoni
    Lamberto cantoni   31 Gennaio 2013 at 19:09

    Bel reportage di sintesi che fa onore ad una manifestazione che meriterebbe di essere seguita con piu’ passione da chi ama la couture.
    Le scarpe con le corna di Gianni Molaro sono molto divertenti. Se le avesse proposte McQueen a Londra o Parigi avrebbero fatto il giro del mondo. A Roma immagino abbiano lasciato perplesse le cariatidi dell’alta moda italiana. Non dovremmo penalizzare chi cerca soluzioni fuori dal coro. Se la couture non osa, non sceglie la creativita’ pura, almeno nelle sfilate e’ difficile pronosticarle un futuro.

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  3. Paola   31 Gennaio 2013 at 20:40

    Bella questa carrellata sulla settimana dell’alta moda romana! Concisa, con hotspots stringati e molto efficace, brava Fabiola!

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  4. marina bertucci   31 Gennaio 2013 at 21:30

    Che dire l’Alta Moda è sempe fatta dai soliti 4, non si da spazio in TV alla moda. Sono state fatte tante riprese dai vari TG di tante testate giornalistiche. >>Perchè non fare uno special AltaRoma Altamoda, il girato c’è con un buon copmmento si possono far vedere le eccellenze italiane, anche se qualcuna discutibile, ma dare la maggior visibilità asd un’arte come la moda ed il design di cui gli italiani sono maestri. Cattiva volontà delle redazioni, cattiva volontà anchje a livello politico che non si cura delle possibilità di tanti artigiani che lavorano intorno alla costruzione di una collezione. Ad Altaroma c’è stata un’anteprima la sfilata di Antonio Ventura de Gnon che ha fatto il pieno di pubblico e di riprese di tv ed operatori non ultimo <Enrico Lucci delle Iene, e non è poco per un rientro dopo 10 anni in Alta moda.

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  5. Silvia Gazzella   31 Gennaio 2013 at 21:35

    Davvero una completa ed accurata rassegna della fashion week capitolina.
    Mi ha molto sorpreso l’utilizzo del silicone da parte di Tony Ward, che ha dimostrato come il silicone possa elevarsi al rango della couture.
    Credo che ancora una volta AltaRoma si confermi occasione di espressione di realtà creative molto originali.

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