100 anni di Chanel N.5: auguri al profumo del secolo

100 anni di Chanel N.5: auguri al profumo del secolo

MONDO – Il 5 maggio del 1921, Gabrielle Bonheur Chanel, in arte Coco, creava una fragranza ambrata senza tempo. Ripercorro i 100 anni di un mito che ha attraversato le epoche restando sempre moderno e scollegato da tendenze e mode. Il tutto, sotto il segno del numero 5.

 “Un profumo da donna, che sappia di donna”. “Nessun olezzo di rosa o mughetto, ma qualcosa di elaborato, che resti addosso”. Era il 5 maggio del 1921 e Coco Chanel in Costa Azzurra, descriveva così la “sua” essenza. Da lì a poco, insieme al chimico Ernest Beaux, avrebbe dato vita al profumo più desiderato, più venduto, più moderno e (ancora oggi) più attuale del secolo. 100 anni fa nasceva infatti Chanel N.5, molto più di una fragranza, ma un profumo capace di raggiungere lo status di fenomeno culturale, un profumo che si è fatto strada tra film, tv, pop art e musei, ed è stato indossato dalle più grandi star del mondo, da Marylin Monroe fino ad arrivare ad oggi a Marillon Cotillard, ambasciatrice ufficiale.

Chanel n.5 foto MyWhere

Su quest’ultimo punto avrei qualcosa da ridire. Sì d’accordo, Marillon Cotillard è bellissima eccetera, eccetera, ma da casa Chanel mi aspettavo una chiamata. Chanel n.5 è il mio profumo preferito di sempre, e se andate a guardare il mio cognome non può essere una coincidenza. D’altronde è un numero che ha fatto storia anche nel Cinema, come sapete il mitico Teatro 5 Cinecittà non solo è lo studio più grande degli stabilimenti, ma è stato il più amato da Federico Fellini.

Studio 5 Cinecittà foto MyWhere

Insomma, io ambasciatrice di Chanel n.5? Perché no, è tutto scritto nel destino e nei numeri o sbaglio? A parte gli scherzi, cosa posso dire sull’essenza per eccellenza (ancora oggi il profumo più venduto al mondo)? Chanel n.5 è stato, è e sempre sarà una rivoluzione perpetua. Una rivoluzione per forma, nome e composizione, una rivoluzione che ha ridefinito la femminilità.

LA PIRAMIDE OLFATTIVA DI CHANEL N.5

Ernest Beaux

Famiglia Fiorita-Aldeidata

Note olfattive

Testa Aldeidi, Bergamotto, Limone, Neroli

Cuore Gelsomino, Rosa, Mughetto, Iris

Fondo Vetiver, Sandalo, Vaniglia, Ambra

Se volete saperne di più su come si analizza un Profumo e com’è composta la Piramide olfattiva qui ve lo illustro grazie a Accademia del Profumo.

CHANEL N.5: ANATOMIA E SUCCESSO DI UN PROFUMO IMMORTALE

 

“Cosa indosso a letto? Che domande, Chanel N.5 ovviamente!” Con queste parole, nel 1952, Marylin Monroe contribuì in maniera decisiva a rendere la creazione di mademoiselle Coco l’emblema della nuova femminilità.

Ma il successo di Chanel N.5 arriva da molto più lontano. Secondo le ricostruzioni – la vita di Coco è ancora oggi avvolta nel mistero – a suggerirle l’idea del profumo potrebbe essere stata Misia Sert, regina della mondanità parigina. Salotti, incontri illustri e un giorno, Coco Chanel conosce Ernest Beaux, uno dei primi chimici ad utilizzare aldeidi e profumi di sintesi. È l’incontro decisivo. Il n.5 prende forma.

Beaux lavora per Coco giorno e notte. Coco vuole scrivere la storia del profumo perché fino a quel momento si erano lanciati solo profumi a un’unica essenza.

Coco Chanel nel 1929

Il chimico realizza due serie di campioni numerati da uno a cinque e da venti a ventiquattro. Nel profumo troviamo un bouquet floreale che cela note di rosa di maggio e di gelsomino di Grasse, esaltate, appunto, dalle aldeidi.

Volete sapere cosa contiene un flacone di Chanel N.5? Ve lo dico: 1000 fiori di Gelsomino di Grasse e 12 Rose di Maggio di Grasse.

Tutto pronto. Il profumo c’è. Manca il nome, ma Coco non ha dubbi. Il 5 è il suo numero fortunato (proprio come per me!) e il 5 deve essere presente in tutto. Si chiamerà Chanel n.5, sarà il primo profumo nella storia a portare il nome della sua creatrice e verrà lanciato il 5 del quinto mese dell’anno. Musica per le mie orecchie.

GENIALITA’, ESCLUSIVITA’ E MARKETING: IL SUCCESSO DI CHANEL N.5

Ciò che mi ha sempre colpito della storia di Chanel N.5 è la genialità manageriale che si cela dietro alla figura di Coco. Una volta brevettato il profumo, mademoiselle Chanel non lo mise in vendita. Mancava infatti qualcosa: voleva renderlo sinonimo del lusso e dell’art de vivre e per riuscirci la regalò in esclusiva alle sue clienti più facoltose.

Il risultato? Tutte le donne di Parigi si facevano la guerra per averlo e quando la voglia del N.5 divenne irrefrenabile, venne finalmente distribuito.

Il resto è semplicemente storia. Andy Warhol e le sue serigrafie dedicate, la già citata Marylin, per poi passare alle pubblicità iconiche ispirate al profumo e infine, le dive testimonial, immortalate da registi immortali per prestare il loro volto all’essenza di tutte le essenze.

Vi faccio una lista di nomi? Nicole Kidman, Catherine Denevue, Carole Bouquet, Keira Knightley , Audrey Tatou e, oggi, Maryllon Cotillard.

Buon compleanno Chanel n.5, 100 anni e oltre! E nessuna sorpresa, la fortuna del tuo profumo Coco, l’ha fatta il numero 5. Il tuo numero e il mio.

Non ci credete? Beh sappiate, che una chiromante predisse a Coco che il 5 le avrebbe portato fortuna. Coco, nata sotto il segno del leone, il quinto dello zodiaco e come una leonessa ha lasciato la sua zampata sulla storia dei profumi. Coincidenze? Io non credo.

Fabiola Cinque

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