Michelangelo Pistoletto a Bologna ospite di Gregorio XIII Boncompagni

Michelangelo Pistoletto a Bologna ospite di Gregorio XIII Boncompagni

BOLOGNA – A Palazzo Boncompagni per tutta l’estate ci è offerta la bellissima occasione di vedere in uno spazio antico splendido e riservato la mostra di lavori potenti di un maestro dell’arte contemporanea, Michelangelo Pistoletto.

Una proprietaria dalle aperte vedute, Paola Pizzighini Benelli, ospita nelle magnifiche sale del suo palazzo cinquecentesco opere modernissime dal grande impatto, e subito nasce un dialogo denso di rimandi e di significati. L’idea è venuta all’abilissima curatrice Silvia Evangelisti che ha innestato la miccia tra Gregorio XIII, Papa Boncompagni e Michelangelo Pistoletto: così è avvenuto che i cinque secoli che li separano si annullino e si crei un cortocircuito tra affreschi, spazi antichi e istallazioni di oggi. Ma cosa accomuna questi due personaggi così distanti nel tempo? Entrambi si adoperano per cambiare, innovare il loro mondo mettendo in moto una fucina di idee e di risoluzioni. Infatti la mostra Gregorio XIII e Michelangelo Pistoletto dal Rinascimento alla Rinascita, è imperniata tutto attorno al tema del rinnovamento, perché il mondo in cui siamo va costantemente compreso e interpretato.

Michelangelo Pistoletto è uno dei grandi protagonisti dell’arte italiana dalla seconda metà del Novecento ad oggi. Le sue opere sono presenti nei più importanti musei del mondo. Una fama internazionale e una lunga carriera in cui è stato capace di reinventarsi, di sviluppare temi nuovi e di assumere il ruolo di guida per generazioni di artisti. Non gli interessa il semplice processo della creazione tecnica, e spinge la sua ricerca intellettuale verso la sfera delle idee più complesse. Un artista che sa di filosofia per cui l’arte è perseguita per il suo valore concettuale, e trova respiro nell’intelletto, ma che comunque mantiene sempre l’ambiguità tra parte mentale e astratta e parte concreta e fisica. Con l’arte (come mezzo) Pistoletto indica e preannuncia la sua nuova visione del mondo basata su concezioni filosofiche e sociali che vanno a toccare l’essenza dell’uomo e dell’ambiente.

Diamo un breve saggio della sua attuale concezione e dal catalogo estraiamo questo brano:

“Uno e uno fa tre. Basta osservare i due ritratti uniti nell’annuncio della mostra (di Palazzo Boncompagni, n.d.r.) per constatare come insieme questi creino l’immagine di una terza persona. E da questo capire che cosa significa il teorema della Trinamica la cui formula è 1+1=3. Nel nostro caso il tre è la figura che nasce dall’unione delle due figure. Il simbolo del Terzo Paradiso unisce il primo paradiso, quello ancestrale di quando eravamo integrati nella natura e il secondo paradiso, quello artificiale creato dagli esseri umani staccandosi progressivamente dalla sfera naturale. Oggi il mondo artificiale, pur avendo portato l’umanità a un meraviglioso progresso, entra tragicamente in collisione con il mondo naturale. Per sopravvivere a questa catastrofe dobbiamo dar vita al Terzo Paradiso. La mostra unisce ieri e domani con due parole, Rinascimento e Rinascita. Il tempo di ieri è presente nel Palazzo Boncompagni e il domani è presente nel mio lavoro. Questi due tempi si connettono e diventano attivi come avviene nella formula trinamica…

Nel mio lavoro sono compresenti, in quanto elementi basilari della società, la religione, la scienza e la politica, alle quali oggi bisogna anteporre la natura. Papa Gregorio XIII ha vissuto e praticato queste quattro voci. Con questa mostra nella sua casa intendo riportarle a combaciare con l’attualità, e insieme a lui fare un passo avanti.”

INFO UTILI

Michelangelo Pistoletto a Palazzo Boncompagni

Silvia Camerini Maj

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