Letizia va alla guerra. Torna in scena il cavallo di battaglia di e con Agnese Fallongo

Letizia va alla guerra. Torna in scena il cavallo di battaglia di e con Agnese Fallongo

ROMA – In apertura della nuova stagione del Teatro Quirino, dal 12 al 14 ottobre l’attrice romana, in coppia con Tiziano Caputo, riporterà alla ribalta la collaudata tragicommedia delle tre Letizie -la suora, la sposa e la puttana, come recita il sottotitolo- e della particolare cornice storica che ne inquadra la vicenda.

Con l’attenuarsi dell’emergenza pandemica e la graduale riapertura delle attività produttive, tra cui lo spettacolo dal vivo, gli eventi culturali e l’intrattenimento sono state senz’altro le più colpite economicamente durante lo scorso anno, anche i teatri si avviano a riguadagnare la piena capienza di spettatori. Ciò, secondo i media, grazie alle discusse e discutibili misure di sicurezza, attraverso le quali i leader politici ridisegnano piuttosto una “nuova normalità” degna dei peggiori romanzi distopici, criminalizzando a mezzo stampa tutti coloro che abbiano ancora l’ardire di difendere l’ovvio, ovvero trovino singolare il dover abbonarsi periodicamente a diritti umani inalienabili costati il sacrificio di migliaia di persone, pena la morte civile, e comincino a intuire che il mondo non tornerà mai più quello a cui eravamo abituati fino al 2019. Non più serena è la vita delle protagoniste dello spettacolo Letizia va alla guerra, la suora, la sposa e la puttana, ideato e diretto da Adriano Evangelisti. Protagonista, insieme a Tiziano Caputo, Agnese Fallongo, brillante attrice romana che ci ha già concesso un’intervista alcuni anni fa, in occasione del suggestivo spettacolo di ispirazione ovidiana Metamorfosi. Il viaggio, diretto da Raffaele Latagliata. A dominare la scena, grazie al talento poliedrico dell’interprete principale, tre grandi donne, unite da un nome e un destino che si intreccia con il dramma di due guerre mondiali. Tre donne del popolo che, seppur travolte irrimediabilmente dal conflitto nel loro quotidiano, danno vita a un racconto tragicomico di tenerezza e verità, sempre al riparo da eccessi melò.

Fil rouge che unisce le tre storie, è la capacità di sconvolgere la propria vita compiendo piccoli grandi atti di coraggio in nome dell’amore. La prima Letizia è una giovane sposa, che parte dalla Sicilia per il fronte carnico durante la Prima Guerra Mondiale, nella speranza di ritrovare suo marito Michele.

La seconda Letizia, invece, è un’orfanella cresciuta a Littoria (Latina) dalle suore e riconosciuta dalla zia solo dopo aver raggiunto la maggiore età. Giunge a Roma in concomitanza con l’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale, quando i regimi totalitari non sono ancora globali, hanno il coraggio delle proprie azioni repressive e non avvertono il bisogno di celare la propria violenza dietro la dissimulazione, la mistificazione mediatica, la dialettica ipocrita dell’inclusione, del green propagandato da adolescenti livorosi quanto strumentalizzati e della digitalizzazione. Tutte cose che la nostra protagonista ancora ignora, ma che altro non saranno, nei primi decenni del millennio successivo, se non le fondamenta del nuovo panopticon tecnosanitario.

Infine Suor Letizia, un’anziana sorella dalle origini venete e dai modi bruschi che, presi i voti in tarda età, finisce per rivelarsi il sorprendente trait d’union dei destini di queste donne tanto lontane quanto unite.

I due soli attori, un uomo e una donna, daranno vita, senza distinzione di sesso, ad oltre dieci personaggi con l’intento di far vivere la “storia dei piccoli”. Un omaggio doveroso alle vite preziose di tante persone “comuni”, che hanno fatto la storia senza esserne protagonisti. Una messa in scena essenziale che si avvale di scarni oggetti d’uso quotidiano, muti testimoni di quello slancio vitale che è sempre più forte di qualsiasi guerra e, idealmente, anche della morte. Uno spettacolo delicato che, partendo da fonti storiche poco conosciute, intende raccontare uno spaccato drammatico della storia d’Italia, capace, al contempo, di alternare momenti di pura comicità ad attimi di commozione, in un susseguirsi di situazioni dal ritmo incalzante in cui spesso una lacrima lascerà il posto ad un sorriso.letizia va alla guerra

Letizia va alla guerra

la suora, la sposa e la puttana

di

Agnese Fallongo

con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo

uno spettacolo teatrale prodotto da Gitiesse Artisti Riuniti

Arrangiamento e accompagnamento musicale dal vivo

Tiziano Caputo

Ideazione e Regia

Adriano Evangelisti

 

Dal 12 al 14 ottobre ore 21:00

Teatro Quirino

BIGLIETTI

interi    € 20,00                    ridotti   € 15,00

BIGLIETTERIA via delle Vergini angolo via Minghetti

tel. 06.6794585  biglietteria@teatroquirino.com

Teatro Quirino

Via delle Vergini, 7 Roma www.teatroquirino.it

Stefano Maria Pantano

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