Mario Biondi: il cantante catanese compie oggi 51 anni

Mario Biondi: il cantante catanese compie oggi 51 anni

ACCADDE OGGI – Un timbro vocale simile a quello di Barry White, un soul jazz caldo e passionale, ha fatto della sua voce uno strumento unico e riconoscibile. Mario Biondi nasceva oggi, 28 Gennaio, nel 1971.

A 12 anni già canta nei cori gregoriani in Chiesa e nelle piazze siciliane, Mario Biondi. Una gavetta che parte da lontano, una voce costruita negli anni. Sin da ragazzino perfeziona il suo inglese, forse immaginando che sarebbe stata la lingua in cui avrebbe cantato più spesso. Inizia come turnista nelle sale di registrazione per etichette di nicchia, poi ha l’occasione di fare da spalla a Ray Charles, a Low Rawls e Al Jarreau.

MARIO BIONDI: THIS IS WHAT YOU ARE

Foto da: donnaglamour.it

Nel 2004 esce questo singolo studiato esclusivamente per il pubblico giapponese. La canzone ha invece un successo mondiale, arriva nelle radio inglesi, in America ed anche in Italia. Il pezzo inizialmente non è corredato da nessun video musicale; quindi, chi ascolta quella voce pensa ad un afroamericano sovrappeso che fuma e beve whisky.

Tutti apprezzano quel tono profondo ed internazionale, la pronuncia è perfetta, in molti si chiedono che faccia abbia questo nuovo talento. Alcuni dicono sia del South Dakota. Sembra maturo perché quella voce limpida percorre già una rotta chiara, ha una direzione precisa. Poi all’improvviso arriva la sorpresa: il cantante è italiano, bianco, calvo, siciliano.

Un artista completo che ha tutte le caratteristiche fondamentali per essere un performer di primo livello. Un gigante di quasi due metri che occupa il palco e si muove con alle spalle una band di primordine. Il prototipo del vero cantante, di quello che puoi apprezzare solo nei live, nelle date all’aperto o nei teatri. Eventi sempre in sold out e di cui vi abbiamo raccontato in precedenza. Una star forse d’altri tempi, un uomo che ha fatto della sua musica un biglietto da visita quantomai convincente.

LE COLLABORAZIONI

Foto da: internationalmusic.it

È ovvio che una voce come la sua sia apprezzata da molti colleghi ed in molti hanno duettato con lui. Parliamo solo di alcuni perché citarli tutti diventa impossibile. Al Festival di Sanremo del 2007 canta con Amalia Gré nel brano Amami per sempre. Nello stesso anno è anche al fianco dell’inossidabile Ornella Vanoni. Registra con lei il pezzo Cosa m’importa che farà parte del disco Una bellissima ragazza.

Nel 2009 torna a Sanremo come ospite speciale e si esibisce insieme a Karima che invece è in gara nella sezione giovani. Cantano insieme Come in ogni ora ed al piano, ad accompagnare la coppia, c’è Burt Bacharach. Consigliamo di ascoltate questo pezzo perché sembra di tornare indietro di cinquant’anni, quando la musica aveva un senso più intimo. La voce della cantante livornese unita a quella di Matt Biondi fa calare l’ascoltatore in una favola d’altri tempi. Un pezzo che ti fa dimenticare i problemi e riporta alla mente un romanticismo che forse non esiste più.

Ha duettato anche con Renato Zero in Non smetterei più contenuto nell’album Presente. Come dice la canzone, le due voci generano una sorta di alchimia, una magia e tutto il resto è banalità. Due cantanti innamorati della loro voce, del pubblico fiero che gli applaude anche sotto la pioggia. Nel 2013 collabora anche con l’indimenticabile Pino Daniele: cantano insieme live a Umbria Jazz. Una versione da brividi, due voci così diverse che si mescolano con tanta facilità.

E ancora con Anna Tatangelo, in un brano di cui è anche autore dal titolo L’aria che respiro. I due ricordano quelle atmosfere cantate nei Festival Della Canzone Italiana negli anni Cinquanta. Una coppia perfetta, di quelle che si vedevano nei musicarelli romantici di un’epoca che non esiste più.

MARIO BIONDI E LA BENEFICENZA

Foto da: notiziemusica.it

Il 20 Aprile 2020 viene pubblicato il singolo di beneficenza Il nostro tempo, facente parte del progetto Nemico invisibile. Il brano è stato scritto anche da Mario Biondi ed è cantato da lui insieme ad Annalisa Minetti, Gaetano Curreri, Dodi Battaglia, Petra Magoni. Il ricavato viene devoluto all’associazione Auser: anche durante questa tremenda pandemia è stata di sostegno alle persone più fragili, sole, agli anziani.

Il testo della canzone mette i brividi dopo quello che abbiamo passato, dopo i camion militari carichi di vittime per Covid. Le parole volgono al futuro, spingono a non arrenderci mai, a pensare che siamo e saremo sempre liberi di amare. Questa è la nostra terra e nessuno potrà mai portarcela via. Parole di speranza che vogliono cancellare un brutto sogno, negativo, che puzza di chiuso, di paura.

Consigliamo di guardare anche il video di questo pezzo. Anzi guardatelo e riguardatelo. Qualcosa vi ricorderà l’anno passato per gran parte in casa, impauriti dai contagi e dalla morte. Ai ragazzi ricorderà la dad, agli adulti ricorderà l’inadeguatezza nel rispondere alle domande dei figli. Diamo un dieci al pezzo ed un undici all’iniziativa volta ad aiutare il prossimo, a tendere una mano all’anziano del piano di sopra.

Mario Biondi ha nove figli con tre mogli diverse, ma dimostra d’avere anche il tempo per pensare al più debole, per dedicare un pensiero alla saggezza di un vecchio. Il patrimonio del nostro pianeta sono i bambini, ma allo stesso modo lo sono anche le favole raccontate da un nonno stanco.

MARIO BIONDI: BEST OF SOUL

Foto da: sonymusic.com

Nel 2016 è uscito l’undicesimo album in studio del cantante catanese. Ventidue brani compongono questo doppio disco e sette sono assolutamente inediti. È un genere che serve sempre in casa perché, quando qualcosa non gira il verso giusto, la voce di Mario Biondi può aiutare a portare a termine una giornata faticosa.

Ci sono alcune cover incise con un personalissimo registro, arrangiamenti curati e mai banali, note lunghe come riesce a tenerle il cantante. Vorremmo gente come lui al prossimo Sanremo, ma forse è giusto per lui boicottarlo. L’ultima volta che vi ha partecipato, nel 2018, si è classificato penultimo. Forse lo stivale intero non è ancora pronto alla voce di Mario, probabilmente ci meritiamo ancora terzetti che armonizzano ritornelli sull’amore, o vecchie glorie che ripropongono facili metafore su baci e sigarette.

Augurando un compleanno felice a Mario Biondi, colgo l’occasione per esprimere un desiderio: mi piacerebbe tanto sentirlo interpretare Lella. Chitarra e voce, piano piano, con la giusta intimità. Credo che avrebbe il timbro ed il rispetto giusto per poter parlare di questa donna infelice, per darle un meritato ultimo saluto.

Tanti auguri Mario Biondi!

Francesco Danti

Leave a Reply

Your email address will not be published.