Il libro su Fabrizio Gifuni. L’attore maratoneta

Il libro su Fabrizio Gifuni. L’attore maratoneta

ROMA – Nell’ambito dell’ultima giornata della manifestazione Più libri più liberi, Molise Cinema  introduce l’incontro a cura di Federico Pommier Vincelli e Boris Sollazzo per la presentazione del libro Fabrizio Gifuni. L’attore maratoneta .

Molise Cinema

Il Festival Molise Cinema conta ormai 20 edizioni durante le quali ha cercato di promuovere il cinema italiano e internazionale dedicando una particolare attenzione  ai giovani autori e ai nuovi linguaggi.  Collegata al Festival è la Collana Pagine di MoliseCinema dedicata ai protagonisti del cinema italiano contemporaneo da Jasmine Trinca a Elio Germano, da Alba Rohrwacher a Pierfrancesco Favino. Il quinto volume della collana vede come protagonista Fabrizio Gifuni uno degli attori più acclamati del nostro cinema. Protagonista di film straordinari e raffinato interprete teatrale. Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo Esterno Notte la serie tv di Marco Bellocchio visibile su Raiplay e prossimamente su Netflix, in cui veste i panni dello statista Aldo Moro.

Resistenza

Per Fabrizio Gifuni la parola chiave della sua personale visione del mestiere dell’attore è resistenza. Di qui la metafora dell’attore maratoneta.

Il lavoro dell’attore è per maratoneti e non per centometristi

Resistere a cosa? Resistere fondamentalmente a quelli che si impegnano a farti passare la voglia di continuare, sostiene Gifuni. L’altro obiettivo da perseguire è l’irregolarità, nel senso di fare scelte in contrasto con i tempi, inseguendo il principio essenziale di recitare per piacere. Ricorda anche, l’attore romano, che agli esordi nel cinema, a cui è dedicato un saggio del volume a cura di Emiliano Morreale, quasi doveva nascondere la sua formazione accademica e le sue esperienze teatrali. Un certo pregiudizio aleggiava tra i registi cinematografici che mal sopportavano gli attori che venivano dal teatro. Il rischio che si corre è infatti quello di identificare troppo spesso gli attori con i personaggi che interpretano finendo per ingabbiarli in ruoli prestabiliti. Ciò provoca anche un inevitabile effetto di assuefazione nel pubblico, è necessario quindi un po’ di coraggio per scombinare le carte.

I tanti volti di Fabrizio Gifuni

Il libro raccoglie alcuni saggi che esplorano la figura di Gifuni sotto vari aspetti. Mariapaola Pierini  racconta la sua arte teatrale che definisce allucinata e fisica, soprattutto i suoi lavori con Giuseppe Bertolucci. Fabio Ferzetti si concentra sul  ruolo che ha segnato una svolta nella sua carriera quello de Il Capitale umano di Paolo Virzì. Michele Gambino analizza la sua interpretazione dello scrittore e giornalista siciliano Giuseppe Fava nel film di Daniele Vicari Prima che la notte mentre Miguel Gotor ci offre una riflessione sul ruolo che Gifuni ha interpretato sia a teatro che al cinema ovvero Aldo Moro, riconoscendo la sua grande passione civile e storica.

Anna Maria Di Francesco
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