Felipe Massa. Auguri all’ex pilota che oggi compie 42 anni

Felipe Massa. Auguri all’ex pilota che oggi compie 42 anni

ACCADE OGGI – Auguri a Felipe Massa. L’ex pilota di Formula 1 compie oggi 42 anni.  (San Paolo il 25 aprile 1981). Ripercorriamo insieme i passi della carriera del brasiliano che per 38 secondi è stato anche campione del Mondo.

Gli auguri a Felipe Massa sono d’obbligo. Nel giorno in cui la Formula 1 perse Michele Alboreto, celebriamo il pilota brasiliano. Felipe, paragonato sin dagli esordi al mitico Ayrton Senna (capite anche voi il peso di questo endorsement), nonostante le grandi premesse e le innegabili doti automobilistiche, non riesce a coronare il suo sogno. Complici sfortune a non finire.

Felipe, in carriera, ha collezionato 272 Gran premi, 11 vittorie, 16 pole positions e 41 podi.

Ma ripercorriamo insieme la storia del pilota che fu Campione del Mondo di F1 per 38 secondi.

ALLE ORIGINI DI FELIPE MASSA

Felipe, nasce a San Paolo il 25 aprile 1981.

Come ogni brasiliano appassionato di motori, cresce con il mito di Ayrton Senna. Scontato, quindi, che a 9 anni cominci a correre per inseguire il suo sogno.

Il percorso è quello classico. Prima sui kart e poi, qualche anno più tardi, con le monoposto nel campionato brasiliano Formula Chevrolet.

Nel 2000 arriva il momento di alzare l’asticella. Decide di trasferirsi Europa per gareggiare nella Formula Renault. Per la famiglia è un grosso sforzo economico ma ne vale la pena. Infatti, il giovane prende il via sia al campionato italiano sia a quello europeo. Li vince entrambi.

Per l’anno successivo trova un volante in Formula 3000 Euro Series. Neanche a dirlo, domina il campionato vincendo sei delle otto gare in programma.

Comincia a essere notato da un certo Peter Sauber. Uno che di talenti se ne intende (a lui dobbiamo, tra gli altri, il lancio nella massima serie di Frentzen, Heidfeld, Kubica e Kimi Räikkönen). Gli offre la possibilità di fare un test al Mugello (proprio come l’anno prima accadde a Kimi).

Test superato. Felipe Massa viene ingaggiato come pilota titolare dalla scuderia Sauber per il 2002.

L’ESORDIO IN FORMULA 1

L’esordio in Australia non è dei migliori. Il suo primo gp dura una curva. Ma già al secondo gran premio si vede la stoffa di cui è fatto il brasiliano e arrivano i primi punti.

Purtroppo la Sauber C21 non è velocissima e Massa è ancora acerbo. A fine anno peseranno sulle spalle di Felipe i numerosi errori. Infatti, la scuderia svizzera decise di non rinnovare il contratto per il 2003, preferendo Heinz-Harald Frentzen.

Però, grazie a Sauber, il pilota trova un posto a Maranello, come test driver. Lavoro che porta Felipe a imparare tantissimo, così tanto da migliorare il proprio stile di guida. E in panchina ci resta solo un anno.

Nel 2004, Massa torna alla Sauber firmando un contratto biennale. Conquista ben 12 punti, arrivando addirittura quarto al Gran Premio del Belgio. L’anno successivo arriva il medesimo risultato in Canada, terminando la stagione con un bottino di 11 punti e il 13° posto in campionato.

Sempre nel 2005, il suo connazionale Rubens Barrichello pilota della Scuderia Ferrari, decide di chiudere la sua carriera al termine della stagione. Questo è il punto di svolta della carriera di Felipe, che viene scelto come suo sostituto.

I PRIMI ANNI IN FERRARI

Arriva, dunque, il tanto attesto 2006.

Felipe Massa si trova al fianco di Michael Schumacher. La stagione è da ricordare per il brasiliano, che conquista anche il suo primo podio in carriera al Nürburgring (GP d’Europa) e la prima vittoria sul circuito dell’Istanbul Park. La ciliegina sulla torta arriva, però, con la conquista del Gran Premio del Brasile, davanti al proprio pubblico. Un’emozione unica. L’anno si concluse con il terzo posto in campionato e 80 punti guadagnati.

Con il ritorno del Kaiser alla fine della stagione, la Ferrari decide, sì di prolungare il contratto al brasiliano, ma di ingaggiare anche un altro talento del panorama automobilistico. Parlo (come ben sapete) di Kimi Raikkonen, pilota che già in McLaren avrebbe meritato almeno un mondiale.

Entrambi i piloti hanno velleità importanti. Vogliono essere campioni del mondo. Ma le sfortune del brasiliano sono infinite e alla fine il mondiale sarà del finlandese.

Forse il 2008 è l’anno buono? Nemmeno per idea.

CAMPIONE DEL MONDO PER 38 SECONDI

Nel 2008 Felipe accarezza davvero il sogno di diventare campione del mondo con la Ferrari.

Nonostante la F2008 lo tradisca nelle prime due gare del campionato, il brasiliano trova il ritmo e conquista vittorie e piazzamenti sul podio che lo portano all’ultima gara in Brasile ancora in lotta per il titolo con un ritardo di 7 punti sul leader della classifica, Lewis Hamilton.

Alza la mano, tu, appassionato di F1 se non ricordi quella gara. Se non ricordi il pianto del brasiliano sotto il casco, se non ricordi Felipe sul podio che, orgoglioso del proprio pubblico, va a battersi la mano su cuore e a indicare tutti i presenti, ringraziandoli. Uno dei momenti più iconici degli ultimi anni.

La gara di Interlagos è rocambolesca, complice il meteo. Felipe Massa fa quello che deve fare. Vincere. In quel momento, con Hamilton sesto, il brasiliano è campione del mondo. I secondi scorrono, lentamente. Interminabili. La pioggia, nel frattempo, è tornata a cadere sul circuito, quasi fatale.

Passano 38 secondi dal taglio del traguardo a quando Lewis soprassa il Timo Glock su Toyota. Il tedesco, rimasto su gomme slick da asciutto, va in crisi e nulla può sul britannico della McLaren. Quinto al traguardo e campione del mondo per la prima volta.

Sulle tribune cala il silenzio. Il box Ferrari si ammutolisce con il padre di Felipe che si blocca di fronte alle immagini televisive. Un grido strozzato in gola.

Nessuno in quel momento poteva pensare che quella sarebbe stata l’ultima vittoria di Massa in Formula 1.

La più amara di tutte.

L’INCIDENTE DI BUDAPEST

Archiviata la delusione più grande per il brasiliano, si punta allora al mondiale 2009. Cos’altro può andare storto? Tutto.

La sfortuna, infatti, non ha ancora finito con Felipe.

L’auto è un disastro. Non va bene niente e in nove gare arriva un solo podio. Fino al Gran Premio di Ungheria.

Durante le qualifiche a Budapest, una molla si stacca dalla Brawn Gp del connazionale Rubens Barrichello e va a colpire come un proiettile il casco di Felipe, proprio sopra l’occhio sinistro. Il pilota della Ferrari perde conoscenza, la sua auto senza più guida esce di pista e va a sbattere contro le barriere a 190 km/h.

Dal muretto non capiscono. Dalle telemetrie si capisce che il brasiliano non accenna alcuna frenata. Sono attimi di terrore: Massa sarà poi messo in coma farmacologico e operato d’urgenza per ricomporre la lesione ossea. C’è un edema cerebrale che si deve riassorbire.

Si teme per il recupero dell’occhio ma tutto va per il meglio. Ma la stagione si chiude, ovviamente, qui.

FERNANDO IS FASTER THAN YOU

Una celebre frase. Cinque parole che la gran parte degli appassionati ricorda. Parole che soprattutto Felipe ricorda e si porta dietro per il resto della carriera.

Il 2010, infatti, arriva come compagno di squadra Fernando Alonso. Non uno qualsiasi. Un due volte campione del Mondo, e che con i compagni forti non va mai molto d’accordo (Lewis Hamilton lo sa bene).

Beh, diciamo che già con Felipe aveva avuto modo di litigare e che il gp di Singapore del 2008 ancora non era stato digerito. Insomma, gli ingredienti per un rapporto teso ci sono tutti.

Detto, fatto.

Siamo in Germania. Gran Premio di Hockenheim. Felipe è in testa ma Alonso, più avanti in classifica piloti, vuole passare. Ed eccole, quelle cinque parole di Robert Smedley, ingegnere di pista del brasiliano.

Fernando is faster than you.

Massa rallenta, Alonso passa e vince il gp. La Ferrari sarà anche multata per l’ordine di scuderia. E Alonso il mondiale non lo vince.

Felipe restera in Ferrari fino al 2013 (conquistando alla fine solo 8 podi), lasciando al termine della stagione dopo 8 anni. Dietro solo a Schumacher e Raikkonen.

GLI ANNI A GROVE E IL RITIRO DI FELIPE MASSA

La scuderia che decide di accaparrarsi il è la Williams.

L’auto è sorprendentemente competitiva. Il primo anno è buono per il pilota di San Paolo: dopo uno sfortunato inizio di stagione in Australia e Malesia, Massa conquista addirittura la pole position in Austria, risultato che mancava dal 2008.

Con il team di Grove, arrivano 3 podi e il 7° posto in classifica piloti.

La stagione seguente arriva al sesto posto in campionato con ben 2 podi (Austria e Monza).

Nel 2016, Massa decide di rimanere con la Williams, per il terzo anno consecutivo insieme al compagno di squadra Valtteri Bottas. La stagione non è granché rispetto alle due annate precedenti, nonostante i continui punti conquistati. Inizia qui il declino della storia scuderia.
A fine anno, Massa annuncia il ritiro dalla Formula 1.

Emozionante la passerella finale, sotto la pioggia a Sao Paolo. Infatti, all’ultima gara, ha un incidente nel rettilineo dei box e si deve ritirare. Felipe percorre il rettilineo in lacrime salutando i tifosi con la bandiera del Brasile.

C’è però un imprevisto. Il nome di questo imprevisto è Nico Rosberg. Il tedesco, appena laureato campione del Mondo con la Mercedes, decide di ritirarsi. La scuderia decide di rimpiazzarlo con Bottas che lascia così la Williams.

Il team di Grove richiama quindi Massa, per correre ancora per una stagione, con il compito di aiutare il talentuoso canadese, Lance Stroll. Al termine della stagione 2017 si ritira con 43 punti conquistati.

CAPITOLO FORMULA E

Decide, quindi, di dedicarsi alla Formula E, con il team Venturi. Il campionato di auto full electric. Nella sua prima stagione arriva anche a podio, per le strade di Montecarlo.

Resta un altro anno, dove però si trova costretto a navigare in acque bassissime. A fine anno, arriva il ritiro definitivo dal mondo delle corse.

Felipe Massa è stato un grande e talentuoso pilota, mai baciato dalla Dea bendata, che ha dovuto sempre combattere con le sfortune e con compagni più forti. Avrebbe meritato di avere un titolo in F1, di essere un campione del Mondo, di avere il proprio nome inciso per sempre nell’Albo d’Oro.

Ma di sicuro il suo nome è inciso nei cuori di tutti i tifosi.

Francesco Frosini
Latest posts by Francesco Frosini (see all)

Leave a Reply

Your email address will not be published.