Dostoevskij rivive nelle “Notti” di SlowMachine al Teatro Menotti

Dostoevskij rivive nelle “Notti” di SlowMachine al Teatro Menotti

MILANO – Lo spettacolo “Notti”, in scena dal 3 al 7 maggio al Teatro Menotti di Milano, realizzato dalla compagnia bellunese SlowMachine, con la regia di Rajeev Badhan, è liberamente ispirato a “Le notti bianche” di Fedor Dostoevskij.

Al Teatro Menotti di Milano un Fedor Dostoevskij mai così attuale, quello richiamato da “Notti” di SlowMachine. Che riprende un racconto giovanile dell’autore russo, “Le notti bianche”, scegliendo di farlo parlare al qui e ora, in un modo straordinariamente schietto. La compagnia SlowMachine, ensemble di ricerca, produzione e programmazione artistica di Belluno, con focus sulla contaminazione delle arti, mette in scena il testo dostoevsijano, in una rivisitazione dirompente del suo senso, a duecento anni dalla nascita del suo autore.

In una performance teatrale, che offre un’opportunità unica allo spettatore, quella di osservare l’amore e l’illusione, che da quello scaturisce, da altri punti di vista, quasi come”out of the box”. E i molteplici punti di vista sono figli della regia curata, anche per la parte video, da Rajeev Badhan e della drammaturgia di Elena Strada. Entrambe forti, originali e spiazzanti.

ph. Elisa Calabrese
ph. Elisa Calabrese

Teatro e Video in scena… 

Il dialogo teso, nel vero senso della parola, e costruito in modo tenace, costantemente in bilico tra teatro e video, restituisce un solido intreccio tra “Le Notti Bianche” dell’autore russo e “Amore liquido” di Zygmunt Bauman, richiamato nella performance. E lo scenario, sempre attuale, del microcosmo delle relazioni viene reinterpretato, e scosso, dai tre attori in scena ( Elena Strada, Ruggero Franceschini, Alberto Baraghini ), che fluiscono, a loro volta, quasi sdoppiandosi, e creando, a cascata, nuove domande allo spettatore. Mentre le parole e i gesti dei personaggi affondano e riemergono nella liquidità del metareale, frantumando pregiudizi e cliché.

ph. Elisa Calabrese

La performance “Notti” diventa, grazie all’uso del video, qualcosa di molto simile a un sogno o all’immagine di un caleidoscopio, che continuamente cambia. Attraverso un linguaggio fortemente contemporaneo, che ha il coraggio di smantellare, di spiazzare, insinuando domande importanti, sulla fragilità e sulla libertà dell’amore.

ph. Elisa Calabrese
ph. Elisa Calabrese

SlowMachine, fondata, nel 2012, da Elena Strada e Rajeev Badhan, nasce come progetto artistico d’indagine sulla contaminazione delle arti, creando un polo di interazione tra teatro e video. SlowMachine è stata riconosciuta nel 2021 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali come Compagnia di Produzione nel Teatro di Innovazione e Ricerca.

Teatro Menotti consultare il loro sito

Via Ciro Menotti 11, Milano
biglietteria@teatromenotti.org

Alessandra MR D'Agostino
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