ITALIA – Le creature oggetto di Bestiaria. Animali fantastici, mostruosi e allegorici di Domitilla Dardi, non sono animali come li genera la natura, ma simbolici e allegorici, esseri immaginari nati dalla mente umana per evocare significati profondi
L’amore per gli animali fa parte della cultura di noi uomini moderni, ma il rapporto col mondo animale è antico quanto l’uomo, nell’immaginario e nel quotidiano, come dimostra Bestiaria. Animali fantastici, mostruosi e allegorici di Domitilla Dardi, appena pubblicato da 24 ORE Cultura.
Il mondo animale ha da sempre ispirato immagini fantastiche e fin dall’inizio gli animali furono esseri interpretati in chiave simbolica e allegorica.
Noi esseri umani, unici in ciò tra tutte le specie viventi siamo naturalmente in grado di creare una rappresentazione della nostra e delle altre specie. Per qualcuno siamo animali tra gli altri, per altri esseri viventi dotati di dimensioni infinite di interiorità e spiritualità, ma sicuramente tutti da sempre osserviamo gli animali per conoscerli e attribuire loro significati fantastici..
La loro presenza si ripresenta continuamente negli oggetti di arredamento di tipo zoomorfico, nelle raffigurazioni artistiche e pittoriche, nelle stampe che arredano le nostre case. L’ibridazione tra uomo e animale è antica quanto l’arte e la religione: basti pensare ai riferimenti costanti nella cultura medievale e rinascimentale, alle figure divinizzate nel mondo religioso egizio e induista e ai capolavori di un pittore visionario come Hieronymus Bosch.
La ricerca di ritrovare elementi similari ai comportamenti umani, e soprattutto dotati di riferimenti valoriali, è antica. Fu Aristotele a iniziare il genere del bestiario naturalistico: il suo Historia animalorum è il primo trattato che divide gli animali in gruppi e inventa, prima della biologia moderna, il concetto di specie. Includendo i tratti comportamentali, potremmo dire psicologici, introdusse il tema dell’ibridazione, della somiglianza o differenza con l’ essere umano.
Una passeggiata nella letteratura di tutti i tempi ci regala immagini intramontabili, incontri impensabili che creano una sospensione narrativa sicuramente avvincente: le sirene di Ulisse, le Metamorfosi di Ovidio, le tre fiere incontrate da Dante, arrivando fino a Kafka e Borges, gli animali scatenano fantasia e immaginazione. Come può accadere questo?
Gli animali fantastici “riescono a risvegliare la natura ferina presente in noi umani”. La capacità immaginifica di “ideare creature inesistenti nel mondo naturale è trasversale alle culture, alle epoche, alle collocazioni geografiche e crea produzioni che alludono direttamente al repertorio dell’inconscio collettivo”.
I bestiari medievali e rinascimentali sono nati per evocare in noi un livello emozionale e ancestrale: il rapporto tra uomo e animali ha sempre implicato “la relazione del sogno e dei desideri, di fobie e paure da esorcizzare”.
Bestiaria: Animali fantastici, mostruosi e allegorici di Domitilla Dardi mescola tratti e caratteristiche e rendendo plausibile l’insolito di animali mostruosi, estinti, esotici accende l’interesse con la presentazione di bestiari di varia tipologia e provenienza. Ricchissimo di stampe e disegni, si presenta come un raffinato volume sulla rappresentazione del mondo animale dall’antichità fino ai giorni nostri.
Questo libro non è stato scritto per una lettura consecutiva, ma come se fosse la frequentazione di un gioco che illustra le forme mutevoli di un caleidoscopio, “tanto da farci entrare in una di-mensione surreale, che supera il dato di realtà, come nell’ultima scena della Dolce vita felliniana con il “mostro spiaggiato” che “non è mo-struoso perché orrendo o pericoloso; è un mostro perché è l’imprevisto,l’inatteso, l’impensabile”.
Il catalogo di immagini di animali, mostruosi e allegorici, del testo è un repertorio grafico di indubbio interesse per i cultori della zoologia fantastica e che racconta molto dei sogni e degli incubi umani.
Con questo testo 24 ORE Cultura continua, dopo Herbaria, la scoperta della rappresentazione della natura in un viaggio a cavallo tra arte e design.
DOMITILLA DARDI – Storica e curatrice di design, dal 2010 è curatore per il design del MAXXI di Roma e dal 2022 ne è diventata Senior Curator. È docente nei triennali e nei Master IED di Roma. È stata visiting professor in diverse istituzioni, tra cui l’Universidad de Navarra a Pamplona, l’Accademia Abadir a Catania e il MADE Program di Siracusa. È co-fondatrice e curatrice della fiera del design d’autore EDIT Napoli. Scrive per diverse riviste di settore ed è autrice di numerosi monografie e saggi.
Riferimenti bibliografici: Bestiaria
- Io sono Nannarella. Intrigo a Firenze – 11 Novembre 2023
- Luci d’ombra, Anselmi: un viaggio letterario intorno all’uomo – 9 Settembre 2023
- Specchi e risonanze: il nuovo libro di Alessandro Attucci – 30 Luglio 2023