Addio a Jane Birkin ed il suo mondo

Addio a Jane Birkin ed il suo mondo

MONDO – Addio a Jane Birkin, diva non “diva” che oggi, 16 luglio, lascia questo mondo in punta di piedi.

Jane Birkin nasce il 14 dicembre 1946 a Londra, e alla fine degli anni Sessanta si trasferisce a Parigi e si naturalizza francese. Pur mantenendo un lieve accento inglese, è diventata una delle artiste più amate in Francia. È quindi, con un peso sul cuore che oggi, 16 luglio, i francesi ne annunciano la scomparsa.

Sin da giovane sceglie di seguire le orme di sua madre e diventa un’attrice.

I più nostalgici dei film francesi degli anni Sessanta e Settanta, vorranno rivedere la bella Jane interpretare Penelope a fianco di Alain Delon nel film “La piscina” (1969) oppure Clara nel film “Una donna come me” (1972) con Brigitte Bardot.

Il cinema non è stato l’unico mondo in cui Birkin ha mostrato le sue doti artistiche. 

La musica è stata la strada che ha percorso fino ai  giorni nostri e che l’ha resa celebre.

Anche se il suo essere famosa le è stato attribuito al ruolo di musa di Serge Gainsbourg, cantautore francese,  chi l’ha conosciuta da vicino, afferma che la personalità di Jane era molto  più forte di quello che si pensava e il suo successo non è derivato dagli uomini della sua vita (John Barry, Serge Gainsbourg e Jacques Doillon) bensì dalla sua determinazione.

Lei ha scelto come vivere e con chi stare.

Da giovanissima si sposa con il produttore inglese John Barry da cui avrà una figlia Kate Barry, ma poi i due si lasciano e lei si trasferisce, con la figlia piccolissima, a Parigi. Incontra Serge Gainsbourg che sta cercando una partner femminile per duettare in una sua canzone, dopo che Brigitte Bardot con cui aveva registrato il brano, ne rifiuta la pubblicazione.

Il brano in questione è Je t’aime… moi non plus (1969) un cult degli anni Settanta. Il tema della canzone, esplicitamente erotico, è il simbolo della rivoluzione sessuale di quegli anni e nonostante questa canzone sia stata censurata e sequestrata è riuscita ad entrare nelle hit.

Con Gainsbourg nasce non solo un sodalizio artistico, ma anche una relazione amorosa da cui nasce Charlotte Gainsbourg.

Anche lei attrice,  ha diretto il suo primo film Jane par Charlotte in cui racconta sua madre e il loro rapporto. Il film è stato presentato al Festival di Cannes nel 2021. Charlotte rivela di aver voluto girare un film sulla madre per raccontarla e riavvicinarsi a lei.

Nel 2020 Jane Birkin  pubblica l’album Oh! Pardon tu dormais con tredici brani scritti da lei e messi in musica e prodotti da Etienne Daho.

In questi ultimi due anni Jane Birkin ha cantato in live il suo ultimo album, riscuotendo molto successo.  I suoi fan hanno ritrovato una Jane cambiata, una donna più forte, nonostante i periodi bui, vissuti dopo il suicidio della prima figlia, Kate.

La Birkin è stata una diva non diva. Mi piace definirla così, Ai suoi esordi era diventata una icona, a fianco di Gainsbourg. Rappresentavano l’ideale bohémien, vivevano senza regole e limiti, e popolavano i  tabloid. Con la maturità dei trent’anni,  decide di staccarsi da quel genere di vita, lascia Serge.

Nel corso degli anni, la Jane che si concede difficilmente alle apparizioni in pubblico, si mostra nella sua semplicità. Ama vivere in campagna, si sente a suo agio vestita con camice larghe e lascia i capelli sciolti al naturale.

Neppure la borsa più desiderata e tra le più costose al mondo, firmata Hermès, che è stata disegnata con la sua collaborazione e che porta il suo nome Birkin, le ha montato  la testa. Eppure Jane Birkin con questa borsa è diventata famosa nel fashion system.

Anche se l’accessorio più iconico di Jane Birkin fu la borsa con la quale si presentò nel 1974 sul red carpet di Cannes: un cestino da picnic. La borsa panier Jane Birkin divenne un must have degli anni ’70.

Jane Birkin MyWhere

Metaforicamente questa tanto amata borsa rappresenta la concretezza di Jane. La volontà di essere pragmatica, non superficiale. La borsa è elegante, ma capiente, perché a Jane, più che i lustrini e gli sfarzi, interessava aver lo spazio utile per portare con sè il suo “mondo”. Un mondo concreto, intimo di cui non facevano parte i gossip e le mondanità.

Ed è proprio così, semplice, sempre sorridente e affascinante che vogliamo ricordarla, certi che la sua musica  rimarrà nei cuori delle persone che hanno saputo apprezzarla come artista e donna.

 

Immagini prese dal profilo Instagram

Anita Orso

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