VENEZIA 80 – Woody Allen presenta fuori Concorso alla Mostra d’arte cinematografica il suo ultimo film Coup de Chance apprezzatissimo da critica e pubblico.
Nella sesta giornata del festival arriva al Lido Woody Allen a presentare il suo cinquantesimo film Coup de Chance. E’ accompagnato da Vittorio Storaro autore della fotografia e dalle attrici Lou de Laâge e Valérie Lemercier. Ritorna a Venezia dopo sedici anni e l’accoglienza è calorosissima. Continuo con la numerologia. Questa è anche la terza volta che ambienta una storia a Parigi. Era già accaduto in parte per Tutti dicono I love you del 1996 e per il meraviglioso Midnight in Paris del 2010.

Coup de chance
Et voilà ora Coup de chance, ma c’è di più. Per la prima volta il film è girato interamente in lingua francese. Come molti altri cineasti americani anche Woody Allen è un grande estimatore del cinema europeo, francese in particolare. Decidere di girare in francese, dice, è stato un po’ come sentirsi un vero regista europeo. La sceneggiatura iniziale con due protagonisti americani che vivono a Parigi diventa invece uno script in cui i protagonisti sono francesi Jean e Fanny. Una coppia modello, agiata e con una vita invidiabile. Jean è un affermato uomo d’affari e Fanny trova in lui stabilità e sicurezza. Nella sua vita piomberà improvvisamente Alain un ex compagno di scuola ora scrittore che farà risplendere il suo spirito bohémien assopito.
Il ruolo della fortuna
Il tema di fondo del film è riflettere sul ruolo della fortuna o del destino nelle nostre vite. Se ricordate il finale di Match Point (altro film girato in Europa) è solo per un formidabile colpo di fortuna che il protagonista da assassino resta uomo libero e rispettabile, apparentemente senza alcun pentimento. Il riferimento a questo capolavoro viene spontaneo tanto da spingere qualcuno a considerare questo una sorta di sequel. Allen precisa che entrambi parlano di quanto sia capricciosa la fortuna e di come influenzi le nostre vite più di quanto possiamo pensare, ma sono storie diverse.
E’ la quinta volta che Allen collabora con Storaro che per il personaggio di Fanny ha scelto di caratterizzarne la dualità con luce naturale e toni caldi quando è con Alain, enfatizzando l’aspetto emozionale e con toni freddi quello intellettuale con il marito.

Un uomo fortunato
Woody Allen si considera lui stesso un uomo e un regista fortunato. A ottantotto anni è più creativo che a venti e nel suo futuro ha già in serbo per noi una storia ambientata nella sua amatissima New York a patto di trovare qualcuno disposto a finanziarlo!
Poiché il tema è la fortuna vi faccio un riepilogo sul mio giochino con i numeri
6- 50 – 16 – 3 -1 – 5- 88 e naturalmente 80
Coup de Chance di Woody Allen
A Venezia 80 fuori concorso
Per concludere, se non avete ancora letto l’Autobiografia: Woody Allen, a proposito di niente.
Tutte le Foto Gianluca Minchillo© per MyWhere
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