ITALIA- Enea il film di Pietro Castellitto è uscito nelle sale l’11 gennaio e qui vi consigliamo perché andarlo a vedere. Presentato a Venezia 80 per la prima volta in concorso ci aveva molto colpito. La sua opera prima I Predatori vista nella sezione Orizzonti aveva vinto il premio per la migliore sceneggiatura.
A vederlo in conferenza stampa Pietro Castellitto ostenta sicurezza e padroneggia la scena oscillando tra serietà e ironia. Scherza sul fatto di aver diretto il padre Sergio con il quale, dice, non avrebbe mai voluto lavorare. Il personaggio aveva però quelle qualità di disincanto e umorismo che solo lui (Sergio) o Adam Driver avrebbero saputo incarnare. Diventa serio quando racconta il suo film e i protagonisti animati dal desiderio di sentirsi vivi
I protagonisti sono mossi dal mistero della giovinezza. Non fanno quello che fanno né per i soldi né per il potere. Ma forse per vitalità, per testare il cuore, per capire fino a che punto ci si possa sentire vivi oggi, all’alba di questo nuovo millennio, saturo di guerre raccontate e di attentati soltanto visti.
Quello che colpisce è la malia, o vogliamo chiamarlo carisma, che subiscono gli altri interpreti Chiara Noschese, Benedetta Porcaroli, Giorgio Quarzo Guarascio che esprimono gratitudine e orgoglio per aver partecipato al film, consapevoli di far parte di un progetto ispirato e artistico. Sergio Castellitto, interprete e padre del regista, dà una sua chiave di lettura avanzando l’ipotesi che questo film sia addirittura la conclusione di una trilogia che include I Predatori e il libro Gli Iperborei, esordio narrativo altrettanto brillante.
La recensione
Il film di Pietro Castellitto strega, ipnotizza, ammalia. Opera seconda dopo I predatori conferma il talento di Pietro Castellitto come autore, sceneggiatore e regista. Enea, trentenne figlio di famiglia agiata è legato da profonda amicizia a Valentino. Questi dichiara all’inizio del film di essere nauseato dalla famiglia borghese e dalla sua ipocrisia. Il padre al quinto matrimonio la madre al terzo. Enea crede invece nel clan piuttosto che alla famiglia. Il clan è unito da comuni interessi non sempre lodevoli. E non c’è niente di lodevole in ciò che accomuna Enea e Valentino. Senza aggiungere nulla per non rovinare la sorpresa agli spettatori, diciamo che è un percorso autodistruttivo ciò che intraprendono in modo lucido, perverso, consapevole.
Carisma da vero autore
Disseminato di frasi che diventeranno sicuramente memorabili come accadde per Ecce Bombo di Moretti. Come nella scena al ristorante in cui Enea rimprovera al mondo a cui appartiene di essere legato costantemente al rimorso per qualcosa di non fatto e non all’orgoglio di ciò che si è fatto.
Figura emblematica Celeste il padre interpretato da Sergio Castellitto dotato di un certo candore e ingenuità. Infatti si commuove sapendo che uno dei suoi giovani pazienti è stato salvato dalla sua lezione di vita sulla capacità di resistere alle avversità.
Tutto ciò si svolge nella bellezza dannata della città eterna che vista dall’alto sembra un campo dí concentramento (dice Valentino mentre la sorvola con il suo aereo…) Non ultimo Castellitto rivela una grande capacità di dirigere gli attori, di cui ne intuisce il vero carisma, valorizzandone la parte attoriale.
Fotografia e colonna sonora assolutamente lodevoli.
Enea di Pietro Castellitto
In concorso a Venezia 80
Prodotto da VISION DISTRIBUTION e THE APARTMENT PICTURES
In Copertina Pietro Castellitto foto Gianluca Minchillo
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Avete visto il film Enea di Pietro Castellitto? ritmo incalzante decisamente originale e destabilizzante. Perfetto abbinamento delle musiche con le scene. Colonna sonora top. I personaggi metafisici.
Attori a metà strada tra il cinema anni 60 Pulp Fiction e una dialettica e capacità attoriale contemporanea
Hai ragione Flavio la colonna sonora è studiata a perfezione.i personaggi metafisici. film decisamente originale da vedere. Avvertimento :si esce con un pugno nello stomaco quindi non consigliato ai più deboli 🙂
Sì, finalmente nasce una nuova generazione di giovani autori nel cinema italiano che si sta facendo strada e nessuno li ha sentiti arrivare 😉