A Liliana Cavani il Leone d’oro alla carriera

A Liliana Cavani il Leone d’oro alla carriera

VENEZIA 80 – Liliana Cavani, la regista di tanti film internazionali di successo, ha festeggiato il 12 gennaio 90 anni. Ha ricevuto ieri durante la cerimonia di apertura di Venezia 80 il Leone d’Oro alla carriera.  Presentato anche fuori concorso il suo nuovo film ispirato all’opera di Carlo Rovelli L’ordine del tempo.

Liliana Cavani regista, sceneggiatrice, scrittrice ha appena compiuto 90 anni celebrati con la consegna del Leone d’oro alla carriera alla  Mostra d’arte cinematografica di Venezia e con il  nuovo film. Sta per uscire, ed è stato presentato a Venezia 80, il  film l’Ordine del tempo ispirato all’opera di Carlo Rovelli.  Lo scienziato che si occupa di fisica quantistica e del tempo fisico ed esistenziale.
Curiosamente il film prenderebbe il via proprio da una festa di compleanno tra amici durante la quale il gruppo si accorgerà delle infinite sfumature e misteri racchiusi nella parola tempo.
Ecco per Liliana Cavani e per un altro grande mostro sacro come Marco Bellocchio sembra che il tempo scorra all’indietro come il personaggio di quel libro che ringiovaniva col trascorrere degli anni. Marco Bellocchio alla tenera età di 80 anni ha recentemente ricevuto il premio Innovative storytelling per Esterno notte, di fatto il più innovativo tra i registi odierni. Torniamo a Liliana Cavani però.

Leone d’oro 2023

il Direttore  della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia Alberto Barbera ha voluto così commentare il meritato riconoscimento

Protagonista tra i più emblematici del nuovo cinema italiano degli anni Sessanta, con un lavoro che in seguito attraversa oltre sessant’anni di storia dello spettacolo, Liliana Cavani è un’artista polivalente capace di frequentare la televisione, il teatro e la musica lirica con il medesimo spirito non convenzionale, e la stessa inquietudine intellettuale che hanno reso celebri i suoi film. Il suo è sempre stato un pensiero anticonformista, libero da preconcetti ideologici e svincolato da condizionamenti di sorta, mosso dall’urgenza della ricerca continua di una verità celata nelle parti più nascoste  e misteriose dell’animo umano, fino ai confini della spiritualità.

Insieme a Liliana Cavani riceverà il premio anche l’attore Tony Leung Chiu-wai  indimenticabile interprete del film In the Mood for Love  di Wong Kar-wai.

La storia di una straordinaria carriera

Nata a Carpi il 12 gennaio 1933. Padre architetto, ma è dal lato materno che la piccola Liliana eredita la passione per il cinema. Passione che la porterà dopo la laurea ad aprire insieme ad alcuni amici un cineclub a Carpi per mostrare a tutti quei film che altrimenti non avrebbero avuto una distribuzione. Come accade a molti cineasti è a Roma che matura la sua idea di cinema, durante gli anni di frequenza al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo primo approccio con la settima arte è storico-documentaristico e il suo primo film è biografico.  Francesco d’Assisi con lo stesso Lou Castel che, guarda caso, era stato protagonista de I pugni in tasca di Marco Bellocchio.

Lou Castel Francesco d’Assisi. Foto presa dal profilo ufficiale della regista

Il tema della religione in rapporto però con la scienza torna nel film Galileo. Spregiudicato e coraggioso il film finirà censurato. Siamo ormai negli anni caldi della contestazione giovanile e nel 1969 Cavani realizza I cannibali. Le parole della regista ci aiutano a comprendere il suo pensiero

I cannibali sono i giovani che rifiutano la civiltà se essa deve essere quella del regime vigente.

Liliana Cavani sul set de I cannibali. Foto presa dal sito ufficiale

Gli anni settanta

Il successo e la maturità stilistica arrivano negli anni settanta. Nel 1973 esce Il Portiere di notte con Dirk Bogarde, Charlotte Rampling, Philippe Leroy, Gabriele Ferzetti. Variamente criticato a seconda del paese in cui viene proiettato. In Francia scandalizza per l’audacia di aver posto al centro della storia un nazista, in Italia per le scene di sesso. Nel 1977 realizza Al di là del bene e del male sull’ ultima parte  della vita di Nietzsche.

Il portiere di notte. Dirk Bogarde e Charlotte Rampling. Foto presa dal sito ufficiale della regista

Anni ottanta e oltre

Sul finire degli anni ottanta torna ancora una volta sulla figura del Santo di Assisi con il film Francesco interpretato da  Mickey Rourke e Helena Bonham Carter, presentato in concorso al Festival di  Cannes. Non l’ultima però, perché nel 2014 firma la miniserie per Rai 1 Francesco in cui si sofferma anche sulle figure dei due seguaci Chiara ed Elia. Doveroso per Assisi attribuire alla regista la cittadinanza onoraria che infatti avviene il 27 novembre del 2015. In una recente intervista Liliana Cavani ha dichiarato Il Tempo per me non esiste, i suoi film per fortuna sì e sono patrimonio culturale del nostro paese.
Non vediamo l’ora di vedere il tuo nuovo lavoro carissima Liliana!

Liliana Cavani. Foto presa dal sito ufficiale della regista

Foto in homepage Liliana Cavani sul red carpet con Charlotte Rampling Foto Gianluca Minchillo

Anna Maria Di Francesco
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