ROMA- Aperta ufficialmente la diciottesima edizione della Festa del Cinema con il film C’è ancora domani di Paola Cortellesi regista, sceneggiatrice e interprete.
La diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma inizia sotto il segno delle donne. Il film di apertura della manifestazione è infatti l’opera prima di Paola Cortellesi C’è ancora domani presentato nella sezione Concorso Progressive Cinema. Salutiamo con gioia un altro promettente esordio dietro la macchina da presa di una delle attrici più talentuose del nostro cinema e se posso dire anche delle più impegnate. Se mi si passa per questa volta la parola un po’ desueta e spesso temuta.
Un percorso coerente
Con leggerezza e tanta tanta ironia Paola Cortellesi ha raccontato come attrice e sceneggiatrice le tante contraddizioni che attraversano la nostra società mettendo in evidenza soprattutto i pregiudizi secolari di cui sono vittime le donne. Questo film segue la strada già intrapresa e ci racconta attraverso Delia, la protagonista, le innumerevoli donne che nessuno celebra, ma che tutti noi abbiamo in qualche modo conosciuto ascoltando i racconti di mamme e nonne. Le donne che hanno sostenuto sulle loro spalle intere famiglie, che hanno nascosto e ignorato molestie e abusi senza sapere di essere forti e combattive. Le eroine della quotidianità e non di imprese memorabili.
Bianco e nero a colori
Il film è girato in bianco e nero, certo giustificato dal fatto di essere ambientato nel secondo dopoguerra. La gamma delle emozioni rappresentate e che investono lo spettatore è però di mille sfumature e colori. La modestia, l’umiltà, la rabbia, la vergogna, l’orgoglio, la fierezza, l’invidia, la solidarietà, il lutto e la speranza. Il 1946 è un anno importante che segna la nascita della Repubblica e il primo voto delle donne italiane, perché le donne contano. E allora perché continuano a morire per mano di un uomo, perché continuano a guadagnare meno dei loro colleghi maschi, perché la loro autostima è ai minimi storici? Il 26 ottobre il film esce nelle sale italiane. Andate a vederlo. Piangerete, riderete, vi commuoverete, vi arrabbierete, vi indignerete ma uscirete più forti e battagliere di prima.
C’è ancora domani di
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