Monica Vitti musa del nuovo film di Roberta Torre

Monica Vitti musa del nuovo film di Roberta Torre

ROMA – Mi fanno male i capelli, il nuovo film di Roberta Torre, è stato presentato in anteprima in concorso alla Festa del Cinema di Roma e da venerdì 20 ottobre è disponibile in tutte le sale italiane. Di seguito la nostra recensione. 

Monica Vitti ci ha lasciato da poco. Ad un anno e mezzo dalla scomparsa di un mito del nostro cinema, la regista Roberta Torre si ispira liberamente alla grande attrice, realizzando un film commovente che oscilla continuamente tra realtà e finzione, verità e messa in scena. Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. “La Vitti è sempre stata un punto di riferimento per me, attrice e spettatrice. È uninterprete immensa, sublime che ha nutrito il mio immaginario”. Così la regista spiega come ha deciso di raccontare e rendere omaggio ad una grande artista del nostro cinema.

Lo ha fatto costruendo un racconto struggente e poetico. La protagonista del film Monica, sta perdendo la memoria. Ma grazie alla sua omonima Vitti, ai suoi film e ai tanti personaggi interpretati,riesce a ritrovare un senso alla sua vita, a sentirsi viva e felice. E proprio per questo l’uomo che la ama profondamente da sempre, Edoardo, decide di stare al gioco e lasciare che la donna si identifichi in quei personaggi.

L’omaggio a Monica Vitti 

Come ricorda la stessa regista: Monica ha cominciato a dimenticare e cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi, quando sente di perdere parti dei suoi ricordi. Lo trova nei personaggi dei film di Monica Vitti, la donna che ha potuto essere tutte le donne possibili raccontandole con le loro debolezze e fragilità, nella loro parte comica e in quella tragica. Lattrice che unisce il riso al pianto e permette di mostrare la donna in tutto il suo modo di essere, senza stereotipi, con umanità.

mi fanno male i capelli di roberta torre

La Torre costruisce dunque una trama che mette la protagonista della sua storia nella stessa condizione in cui si è trovata per vent’anni la grande attrice italiana, scomparsa il 2 febbraio del 2022, afflitta da una malattia degenerativa che ne ha lentamente cancellato giorno dopo giorno i ricordi dalla mente.

Il film, il cui titolo si riferisce ad una celebre battuta della Vitti nel film Deserto rossodi Antonioni, citando un verso della poetessa Amelia Rosselli, può contare sulla bravura di Alba Rohrwacher che si è calata nelle vesti della protagonista e su Filippo Timi nella parte di Edoardo. Proprio come nella realtà, accanto alla Vitti c’è sempre stato, fino all’ultimo, il marito Roberto Russo, fotografo e regista.

Il senso del film

Il film è una produzione Stemal Entertainment con Rai Cinema, prodotto da Donatella Palermo con la quale la Torre è tornata a lavorare dopo il fortunatissimo esordio Tano da morire, il musical cult sulla mafia. La fotografia è di Stefano Salemme e i costumi di Massimo Cantini Parrini.
I
l senso del film, nelle intenzioni della Torre, vuole essere anche quello di riflettere su come memoria e identità siano legate profondamente, cancellando il passato lidentità scompare.
Prendere a prestito una memoria è possibile per ritrovare sé stessi?si domanda l’autrice del film. E ancora: Dimenticare è necessario? .

Alba Rohrwacher in diverse scene recita duettando con Alberto Sordi e Monica Vitti. Grandi attori del passato che dialogano con attori contemporanei, un altro aspetto contenuto nella pellicola che apre a nuovi affascinanti scenari.

Ma del resto come ci ricorda Roberta Torre il suo

È un film che parla di fantasmi e, in un certo senso, li evoca, li interroga o più semplicemente vuole passare del tempo con loro, comici o divini che siano. Il cinema mi ha permesso ancora una volta di sentire che solo una sottile parete fatta di luce e fotogrammi ci separa dai sogni. Ed è il motivo per cui continuo a fare i film”.

Alex D'Alessandro
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