Susana Serpas Soriano: il suo oscuro lato dell’intimità

Susana Serpas Soriano: il suo oscuro lato dell’intimità

ROMA – Ė stata inaugurata la mostra PURO OSCURO di Susana Serpas Soriano. Opere fotografiche che rivelano l’oscuro lato dell’intimità. Incontro con l’artista.

Indagine dell’intimità attraverso l’oscurità. Nella mostra PURO OSCURO di Susana Serpas Soriano emerge il desiderio di scoprire. Dopo il buio vogliamo penetrare nelle viscere delle ombre, e qui l’artista svela la nostra intimità. Nei suoi quadri fotografici la luce si posa ma non drammatizza l’immagine. La nudità è rappresentazione di un nostro sentire e del nostro vedere.

Io, Fabiola Cinque, alla mostra di Susana Serpas Soriano

I suoi scatti, stampati su carta cotone, rivelano, attraverso la Luce del Nero, una purezza buia, pacata, che sfuma all’intimità più fragile dello spirito di un corpo chiuso a sé stesso. Avvolto da una purezza della privacy, ormai sempre più negata al mondo in cui viviamo. Scoprire. È forse questo l’invito che Susana Serpas Soriano rivolge allo spettatore?  Ho incontrato l’artista affinché mi illustrasse personalmente il suo punto di vista.

Intervista a Susanna Serpas Soriano

Susanna raccontaci come è nata questa idea e cosa esprimi in questa mostra

Questa idea parte dall’intimità che nella società odierna è sempre più distante da noi. Per intimità intendo un dialogo che dovrebbe esserci con noi stessi in maniera costruttiva. Quindi il mio invito attraverso questa mostra è quello di portare lo spettatore a liberarsi dalla distanza che ha con la propria identità. Un invito ad addentrarsi attraverso la propria carne, attraverso uno sforzo che non è mai chiuso. Invito a riflettere su questo.

Susana Serpas Soriano e Fabiola Cinque durante l’intervista

La tua tecnica non è soltanto fotografica, tu lavori anche in post produzione. Ci racconti come enfatizzi la luce?

Si tratta sempre di scatti singoli. Costruisco ombre geometriche sul singolo scatto ed hanno un primo e secondo piano di prospetto sul singolo scatto. Costruisco queste ombre geometriche al computer in post produzione. Tutti gli scatti sono effettuati in studio e la cosa per me importantissima è quella di avere la fiducia delle persone che fotografo. Si tratta di persone con cui devo avere totale sinergia ed è davvero bello entrare in contatto, in empatia con persone che si aprono in questo modo. La luce è enfatizzata tramite lampade al tungesteno che dà un’illuminazione piuttosto omogenea sul corpo.

Tu giochi molto con il detto e non detto, nei tuoi scatti c’è una sorta di inganno?

Più che un inganno è un approfondimento che l’occhio viene chiamato a cercare di mettere a fuoco. Non tutto quello che noi viviamo è davanti ai nostri occhi. Non possiamo pretendere che il realismo della fotografia sia così indiscusso. Voglio portare lo spettatore ad indagare.

Quindi diremo che nelle tue fotografie c’è provocazione. Più che un inganno è un invito a guardare nel profondo, nella bellezza pura e oscura dell’intimità.

Io, Fabiola Cinque con Susana Serpas Soriano

Lavori con una macchina fotografica in particolare? La tua anima è più digitale o tradizionale?

La scelta del mezzo di fotografia la trovo abbastanza relativa. Quello che conta sono sempre i contenuti e la parte estetica di come ogni artista affronta la sua posizione. Ho avuto la fortuna di iniziare con l’analogico che ha il suo fascino poi sono passata al digitale perché in qualche maniera dobbiamo tutti evolverci. Ripeto che il mezzo per me è indifferente, è la creatività che domina.

Il tema ricorrente delle tue opere è sempre umano o hai investigato anche altri campi?

La mia indagine si riferisce sempre all’uomo e allo spazio poiché sono collegati, noi apparteniamo allo spazio. Noi umani nasciamo e moriamo in uno spazio che esiste. Dunque le ombre geometriche sono riportate anche in altre mie opere maggiormente riferite allo spazio. Inoltre luce ed oscurità, nel caso di questa mostra più la seconda, sono sempre protagoniste delle mie opere e delle mie ricerche artistiche.

Lo spazio espositivo che ospita la mostra PURO OSCURO

Lo Studio TiEpolo 38 è uno spazio culturale polivalente. Associandosi si possono seguire presentazioni artistiche, musicali e di libri. C’è un accogliente salotto con bar dove ci si può incontrare e discutere d’arte. Lo spazio culturale che ospita la mostra di Susana Serpas Soriano ben si integra con la sua arte in un gioco di chiaro scuri, luci ed ombre che valorizza ulteriormente le sue opere.

Studio TiEpolo 38 foto MyWhere
Il bar dello Studio TiEpolo 38 foto MyWhere

Chi è Susana Serpas Soriano

Per Susana Serpas Soriano, fotografa e artista nata in El Salvador nel 1976, tutto iniziò con il disegno. Gli studi d’arte prima e la formazione poi come fotografa di studio e di set cinematografico l’hanno portata a perfezionare la sperimentazione tecnica fino a sviluppare uno specifico e originale linguaggio artistico. La fotografia, il collage e la scultura sono i mezzi con cui sintetizza argomenti legati a un immaginario di forme, corpi e luoghi avvolti da un alone di oscurità prospettica. Oscurità intima, interpretata attraverso la geometria nel senso dello spazio come espressione di un luogo interiore.

L’opera di Serpas Soriano propone un archetipo della fotografia ponendo in discussione l’atto della visione mentale, e svelandone le sue implicazioni nella sfera emotiva, fisica, nervosa. Il percorso di Serpas Soriano comincia da un punto di partenza ben lontano. Ma dicendo questo va ricordato che le distanze non giacciono esclusivamente nel regno dello spaesamento geografico, ma anche nei terminali spirituali dell’esperienza vitale intima dell’artista. Lo shock culturale è il fuso orario dell’estetica, è la frattura tra le nostre esperienze passate e le nostre percezioni immediate.

Fondamentali sono state le sue esperienze lavorative nello studio del grande fotografo dell’arte contemporanea Claudio Abate per il senso dell’inquadratura e lo studio della luce e dell’ombra che le hanno dato consapevolezza e maturità ad esplorare il rapporto tra immagine e persona, tra oggetto, rappresentazione e visione.

Studio TiEpolo 38 Susana Serpas Soriano e Fabiola Cinque foto MyWhere

Info mostra: PURO OSCURO
Susana Serpas Soriano

Studio TiEpolo 38
Via Giovanni Battista Tiepolo, 38
00196 Roma RM
tel. +39 335 831 0878
info@studiotiepolo38.it

Fabiola Cinque

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