Il circo nell’arte una storia d’amore da celebrare

Il circo nell’arte una storia d’amore da celebrare

MONDO – Da quando nel 2009 la Federazione mondiale del circo ha voluto istituire il World Circus Day,  ogni anno, il terzo sabato del mese di aprile si celebra la Giornata Mondiale delle arti e della cultura circense. Quest’anno la ricorrenza cade il 20 aprile. Ripercorriamone le origini e le tante suggestioni che questa antica forma di spettacolo ha avuto sull’arte.

Il circo nell’arte, una storia d’amore. Come si può spiegare la grande attrazione che il circo ha rappresentato sugli artisti di varie epoche al punto da influenzarne le opere e il pensiero? E’ forse  a causa della totale assenza di regole e di logica? Oppure è perché il circo è il luogo dove le differenze si annullano, dove il diverso trova una sua legittimità? E’ perché nel circo la realtà è sogno anche se dietro l’apparente maschera della gioia si nasconde la tragedia della vita? Probabilmente tutte queste cose insieme. Certo è che nessun’ altra forma di spettacolo è stata oggetto di tanta considerazione da parte degli artisti e ha trovato posto nelle loro opere.

Origini

Le origini del circo si fanno risalire all’ epoca romana come  intrattenimento  sotto forma di lotte tra animali, schiavi e gladiatori. La sua evoluzione nel Medioevo lo trasforma in spettacolo di corte dove la figura principale è quella del buffone, una specie di antesignano del clown contemporaneo. Poi comincia ad assumere le caratteristiche che lo rendono simile a quello attuale. Diventa itinerante, popolare, con esibizioni di vario genere. Popolato da acrobati, giocolieri, addestratori di animali, cavallerizzi, pagliacci. Nel ‘700 soprattutto si afferma il circo moderno e Parigi ne diventa la sua capitale. Ce lo spiega così il critico  Philippe Daverio

A Parigi si stanno affinando le menti di quelli che poco dopo faranno la rivoluzione e la stessa voglia popolare che spingerà alla rottura del sistema aristocratico del teatro, porterà all’esplosione del mondo del circo, che si sviluppa come conseguenza della rivoluzione sociale che cambia la storia d’Europa

Il circo nell’arte

E’ in questo momento che nasce il culto del circo. Ed ecco che fa la sua comparsa nell’arte. Tra i nomi più celebri che si sono lasciati affascinare dall’arte circense c’è soprattutto Pablo Picasso con i suoi famosi arlecchini e saltimbanchi. Anzi si dice che la figura dell’arlecchino sia una sorta di alter ego dello stesso pittore. Picasso ne coglie l’aspetto triste e tragico come pure fece George Rouault.

Picasso, Arlecchino allo specchio  un esempio di come il circo trovi posto nell’arte.

In alcune tele l’artista spagnolo rappresenta delle famiglie di artisti circensi. Come nel dipinto Famiglia di acrobati con una scimmia dove ritrae i componenti della famiglia in un momento di riposo con un vago rimando alle sacre famiglie del rinascimento. Un altro esempio è Famiglia di saltimbanchi dove le figure, inserite  in uno spazio non riconoscibile,  sono insieme eppure isolate, immobili  e solitarie.

F. Leger dal sito del mensile Il circo

Come Picasso anche Ferdinand Leger era ammaliato da questa straordinaria forma di intrattenimento così democratica e popolare e proprio come lui frequentava spesso il Circo Medrano. Forse proprio in risposta a Picasso realizza  The Cirque Medrano  del 1918,  conservato al Centre Georges Pompidou. In molti altri dipinti ritroviamo elementi che vi fanno riferimento L’acrobata nel circo ( 1918 Kunstmuseum, Basilea), Marie l’Acrobata ( 1936, Museo Nacional de Bellas Artes, Argentina), La Grande Parata ( 1954, Solomon R. Guggenheim Museum, New York). In un saggio del 1924 Léger descrive il suo interesse per il circo:

E’  un mondo assolutamente meraviglioso. Quando mi perdo in questo stupefacente pianeta metallico con i suoi riflettori abbaglianti e il minuscolo acrobata che rischia la vita ogni notte, mi distraggo… Vengo catturato dalla strana architettura di pali colorati, aste metalliche e corde che si incrociano e ondeggiano sotto l’effetto delle luci.

Il circo era apparso anche nell’arte di Degas,  un grande amante del circo. Molti suoi disegni sono dedicati a Lala, una famosa trapezista dell’epoca. E poi c’è Renoir e naturalmente George Pierre Seurat. La sua opera Il Circo è una delle più note e studiate anche se non fu mai finita. Venne esposta nel 1891 incompleta, il pittore non riuscì a completarla perché poco dopo si ammalò mortalmente. Il quadro tenta però di restituire l’atmosfera carica di emozioni tipica del circo. Non si fa sfuggire l’occasione di ritrarre il circo nemmeno Marc Chagall. Ne è affascinato da sempre come dice lui stesso

Per me il circo è uno spettacolo magico che passa e scompare come un mondo. I clown, le cavallerizze, gli acrobati fanno parte del mio immaginario perché i loro colori e le loro maschere mi trasportano verso altre deformazioni psichiche che sogno di dipingere.

Marc Chagall dal sito del mensile Il Circo

Ha addirittura  raffigurato  la Rivoluzione d’Ottobre come un numero da circo nel dipinto La Rivoluzione e al circo ha continuato a ispirarsi  si veda Il giocoliere (1943), Il circo blu (1950-1952), Le cheval de cirque (1964), Le Cirque  (1967), Le grand Cirque (1968).

Botero dal sito del mensile Il Circo

L’artista colombiano Ferdinando Botero dedica invece un’intera serie pittorica al circo giustificandola con queste parole

Non c’è altra attività umana che presenta all’artista il corpo umano in posizioni particolari come il circo: basta pensare ai contorsionisti, ai funamboli. E allo stesso tempo si ha anche una poesia, una filosofia di vita propria delle persone nomadi che vivono in carrozzoni e che hanno un circo come scenario permanente nelle loro vite”.

La lista di pittori estimatori del circo potrebbe continuare all’infinto per non parlare poi delle altre forme  d’arte come la letteratura e il cinema. Ma questa è un’altra storia. Intanto Viva il Circo!

Le illustrazioni di Toulouse Lautrec dedicate al circo in mostra

Clownessa seduta Toulouse Lautrec

 

Proprio oggi viene inaugurata a Torino presso il Museo Mastio della Cittadella la mostra Henri Toulouse Lautrec e il mondo del Circo e di Montmartre. In esposizione una selezione di opere di varia datazione, provenienti da collezioni private europee.

Il circo Toulouse Lautrec

Toulouse Lautrec è stato il grande testimone delle migliori e più significative  atmosfere della Belle Époque e di Montmartre.  Le donne sono protagoniste. Sensuali, sfrontate, libere come pure gli artisti del Circo affascinanti e magnetici.  La mostra resterà aperta fino al 21 luglio 2024.

La resa Toulouse Lautrec
Anna Maria Di Francesco
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