MILANO – Inaugurerà il 24 ottobre, e sarà fino all’11 gennaio 2019, la mostra dell’artista londinese Juno Calypso. Per la prima volta in Italia avremo modo di vedere esposti i suoi flash fotografici allo Studio Giangaleazzo Visconti in Corso Monforte.
La fotografa Juno Calypso, nata e cresciuta a Londra, è un nome cult nel panorama internazionale per gli amanti di un’estetica pop pink che richiama gli anni ’60 e ‘80.
Sarcasmo e ironia per affrontare i pregiudizi legati alla donna contemporanea, collocata in ambientazioni surreali tra cui un motel americano per coppie in crisi e una villa-bunker a Las Vegas. Flash fotografici che mostrano solo apparentemente un’atmosfera pink e caramellosa ma che rivelano un approccio critico narcisismo e black humor.
Dopo numerose esibizioni e performance all’estero, New York, Sud Corea, Messico, Canada e Cina, finalmente anche in Italia sarà possibile scoprire dal vivo il lavoro di questa giovane ma già affermata artista.
Vincitrice del prestigioso Photography Awards 2016, il premio di fotogiornalismo più ambito al mondo indetto dal British Journal of Photography, Juno Calypso regala al suo pubblico degli scatti gentili ma intensi che trasportano i visitatori in realtà surreali, ironiche e stranianti.
Tre sono le sue serie più note, Joyce, The Honeymoon e What to do with a Million Years ed è proprio una selezione di questi scatti a comporre il percorso dell’esposizione milanese.
In Joice, personaggio immaginario e alter-ego dell’artista, troviamo la raffigurazione di una casalinga, sola e in situazioni insolite e surreali. Imbrigliata nella costante ricerca della perfezione personale e domestica, in questi scatti l’artista mostra una chiara parodia della donna contemporanea, impegnata in trattamenti di bellezza e nell’uso di dispositivi volti a migliorare il suo corpo. Tra la noia e l’esaurimento nervoso, le donne nei ritratti fotografici di Juno Calypso rivelano come spesso inconsapevolmente rimangano succubi di una società che le vuole forzatamente inquadrate in determinati schemi.
La serie The Honeymoon è composta dagli scatti che l’artista ha realizzato nel 2015 quando si chiuse per una settimana all’interno di un motel americano specializzato in lune di miele: qui ha posato con le sue parrucche all’interno di vasche a forma di cuore, di fronte a specchi andando a ricostruire nella sua solitudine situazioni che in quegli spazi si svolgerebbero tra due persone. Viene così materializzata la delusione di una seduzione del tutto mancata e l’atmosfera di malinconia che ne scaturisce.
Infine, saranno presenti presso Studio Visconti anche opere dal suo ultimo progetto What to do with a Million Years (2018). Ci spostiamo a Las Vegas, dove ancora oggi si trova un bunker costruito nel pieno del terrore nucleare alla fine degli anni ’60. Una vera e propria villa sotterranea creata da un ricco imprenditore di cosmetici, progettata per essere vissuta quotidianamente; con ogni comfort, dalla piscina alla vasca idromassaggio, dalla stanza per gli ospiti alla sala da ballo.
“Una via di mezzo tra una tomba e un mausoleo, dove tutto è silenzioso e immobile. Una sorta di capsula del tempo.”, lo ha definito l’artista. Ma a rendere tutto più misterioso è stato per Juno scoprire che l’attuale proprietà del bunker è di una società interessata alla crionica, la scienza che iberna i corpi in azoto liquido.
Nel sito web dell’artista si legge:
Facevo foto di Joyce per muovere una critica alla laboriosa costruzione della femminilità, ma adesso sto iniziando a vedere che il problema non sono il make-up e gli strani aggeggi per la cura del corpo, quanto il modo in cui la società tratta le donne che investono tanto nel loro aspetto esteriore.
La mostra di Juno Calypso trova spazio nella splendida galleria Studio Visconti all’interno dello storico Palazzo Cicogna Mozzoni. Qui, negli spazi che furono occupati dallo Studio di Lucio Fontana, hanno luogo dal 2002 importanti esposizioni di arte contemporanea che si inseriscono armonicamente nel contesto storico del Palazzo creando un “continuum” tra passato, presente e futuro.
Tra i grandi nomi che si legano alla Galleria troviamo Lucio Fontana, Alighiero Boetti, Alberto Burri, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Pino Pascali e Mario Schifano e tantissimi degli esponenti dell’Arte Povera.
Con assoluta autonomia Studio Visconti promuove anche la produzione di giovani artisti stranieri tra cui Tatsuo Miyajima, Urs Lüthi, Herbert Hamak e tra gli italiani Michela Formenti, Marco Schifano e Matteo Montani.
L’inaugurazione del 24 ottobre che avrà luogo alla presenza dell’artista si terrà presso la Galleria dalle ore 18.30 alle 21.
La mostra terminerà l’11 gennaio 2019.
Juno Calypso
Studio Giangaleazzo Visconti – sito web
Corso Monforte 23, Milano – tel. 02/795251
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