SANREMO – Il 20 novembre, alle ore 17.00, presso Villa Ormond si volgerà la presentazione del libro: “COMA – La vita in un altro tempo” di Arturo Croci, edito da Patrician Press. L’evento avrà luogo con il patrocinio del Comune di Sanremo, Assessorato alla Pubblica Istruzione, con il supporto di Nino Sanremo e Nirp International.
COMA – La vita in un altro tempo “racconta la vita che ho vissuto in coma nel reparto di terapia intensiva degli Ospedali Riuniti di Bergamo, dal 15 dicembre 2005 al 9 gennaio 2006. Ero stato ricoverato a causa di un aneurisma all’arco aortico con disseccamento dell’aorta. A quei tempi sono stato uno dei pochissimi sopravvissuti.
Non ho visto luci e tunnel luminosi, sono semplicemente scivolato nel nero … e, dopo una vita intera, sono ritornato, galleggiando nel nero. In coma, per me, c’è stata la “dilatazione del tempo” e ho vissuto una intera nuova vita, che ho iniziato a descrivere nell’Ospedale di Bellano nel 2006, dove ho passato 6 mesi su una sedia a rotelle per riprendermi dall’ischemia alla parte sinistra e reimparare a camminare. A un certo punto della stesura, ovvero all’episodio dell’uccisione della donna che amavo, mi sono bloccato. Ho ripreso a scrivere a Ban Kamala, in Thailandia, nel 2013, ma al mio ritorno sono stato soggetto a un altro aneurisma. Lo scorso anno Patrician Press ha accettato la pubblicazione del libro, ho promesso che avrei consegnato il testo entro la fine di maggio di quest’anno. Questa primavera sono tornato in Thailandia e il 18 marzo ho completato la stesura. Nel libro racconto anche fatti già vissuti in questa vita e RIVISSUTI in coma, e tanti altri che appartengono a “UN ALTRO TEMPO”. Ho rispettato la sequenza temporale della vita in coma anche se non sempre corrisponde con quella di questa esistenza. Naturalmente si potrebbe trovare una risposta “logica” a tutto questo ma comunque, alla fine, ho molti dubbi e in tutta onestà non so quale delle due vite sia vera e quella falsa, o se sono vere o false entrambe. In seguito si sono verificate alcune casualità che mi sconvolgono ma continuo a vivere… Il filo conduttore: l’amore per una donna e per la vita. Tante persone mi hanno aiutato, soffiando vita nella mia vita e a tutte loro va il mio grazie. Viva la vita” ha dichiarato l’autore, Arturo Croci.
Arturo Croci è nato ai Levori, di Castelletto di Vernasca, un piccolo borgo sulle colline piacentine dell’antica Val Tolla, oggi Val d’Arda. Vive fra Mocomero di Vernasca e Calco LC. Ha compiuto studi di floricoltura e giardinaggio presso la Scuola di Minoprio (CO) e di filosofia presso l’Università di Barcellona. Ha svolto l’attività di editore della rivista professionale Flortecnica per trent’anni. È autore di una decina di volumi tecnici, ad esempio Floricoltura da Reddi- to, unitamente a Tiziano Sante Beltramelli (Edito da Edagricole nel 1984), Floricol- turaitaliana, scritto con Giovanni Serra (Edito da Mursia nel 2014).
Il mestiere di tecnico-giornalista-editore gli ha permesso di viaggiare frequentemente in molti paesi del mondo. Ha iniziato a scrivere poesie e racconti da molti anni, alcuni pubblicati, come: “I giardini di Lasha”, “A mar Parà”, “Sulle orme di Livingstone” e molti altri inediti. Questi tre racconti sono stati inseriti in “COMA – La vita in un altro tempo”, perché quei fatti sono stati rivissuti nel periodo del coma.
COMA – La vita in un altro tempo, di Arturo Croci, è un diario postumo, per così dire, in cui “la vita fluttua tra progetti colorati da fiori e giardini, grandi traders internazionali del mercato floricolo, viaggi e incontri, la segreta storia di Mela Verde (programma TV creato nel 1999 per RETE 4 e tuttora in emissione su Canale 5!), i ricordi magici dei luoghi della Valtolla intrecciati con momenti all’ospedale o in sospensione in diverse località del pianeta” scrive Pier Paderni nel comunicato stampa.
E continua: “Ho letto il libro di un fiato e, strano a dirsi, ho rivisto come in uno specchio – forse lo specchio di Galadriel – aspetti della mia vita, paralleli davvero singolari; anch’io dentro i recalls e flash-back della vita. L’epilogo mi ha posto di fronte ad un quesito pratico e fondamentale al quale Carlos Castaneda ha risposto: ‘La differenza tra un guerriero e un uomo comune è che l’uomo prende tutto come una benedizione o una sciagura, mentre il guerriero prende tutto come una sfida, e le sfide non sono né buone né cattive: sono semplicemente sfide…’. COMA è il resoconto intrigante di una grande sfida”.
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