MONDO – Quale cappello mettere in valigia? Pronti per partire per le vacanze analizzo utilizzo, praticità, originalità e tendenze per i cappelli a secondo dei luoghi dove intendiamo dirigerci.
Le vacanze al tempo del Covid io le sto facendo riscoprendo luoghi, arte, cultura attraverso la visita di siti archeologici. Perché se siete amanti come me dei cappelli, ve ne consiglierò diversi a secondo se andate al mare o se fate escursioni in montagna. Insomma, tendenze e cappelli. Cappelli e tendenze. Oggi voglio parlare di questo.
Il cappello è legato al viaggio. Anche il nome del modello spesso ne cita le origini, e si ispira a luoghi ed atmosfere che vorremmo visitare. Ancor più in quest’estate post lockdown, celebriamo il trionfo della natura e della semplicità, sentendoci vagabondi dallo spirito libero.
Siamo viaggiatori sulle tracce di un nuovo itinerario nomade ritrovando la passione per il lungo viaggio. Questa è l’ispirazione della Collezione Anteprima CUENTOS DE HAVANA che ci porta a Cuba.
Dalla Rafia chic alla poesia del colore per i cappelli ispirati al viaggio firmati ANTEPRIMA.
Riverbero di toni dorati, ritmi e colori da togliere il fiato. Havana, io sento la tua terra.
Ricordi passati nella palette delicata delle vibranti facciate coloniali
Giorni vissuti e giorni andati. Havana, nessuno che ami è mai veramente perso
Uno splendido raggio di luce tra le rovine
Negli occhi la libertà
Arte che suscita desiderio
Havana, Coraggio di sognare. Vivere intensamente
Lo stile genderless dal sound latino l’aveva lanciato Raphael Gualazzi, in occasione del Festival di Sanremo dove si è esibito in total look Carlo Pignatelli con un outfit che vedeva il cantautore indossare un cappello Borsalino a falde larghe blu notte sopra una giacca color corda ed una camicia panna dal pattern floreale mentre intonava la sua Carioca:
Il tuo viso a due passi da me
Non hai scuse
Per tenermi lontano da te
Occhi scuri
E pelle carioca
Noi invece siamo partiti ripercorrendo l’antica tradizione de il Grand Tour visitando Pompei per poi accompagnare ogni look. Il colore, la forma, il tessuto o il materiale, come la paglia in tutte le sue espressioni, diventa il leit-motiv del nostro viaggio.
Così, quando la meta sono gli scavi archeologici di Pompei, su una maglietta rosso pompeiano prediligo quello di paglie naturali con intreccio rafia rossa a contrasto sul bordo della falda.
Così anche un’altra turista a Pompei che, sopra al vestito denim, opta per un cappello stile texano dal colore brunito.
Comunque conoscete già la nostra passione nel seguire le tendenze dei cappelli, ma quello che rimane costante nel tempo, per ogni cappello, è la ricerca concentrata verso materiali naturali, di terra o di mare, che valorizza le lavorazioni artigianali in un armonioso equilibrio tra moda e tradizione, tra tendenze contemporanee e reminiscenze del passato.
La palette dei colori segue le cromie dei materiali naturali, dal fogliame e dai prati fino alle terre più aride e bruciate dal sole al color sabbia. Quale cappello scegliere? Quello dai toni più accesi o quello dai toni più freddi? Quelli con la visiera, da vero viaggiatore spirito libero, lo scelgo color denim. Sia per visitare luoghi d’arte e sia per intraprendere nuove rotte tra laghi e mari. Qui non vi sembro un vero esploratore?
I cappelli per viaggiatori nomadi e sognatori possono essere in canvas di cotone color coriandolo accostato al cuoio naturale, oppure spaziare dai toni oceano, verde menta e latte. I cappelli sono compagni ideali di viaggio, denotano ed interpretano lo spirito libero.
Il mood di ogni pezzo delle collezioni in cui foglie di rafia e seta si rincorrono, tra gli intrecci della paglia degli abissi mediterranei, o frutto della secolare tradizione del ricamo fatto a mano, ci lascia liberi di creare il nostro look. Così, anche per gli scavi archeologici di Paestum, mi vedo indecisa tra un “Paglia di Mare” color foglie di palme e l’autentico Panama intrecciato a mano con antico mestiere e passione.
Ma si sa, tra praticità, utilizzo e creatività, tessuti e materiali, stare dietro a tutte le tendenze cappelli non è facile, neanche per una appassionata come me. Ad ogni modo, se non volete sbagliare, vince sempre il cappello con il sapore della terra, creato con la tipica rafia, nei colori naturali.
Foto in homepage Gianfranco Gori
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Il mio preferito è il Panama chiaro a bande larghe. Non sono contro il colore. Ma d’estate paglia o rafia naturali come scrive l’autrice sono eleganti da vedere e da indossare. Ho un nemico giurato: il cappello da baseball soprattutto se indossato alla rovescio.
I colori, ed i tessuti naturali, sono assolutamente i migliori! Hai visto Marcello Mastroianni nel film sostiene pereira (in cui interpretava Pessoa) che indossava il borsalino? Ma c’è ne sarebbero un infinità, da Casablanca in poi il cinema ha celebrato il Borsalino (giustamente) per decenni
Si l’ho visto e ho invidiato Mastroianni. Con il suo faccione piacione il Borsalino esalta l’impronta del fascino. Con la faccina che mi ritrovo quando porto il mio Panama a bande larghe sparisco. Non di rado ho colto qualche moccioso indicarmi alla mamma e ridere. Ma quando ne ho voglia il mio Panama non me lo toglie nessuno.