SORIANO NEL CIMINO (VT) – L’Originalità della personalizzazione. Dalle mascherine su misura che raffigurano la nostra essenza alle T-shirt personalizzate in base al singolo e non al collettivo. Oggi intervisto Alessia Clementi, creatrice del brand Di.viso, un progetto ambizioso che incuriosisce, colpisce e fa riflettere.
Può una macchina fondere industria e arte ed essere creativa? Secondo Alessia Clementi, artista poliedrica sorianese, la risposta non può che essere sì. Alessia è l’ideatrice del brand Di.viso, un marchio che ci ricorda l’importanza di essere noi stessi. Come? Attraverso la creazione di t-shirt e mascherine (ormai parti integranti della nostra vita e della moda) dipinte a mano, ma soprattutto personalizzate in base alla nostra singola essenza e personalità. Le t-shirt di Di.viso non sono semplici magliette ma diventano delle vere e proprie tavole dove imprimere il segno indelebile dell’uomo.
Alessia Clementi è un profilo eclettico – un passato da grafica pubblicitaria e collaborazioni con Gucci e altri importanti brand – con Di.viso si è incamminata in un progetto ambizioso all’insegna dell’originalità e della creatività. Attratta dal suo messaggio e dai suoi prodotti e per conoscerne meglio i dettagli, sono andata ad intervistarla.
Alessia tu introduci la tua azienda con questa frase -“Le opere firmate Di.viso nascono dalla volontà di reinterpretazione della realtà attuale”– ci racconti il tuo progetto?
Viviamo in un’epoca, quella post-industriale dove regna il nichilismo, non esistono più scopi individuali. È un’epoca in cui la tecnologia, onnipresente, ha sottomesso gli individui che si ritrovano ad essere sempre più deboli e stremati e sono costretti ad omologarsi. Anche il lavoro, un tempo capace di nobilitare, ha preferito la standardizzazione.
In una società sempre più efficiente, meccanizzata e tecnica la creatività artistica sembra sostanziarsi come elemento di disvalore; essa è troppo umana, troppo irrazionale, troppo vera ed inimitabile per essere elaborata e catalogata come informazione. E’ proprio la consapevolezza del valore educativo dell’arte che mi ha spinto ad oppormi a questo trend diffuso.
La tela di Di.Viso diviene lo specchio dell’essere, della parte migliore di ciascuno. Quell’intimo che, delicato e fragile, stenta a donarsi agli altri.
Giustamente affermi che il mondo del lavoro ha preferito la standardizzazione all’individualità. Hai sempre creduto nel progetto personalizzato o ha dettato legge la tua creatività?
Credo fermamente e da sempre nei progetti personalizzati come appunto traspare dalle mie t-shirt; ognuna di esse infatti è diversa in base al committente. La creatività è un aspetto fondamentale del mio lavoro e naturalmente mi aiuta molto.
Capitolo tecnologia. Quanto conta e qual è stato il suo contributo al tuo progetto?
È un altro aspetto importante. La tecnologia mi ha certamente aiutato nella produzione delle magliette bianche che, come tele, vengono poi da me personalizzate. E poi, influisce naturalmente in tutti gli aspetti legati alla divulgazione e alla promulgazione del mio lavoro.
Ci descrivi l’idea?
Ho cercato di cogliere la completezza della singolarità individuale, mostrando l’uomo dietro l’uomo. Con le mie tele cerco di regalare uno sguardo intimo. Con questo voglio dire che il mio scopo è scrutare l’animo umano per poi trasporlo sulle mie tele, o in questo caso sulle magliette, mostrando l’opera d’arte che è in ognuno di noi.
Dove ti sei formata? Che studi hai fatto?
Io vivo a Soriano nel Cimino, in Provincia di Viterbo, (nel bel bezzo della Tuscia), e mi sono diplomata al Liceo Artistico di Viterbo; Successivamente ho lavorato in un noto studio di pubblicità di Roma portando a termine numerosi lavori per l’atelier Gucci e non solo e, contemporaneamente, ho frequentato lo IED.
Ci descrivi l’iter produttivo?
Prima di tutto, per poter iniziare a dipingere, ho bisogno di alcune foto dei soggetti da ritrarre, cosa che può avvenire anche mediante invio WhatsApp. Dopodiché, procedo con il disegno sulla maglietta, non prima di aver creato un contatto simbolico con la persona da ritrarre che diventa la mia musa ispiratrice. Per finire c’è il confezionamento, tutto fatto a mano e quindi la spedizione, che viene effettuata in tutto il mondo.
Come funzionano gli ordini? Ti rivolgi ad un target in particolare?
Gli ordini sono prevalentemente online ed effettuabili tramite mio sito che va promosso e divulgato. Al momento,attraverso il passaparola dei miei clienti, nuove persone entrano in contatto con me ed i miei prodotti. No, il mio prodotto non ha un target definito.
Che ambizioni hai per il tuo brand? Progetti attuali e futuri?
Spero che nel futuro le persone si rendano conto di non aver bisogno di modelli a cui aspirare, essendo essi stessi opere d’arte.
Ho avuto la fortuna di indossare la tua mascherina, puoi descrivere al nostro lettore il tessuto e la creatività del prodotto?
Le mascherine sono in Q-skin, fibra di poliammide con ioni di argento inseriti per funzione batteriostatica. Io aggiungo poi il disegno delle bocche in quanto tratto che purtroppo viene nascosto dalle mascherine. Ognuno così è libero, come in un gioco, di scegliere e cambiare, a proprio piacimento, la bocca da indossare a seconda della situazione e dell’umore.
Quanto sta incidendo nella vostra produzione il Covid? C’è stato un incremento online di acquisti di mascherine o altro?
Sicuramente, per quanto riguarda le mascherine, il covid ha inciso molto sulla richiesta di esse, data la loro funzione preventiva. Le t-shirt, invece, sono state per alcuni un’evasione dalla realtà e una conferma del proprio essere.
Alessia come ti fai conoscere dal grande pubblico?
Mi faccio conoscere tramite il mio sito e il passaparola che, nonostante la tecnologia, rimane comunque un metodo molto efficace finché si è una piccola azienda artigianale. Poi ovviamente, quando l’azienda sarà più strutturata, mi affiderò a strategie di marketing.

Producete “collezioni” o siete stagionali?
Indubbiamente, trattandosi di magliette la richiesta è maggiore in primavera- estate, ma i miei clienti non disdegnano acquistare anche nei periodi invernali, come nelle principali festività, o come regali per i loro amici e i loro cari.
Io intanto mi sono divertita ad indossarla a Venezia ed in giro, compreso in una giornata di pioggia scrosciante… La tua mascherina mi mette di buon umore Alessia, grazie e complimenti!
Grazie a voi, a presto!