Jane Goodall e la tutela dei primati  

Jane Goodall e la tutela dei primati  

MONDO – Una vita passata a studiare gli scipanzè e a viverli nei loro habitat naturali. Ecco la storia di Jane Goodall, la naturalista inglese che ha aperto la strada a molte scienziate che sono venute dopo di lei.

Raggiunge un milione di seguaci su Instagram Jane Goodall, etologa e naturalista inglese,  classe 1934, che ha dedicato la sua vita alla salvaguardia dei primati.

Un processo di formazione che ha inizio dal suo viaggio in Tanzania, nella foresta di Gombe,  dove Jane ha l’occasione di apprendere da vicino le abitudini degli scimpanzé della zona e le  problematiche di una specie a rischio a causa della distruzione dell’habitat e del traffico  illegale.

Nel 1977 ha dato vita al Jane Goodall Institute, un’organizzazione che si dedica alla difesa  della biodiversità e dell’ambiente, connesso e non all’habitat degli scimpanzé, e al sostegno  delle comunità locali attraverso progetti di educazione e formazione.

LA SCOPERTA DI JANE GOODALL

Gli studi e le osservazioni della primatologa e del suo team hanno messo in luce come gli  scimpanzé siano in grado di sfruttare oggetti presenti in natura e utilizzarli come utensili:  pietre per rompere il guscio delle noci e ramoscelli per catturare le termiti di cui si nutrono.  Aspetti comportamentali ancora poco noti all’epoca, e alcuni anche insoliti, come quelli  emersi durante quella che è stata definita la “Guerra dei quattro anni” di Gombe, dal 1974 al  1978, uno scontro tra due comunità diverse di scimpanzé che hanno manifestato  atteggiamenti aggressivi e vendicativi, molto simili a quelli dell’uomo.

Una vita dedicata con passione alla conservazione di una specie in pericolo – in molte zone  dell’Africa, dal 1990, la popolazione di scimpanzé è diminuita dell’80% – e alla salvaguardia  di un territorio fragile, sostenendo pratiche che siano sostenibili per l’uomo e per l’ambiente.

LA STORIA DI JANE GOODALL IN UN DOCUMENTARIO IMPERDIBILE

Qualche settimana fa abbiamo stilato la nostra classifica dei migliori documentari di sempre. Tra questi non poteva mancare il bellissimo ritratto di Jane Goodall  realizzato da Brett Morgen per National Geographic.

Uscito nel 2017 e realizzato attraverso la rielaborazione di oltre 100 ore di filmati inediti e provenienti dagli archivi di National Geographic, il film offre un ritratto intimo e senza precedenti della Goodall, le cui ricerche sugli scimpanzè sfidarono le opinioni scientifiche di predominio maschile del suo tempo, rivoluzionando la comprensione del mondo naturale.

Testo di Lucrezia Corigliano

 

 

 

Autore MyWhere

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