Il Pagellone di Euro 2020: 10 e lode alla Danimarca, Uefa che figuraccia e gli inglesi…

Il Pagellone di Euro 2020: 10 e lode alla Danimarca, Uefa che figuraccia e gli inglesi…

EUROPA – Tutto è iniziato l’11 giugno, guarda caso a Roma, con l’Italia che dava il calcio d’inizio al primo Europeo itinerante della storia. Sempre la nostra nazionale, l’11 Luglio, ha portato a casa il trofeo contro l’Inghilterra a Wembley, salendo sul tetto d’Europa dopo ben 53 anni. A poche ore dalla conclusione (e dal trionfo azzurro), ecco il nostro pagellone Euro 2020. 

E’ stato un Europeo emozionante, calcisticamente certo, ma anche a livello umano, perché di momenti ne abbiamo vissuti tanti. Dalla paura per Eriksen che ha unito l’Europa, all’eliminazione shock della Francia, dal ritorno del pubblico allo stadio, fino ad arrivare, naturalmente, alla rinascita dell’Italia dalle ceneri del nefasto 2017. Detto questo, è arrivato il momento di stilare il pagellone Euro 2020.

Voto 1 alla Uefa

La Uefa, sia dal punto di vista organizzativo, che umano, avrebbe potuto gestire meglio, sia la questione Danimarca, non permettendo che si continuasse a giocare dopo il malore di Eriksen, sia per l’Europeo itinerante in se, dato che ci sono state squadre sempre in viaggio, altre più favorite negli spostamenti.

Voto 2 ai tifosi inglesi

Fischiare l’inno italiano, non certo per nazionalismo, insultare un proprio giocatore per la razza, anche se ha sbagliato il rigore decisivo; screzi con la polizia fuori dalla stadio, non offrono certo uno spettacolo decoroso.

Voto 3 alle critiche su Morata

Anche se non tutti pensano che sia un giocatore d’eccellenza, questo non giustifica gli insulti a livello personale e famigliare, ad opera di un pubblico di basso livello.

Voto 4 alla Francia e a Mbappé

Sarebbe dovuta essere la squadra favorita per la vittoria finale, grazie anche al suo giocatore più blasonato mediaticamente, ma il campo ha scritto un verdetto diverso:rigore decisivo sbagliato proprio dal giovane attaccante, perde agli ottavi contro un avversario di medio calibro come la Svizzera.

Voto 5 alle nobili decadute, vale a dire Germania,Olanda, Portogallo e Belgio

Solo leggendo i nomi, un brivido sarà percorso lungo la schiena degli avversari, ma il brivido lo hanno avuto loro, uscendo tutte agli ottavi tranne il Belgio, ma soprattutto non convincendo più di tanto nel loro gioco.

pagellone Euro 2020
Pagellone Euro 2020: quello di quest’anno è stato il primo Europeo itinerante della storia. I prossimi Europei si svolgeranno in Germania nel 2024.

Voto 6 all’Europeo di Immobile

Con solo due goal realizzati nelle prime partite, contro avversari sulla carta inferiori, dagli ottavi in poi non ha inciso come avrebbe dovuto fare. Il suo vero problema è che non è molto adatto a giocare come centravanti solitario, ha bisogno di una seconda punta come nella Lazio.

Voto 7 alle rivelazioni Danimarca e Repubblica Ceca nel segno di Damsgaard e Schick

In ogni torneo ci sono squadre e giocatori che sorprendono. Danimarca e Repubblica Ceca , unite ai loro beniamini, hanno assunto, in questo Europeo il ruolo di protagoniste inaspettate, uscendo rispettivamente in semifinale e quarti, proprio per mano dei danesi.

Voto 8 all’Inghilterra

Nonostante le agevolazioni del giocare tanto in casa, di poter usufruire di un tabellone agevolato, la squadra è arrivata comunque in finale, perdendola soltanto ai rigori.

Voto 9 all’Italia ed a Roberto Mancini

La nostra nazionale, con grinta e determinazione, è riuscita, dopo tantissimi anni, a salire sul tetto d’Europa. Cosa dire poi di un allenatore come Mancini, che ha preso un Italia demotivata, dopo l’eliminazione ai mondiali, facendone un gruppo solido e concreto. È proprio vero, che a volte a vincere non è la squadra più forte, bensì quella con l’allenatore più bravo.

Voto 10 e lode alla solidarietà del gruppo Danimarca

Questo sarebbe dovuto essere il voto dell’Italia, trionfatrice di questa competizione, ma d’altro canto, non si può non tener conto del grandioso spirito di gruppo dei danesi, di fronte al malore di Eriksen. Le lacrime dei compagni, la prontezza di Kjaer, il silenzio agghiacciante dello stadio, hanno fatto capire a tutti, che la vita e la solidarietà, vengono prima del gioco. Onore a loro!

Testo di Alessio Vinella

Autore MyWhere

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