La Mostra del Cinema di Venezia 2021 è italianissima

La Mostra del Cinema di Venezia 2021 è italianissima

ITALIA – Per la prima volta 5 italiani in gara a Lido. E’ record. Svelato nella conferenza stampa streaming il programma della kermesse lagunare: tutto pronto per la Mostra del Cinema di Venezia 2021.

Il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e il direttore artistico del Settore Cinema, Alberto Barbera, presentano la 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si terrà dal 1 all’11 Settembre 2021. È stato svelato, dunque, il programma della kermesse lagunare, con tante novità, ma tutto nel rispetto delle norme anti-Covid.

Durante la conferenza stampa, Cicutto ha ribadito, infatti, che “L’anno scorso siamo partiti poco o niente, siamo riusciti a fare la mostra in presenza con un protocollo che ha funzionato. Quest’anno speravamo in qualcosa di più rilassato, al momento non è così. Abbiamo i vaccini e avremo questo green pass, ma le restrizioni resteranno uguali. La capienza su 8000 posti sarà di 4000 posti. Le norme sono identiche all’anno scorso”. Quindi, la prenotazione e il green pass saranno necessari per la partecipazione alla mostra.

Tra le novità di quest’anno, annuncia Cicutto “Mostra del Cinema, Giornata degli Autori e Settimana della Critica, insieme, spingendo molto sul piano dell’autorialità, festeggeranno un autore italiano, Citto Maselli. Il 5 Settembre sarà, infatti, presentato il suo film, “Storia d’amore”, che valse la Coppa Volpi a Valeria Godino.”

Verranno presentati, quindi, film da tutto il mondo. “Pochissime le assenze, forse la Cina, che però è presente nei cortometraggi”, continua Barbera. A sorprenderlo, però, è stata la qualità artistica delle pellicole, senza dubbio più alta delle edizioni precedenti. “Come se la pandemia avesse stimolato la creatività di tutti. Sono ottimista sullo stato di salute del cinema italiano, nonostante le difficoltà dell’industria cinematografica”, ha aggiunto il direttore artistico.

La lista dei film in concorso è la seguente:

  • Madres Paralelas – Pedro Almodovar;
  • Mona Lisa and the blood moon – Ana Lily Amirpour;
  • Un autre monde – Stéphane Brizè;
  • The power of the dog – Jane Campion;
  • America Latina – Damiano e Fabio D’Innocenzo;
  • L’événement – Audrey Diwan;
  • Competencia oficial – Gastòn Duprat/Mariano Cohn;
  • Il buco – Michelangelo Frammartino;
  • Sundown – Michel Franco;
  • Illusions perdues – Xavier Giannoli;
  • The lost daughter – Maggie Gyllenhaal;
  • Spencer – Pablo Larraìn;
  • Freaks out – Gabriele Mainetti;
  • Qui rido io – Mario Martone;
  • On the job: the missing 8 – Erik Matti;
  • Zeby nie bylo sladow (Leave no traces) – Jan P. Matuszynski;
  • Captain Volkonogov escaped – Natasha Merkulova/Aleksey Chupov;
  • The card counter – Paul Schrader;
  • È stata la mano di Dio – Paolo Sorrentino;
  • Vidblysk (Reflection) – Valentyn Vasyanovych;
  • La caja – Lorenzo Vigas.

Dunque, in totale, i film presentati, contando anche le altre sezioni, sono 59, e la presenza dell’Italia è più forte rispetto agli anni precedenti. 5 i film italiani in concorso:

  • «È stata la mano di Dio» di Paolo Sorrentino;
  • «America Latina» dei fratelli D’Innocenzo;
  • «Il buco» di Michelangelo Frammartino;
  • «Freaks Out» di Gabriele Mainetti;
  • «Qui rido io» di Mario Martone.

Le registe donne, invece, sono cinque e non otto, come l’anno scorso. Questo, forse, sembrerebbe  l’unico passo indietro, ma ciò non è altro che la conseguenza del rallentamento produttivo, causato dalla pandemia. Le partecipanti sono:

  • La neozelandese Jane Campion con «The Power of the Dog»;
  • L’inglese Ana Lily Amirpour con «Mona Lisa and the Blood Moon»;
  • La francese Audrey Diwan con «L’événement»;
  • La russa Natasha Merkulova (insieme ad Aleksey Chupov) con «Captain Volkonogov Escaped»; L’americana Maggie Gyllenhaal con «The Lost Daughter», tratto dal romanzo di Elena Ferrante con Olivia Colman.

Mostra del Cinema di Venezia

“Grande ritorno degli americani”, sostiene Barbera “Warner Bros, Universal e Disney sono i major presenti”.

Nella sezione Orizzonti, invece, dedicata al cinema sperimentale e all’innovazione, ci sono:

  • Les Promesses – Thomas Kruithof;
  • Atlantide – Yuri Ancarani;
  • Miracol (Miracle) – Bogdan-George Apetri;
  • Pilgrimai (Pilgrims) – Laurynas Bareisa;
  • Il paradiso del pavone – Laura Bispuri;
  • Pu Bu (The Falls) – Chung Mong-Hong;
  • El hoyo en la cerca  – Joaquin Del Paso;
  • Amira – Mohamed Diab;
  • A plein temps – Eric Gravel;
  • Cenzorka (107 mothers) – Peter Kerekes;
  • Vera Andrron Detin (Vera dreams of the sea) – Kaltrina Kransiqi;
  • Bodeng Sar (White building) – Kavich Neang;
  • Wela (Anatomy of time) – Jakrawal Nilthamrong;
  • El otro Tom – Rodrigo Plà/Laura Santullo;
  • El gran movimiento – Kiro Russo;
  • Once upon a time in Calcutta – Aditya Vikram Sengupta;
  • Nosorih (Rhino) – Oleg Sentsov;
  • True things – Harry Wootuff;
  • Inu-Oh – Yuasa Masaaki.

Tra le proiezioni speciali: 

  • Le 7 giornate di Bergamo – Simona Ventura;
  • La Biennale di Venezia: il cinema al tempo del Covid – Andrea Segre.

Numerosi, però, anche i film fuori concorso:

  • Sad film – Vasil (pseudonimo);
  • Life of crime 1984-2000 – Jon Alpert;
  • Tranchées – Loup Bureau;
  • Viaggio nel crepuscolo – Augusto Contento;
  • Republic of silence – Diana El Jeiroudi;
  • Hallelujah: Leonard Cohen, a journey, a song – Daniel Geller/Dayna Goldfine;
  • Deandré#Deandré storia di un impiegato – Roberta Lena;
  • Django & Django – Luca Rea;
  • Ezio Bosso, le cose che restano – Giorgio Verdelli;
  • Il bambino nascosto – Roberto Andò;
  • Les choses humaines – Yvan Attal;
  • Ariaferma – Leonardo Di Costanzo;
  • Halloween kills – David Gordon Green;
  • La scuola cattolica – Stefano Mordini;
  • Old Henry – Potsy Poncirolu;
  • The last duel – Ridley Scott;
  • Dune – Denis Villeneuve;
  • Last night in Soho – Edgar Wright.

Molti di questi film sono lunghi e durano più di 3 ore, ma sicuro ne varranno la pena. Per scoprirne di più e soddisfare ogni curiosità, bisognerà aspettare settembre. Ma, nel frattempo, teniamoci pronti a “festeggiare la ripartenza del cinema”, come sostiene Barbera e a vivere quelle emozioni che solo una Mostra come la Biennale può regalarci.

Testo di Elena Calabrese

Redazione

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