Come arredare l’angolo smartworking

Come arredare l’angolo smartworking

ITALIA – Da due anni a questa parte, lo smartworking è entrato a far parte della vita di tantissime persone che, prima dei mesi che hanno aperto il 2020, non avevano mai accarezzato il pensiero di lavorare da casa.

Anche se può sembrare difficile per chi parte da zero, questo modo di approcciarsi al lavoro ha diversi vantaggi. Ecologico e perfetto per chi ha la necessità di conciliare alla perfezione gestione della professione e impegni familiari, è fonte di gioia quando si ama curare i dettagli estetici della casa.

Il focus su questo aspetto è sempre più al centro dell’attenzione. Come dimostrano i dati in continua crescita dell’e-commerce, l’home decor è tra i settori con i numeri migliori.

La cosa non deve sorprendere considerando l’appena citata esigenza di adattare gli spazi domestici allo smartworking. Come arredare l’angolo ad esso dedicato? Scopriamo assieme qualche consiglio nelle prossime righe di questo articolo.

Attenzione all’altezza della scrivania

L’estetica della scrivania è importante ma, nel momento in cui si deve arredare l’angolo smartworking e mirare al mantenimento della salute articolare nonostante le tante ore passate davanti allo schermo, bisogna tenere presenti anche altri aspetti, tra cui l’altezza.

La scrivania ideale deve permettere di tenere le spalle dritte e di avere il monitor posizionato esattamente di fronte al viso.

Madie e cassettoni? Sì, grazie!

Se si ha intenzione di dare un tocco di originalità alla zona smartworking, una buona idea può essere quella di includere madie e cassettoni. Questi elementi d’arredo, arrivati fino a noi dai contesti abitativi rurali, sono stati, nel corso dei decenni, rivisitati dai più grandi designer del mondo.

Non a caso, su shop.mohd.it i mobili di design firmati Molteni ricordano la possibilità di giocare con forme e colori, arrivano a creare degli elementi d’arredo originali e nel contempo pratici, capaci di lasciare a bocca aperta anche a decenni dal loro lancio sul mercato.

L’importanza dell’illuminazione

Anche chi non ha l’abitudine o la necessità di lavorare da casa sa bene che quando si fa smartworking è necessario studiare l’illuminazione dell’ambiente senza lasciare nulla al caso.

Questo significa posizionare sulla scrivania una lampada direzionabile, possibilmente con una luce non troppo calda.

Da non dimenticare è anche il valore della luce naturale! Nel momento in cui si sceglie la zona della casa dove allestire lo spazio smartworking, è consigliabile orientarsi verso aree ben esposte, possibilmente contraddistinte da finestre grandi.

Per quanto riguarda le tende, il non plus ultra prevede il fatto di sceglierle di tessuti leggeri e con colori chiari, dal bianco ottico fino al panna, per non parlare del fascino del beige.

La magia delle mensole

Pratiche e creative, oggettivamente irrinunciabili nella casa moderna. Di cosa stiamo parlando? Ovviamente delle mensole! Quando le si chiama in causa, si apre un capitolo dedicato a delle alleate preziose dell’area smartworking.

Appenderle al muro permette sì di risparmiare sulle dimensioni della libreria – il che, parliamoci chiaro, in molti casi si riflette in maniera positiva sulle pulizie, che durano molto di meno – ma non solo.

Non dimentichiamo che le mensole possono essere utilizzate anche per posizionare elementi decorativi, come per esempio piante o targhe con le frasi motivazionali che si amano di più (dettagli fantastici per personalizzare l’angolo di lavoro e per raccontare in maniera efficace di sé se si è liberi professionisti e si ricevono clienti a domicilio).

I colori delle pareti

Come muoversi invece per quanto riguarda i colori delle pareti? Premettendo il fatto che tutto dipende dai gusti della singola persona, è bene non dimenticare che colori come il rosso e il viola non sono il massimo in quanto non favoriscono concentrazione e relax mentale, aspetti  fondamentali per gestire bene le ore di smartworking, meno facili di quanto si possa pensare.

Jane Burden

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