Drive: un film a tinte fiabesche. Un cavaliere silenzioso, pieno di virtù, forte e fragile.

Drive: un film a tinte fiabesche. Un cavaliere silenzioso, pieno di virtù, forte e fragile.

MONDO – Nel 2011 usciva nelle sale americane questo piccolo capolavoro. Dieci anni fa nel mondo del Cinema approdava una storia da non perdere, per chi ama entrare dentro una vicenda e viverla in prima persona.

Drive. Un formidabile pilota d’auto senza nome vive in solitudine ad Hollywood. Sbarca il lunario alternando il lavoro di stuntman cinematografico con quello di meccanico in un’officina di periferia.

Per aiutare un amico si presta a fare da autista ad alcuni rapinatori durante i loro colpi. La sua freddezza ed i suoi silenzi fanno da cornice ad una vita tanto adrenalinica quanto monotona. Tutto cambia quando incontra Irene ed il suo bambino Benicio.

Amore, luci notturne, poche parole e molti sguardi, una coppia consapevole d’essere nata nel momento sbagliato, una favola americana che lascia l’amaro in bocca come capita nella vita reale.

DRIVE: RYAN GOSLING, CAREY MULLIGAN

Drive. Foto da ciackclub.it

Del filo narrativo di Drive non vogliamo aggiungere molto altro, ma riteniamo giusto porre l’accento sui due protagonisti. Due interpretazioni magistrali che aiutano lo spettatore a sentirsi un inquilino dello stesso palazzo dove vivono il pilota, Irene e suo figlio.

Ryan Gosling è un attore fantastico, con decine di pellicole alle spalle, fra cui il celebre La La Land: capolavori che lo hanno reso famoso ed apprezzato in tutto il mondo. In questo film però, dimostra di essere qualcosa di più di un bravo interprete. A mio modesto parere questo ruolo è cucito sulla sua pelle: è la sua interpretazione migliore di sempre.

Inizialmente questo film doveva essere diretto da Neil Marshall che aveva scelto come protagonista di Drive Hugh Jackman. Poi a causa di alcune incomprensioni con la produzione, la regia è passata a Nicolas Winding Refn e la parte del driver è stata affidata a Gosling.  Questa è la riprova che spesso le cose migliori nascono quasi per caso.

Anche l’affascinante Carey Mulligan ha un curriculum di tutto rispetto, partendo da Orgoglio e pregiudizio a Nemico pubblico, passando per A proposito di Davis. Però il copione di Drive le si addice come una fragola sopra la panna.

Ha l’età e la luce negli occhi adatte per essere Irene, una giovane donna con il marito in carcere che cerca di tirare su un bambino da sola. Ryan e Carey sono entrambi londinesi, bellissimi, nati per recitare insieme. Il pilota senza nome e Irene sono entrambi sensibili, di poche parole, con un passato difficile alle spalle ed un presente a caccia di aria pulita.

Il film è tratto dall’omonimo romanzo di James Sallis del 2005. Ne mantiene la stessa atmosfera anche grazie allo splendido feeling creatosi sul set fra i due attori principali.

LA COLONNA SONORA ELETTRONICA

Drive, foto da iconmagazine.it

Il film è stato girato interamente a Los Angeles, California. Molte azioni si svolgono di notte all’interno della città dalle mille luci. Le scene degli interni, in particolar modo quelle girate nel palazzo dove vivono i protagonisti, mostrano le stanze ristrette e cupe della periferia di una grande metropoli.

Proprio per questo, un certo tipo di musica fatta di sintetizzatori e manipolazioni di suoni reali, risulta perfetta per le sessioni di guida di Gosling. Il synth pop accompagna i momenti topici, nei quali il pilota combatte nemici che mettono a rischio la vita di Irene e Benicio.

L’intera colonna sonora è stata pubblicata dalla Lakeshore Records in concomitanza con l’uscita del film e comprende ben diciannove composizioni. Tra i musicisti coinvolti spicca il nome di Cliff Martinez, autore di quattordici brani.

Una mensione speciale però va agli Electric Youth, duo canadese composto da Bronwyn Griffin (voce) e Austin Garrick (sintetizzatore e batteria). Il loro singolo A Real Hero, è il pezzo che più rappresenta l’intera storia.

ALCUNE CURIOSITA’ SU DRIVE

Drive, foto da mbmusic.it

La pellicola ha vinto il Premio alla miglior regia al Festival di Cannes nel 2011, ha avuto tre candidature agli Oscar ed anche quella come migliro film straniero al David Di Donatello.

Nel film il pilota indossa una giacca con uno scorpione sulla schiena e la scelta non è casuale. Il libro cita la favola della rana e dello scorpione: di quanto sia importante avere una propria identità, riconoscersi in mezzo agli altri, mantenere la nostra diversità nonostante ci possa portare alla morte.

Gosling ad un certo punto recita in modo glaciale questa battuta:

Conosci la favola dello scorpione e della rana? Il tuo amico Nino non ce l’ha fatta ad attraversare il fiume.

Il regista Nicolas Winding Refn è un grande fan del film Cobra del 1986, dove Sylvester Stallone gira ogni scena con uno stuzzicadenti in bocca. Per questo motivo Ryan Gosling in varie scene ne tiene uno fra le labbra.

La battuta più intensa del film è stata girata con un solo ciak:

Posso parlarti? Non ci metterò molto. Devo andare in un posto e non penso che riuscirò a tornare. Volevo solo dirti che aver conosciuto te e Benicio è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata.

Bryan Cranston interpreta Shannon, l’amico anziano e maldestro del protagonista. Durante le riprese ha insistito per più di un’ora con il regista per modificare una battuta. Alla fine, però ha avuto ragione perché quella che ha pronunciato verso il pilota è diventata uno dei tormentoni per gli appassionati cinefili:

Conosco un sacco di uomini che se la fanno con donne sposate, ma tu sei l’unico che rapina un negozio per dare una mano al marito. Sei pazzo ragazzo!

DRIVE: UNA STORIA SENZA TEMPO

Ryan Gosling. Foto da iconmagazine.it

Apri il frigo e trovi una fetta di torta al cioccolato che pensavi d’aver mangiato la sera precedente. I romanzi di Sallis provocano questo genere d’emozione, aiutano lo stanco fisico umano a trovare pace, a godersi un momento di pace.

Capita spesso che un film sia la brutta copia di un buon libro; invece, in questo caso addirittura le immagini aggiungono qualcosa di speciale alla potenza dello scrittore.

Sin dai tempi dei classici l’eroe solitario ha suscitato interesse, curiosità verso il suo modo coraggioso ed intraprendente di approcciarsi alla vita. Anche in Drive l’uomo solo ha un cuore grande, è pieno di virtù che gelosamente nasconde.

Non naviga in mare aperto sconfiggendo mostri a quattro teste, non cavalca un destriero bianco impugnando una balestra, ma i lati nobili e altruisti del suo carattere non hanno un tempo, sono semplicemente indispensabili fra gli uomini senza paura. Guida un’auto che ripara con cura, usa sempre gli stessi guanti e lo stesso giubbotto come un’armatura dalla quale non si separa mai.

Come capita spesso anche ai poeti cortigiani, ama una donna che difficilmente potrà avere a suo fianco: nel migliore dei casi risulterà essere solo una musa ispiratrice. Chi conosce questo film rammenterà la scena dell’ascensore o quella del supermarket. In ogni caso avrà un ricordo romantico di quegli attori che sembrano davvero due giovani innamorati.

Chi non l’ha mai visto può comprare una buona bottiglia di vino, qualche dolcetto e godersi, da solo, la visione di questo capolavoro rinascimentale americano.

Francesco Danti

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