Tutti i segreti di Frank Sinatra. Misteri e follie di The Voice nell’anniversario della nascita

Tutti i segreti di Frank Sinatra. Misteri e follie di The Voice nell’anniversario della nascita

ACCADDE OGGI – Il 12 Dicembre di 106 anni fa nasceva la voce che avrebbe cambiato per sempre la storia della musica. In un’epoca in cui distinguersi non era affatto semplice, Frank Sinatra riesce ad emergere a tutto tondo, colorando la sua vita con azioni eclatanti e pure follie, raggiungendo le vette dell’immortalità e diventando, insostituibilmente, l’unico vero The Voice.

Con la sua voce piena di soul, Frank Sinatra riesce a costruirsi una carriera lunga 60 anni, ponendo su di sé un’aura alla quale ancora oggi risulta impossibile paragonarsi. Lui, un ragazzo del New Jersey, passò dal ruolo di idolo delle teenagers, a quello di attore di successo, per concludere con quello dell’intramontabile The Voice.

Ha avuto contatti con star di fama mondiale, ha vissuto pienamente la sua esistenza di uomo e di artista tale da renderla eclatante, eccitante, folle e, in particolar modo, ricca di misteri e leggende.

E’ giunto il momento, nel giorno dell’anniversario della sua nascita, di soddisfare ogni curiosità riguardante i misteri del grande The Voice, di cui non tutti sono a conoscenza.

LA NASCITA DI FRANK SINATRA. UNA TRACCIA INDELEBILE

Frank Sinatra. Foto da crossroads-it.org

Nato il 12 Dicembre 1915 a West Hollywood, Frank Sinatra rappresenta una vera e propria leggenda della musica. In Italia è maggiormente conosciuto con il soprannome di The Voice, ma nel corso della sua intensa vita è divenuto un’icona vivente per quanto riguarda il mondo in generale, non solo in quello della musica ma anche per quello del cinema.

Il suo fascino, il suo charme e la sua incredibile voce dalle note di surreale profondità lo hanno reso immortale. Ma veniamo al mistero riguardante la sua nascita: si dice che sua madre lo abbia partorito in cucina.

Si trattò di un parto molto difficile, durante il quale per estrarre il bambino si ricorse all’uso del forcipe. Per questa ragione, Frank Sinatra rimase segnato a vita, sul volto. E’ a questo che andrebbe quindi imputato il soprannome affibibatogli: Scarface. E’ proprio il caso di dirlo: la sua prima traccia la incise il giorno in cui venne al mondo.

MY WAY… TO DIE

Frank Sinatra. Foto da Radio Capital

Alcuni forse ricorderanno le difficoltà che Frank Sinatra aveva nell’elaborazione e nell’accettazione di rotture e cambiamenti. Nel corso della sua vita, infatti, il cantante tentò più volte il suicidio. Una volta a causa della disperazione per la rottura con Ava Gardner. Una seconda volta poiché il suo animo percepiva l’imminente declino della sua carriera e, con esso, il tramonto della sua stessa esistenza.

Tentò di trovare la morte utilizzando il gas, ma un suo amico gli salvò la vita. Incredibile ma vero, proprio come molte altre star dall’animo apparentemente più fragile di quello di Frank Sinatra, il grande The Voice mise a nudo le sue fragilità senza mezzi termini.

LE ACCUSE DI MAFIA

Frank Sinatra. Foto da coolturama.wordpress.com

Curiosa coincidenza con il suo look da american gangster, o meglio, da soul man di spessore, il nome di Frank Sinatra venne più volte affiancato a quello della mafia. Una piaga che nell’America dell’epoca, come per molti decenni a seguire, si ritagliava una grande fetta di attenzione da parte dell’opinione pubblica e una grande concentrazione di traffici illeciti.

The Voice venne accusato di collaborare con la mafia, ripetutamente, tanto da arrivare a supporre che quest’ultima lo avesse portato al successo. Si scomodò addirittura l’FBI: L. Edgar Hoover, uno dei più importnti capi dell’FBI, arrivò ad aprire un fascicolo su di lui, ma non un fascicolo qualunque: ben 2.403 pagine di rapporti. Che sia stato a ragion veduta? Che sia una delle tante e complesse vicende nelle quali è facile sospettare di un personaggio in vista? Le opinioni sono controverse e la risposta definitiva rimane avvolta nella nebbia.

FRANK SINATRA COME U PATRINU

Frank Sinatra. Foto da ISTOE’ Independente

Frank Sinatra, con il suo temperamento schietto e incline alla polemica, accusò apertamente Mario Puzo, scrittore e sceneggiatore de Il Padrino, di essersi deliberatamente ispirato – o, data la reazione, sarebbe meglio dire, di aver copiato – lui e il suo look per tratteggiare quello dei suoi personaggi.

Probabilmente, per noi resta difficile comprendere pienamente la particolarità del look e del portamento di Sinatra rispetto a quello dei suoi connazionali che in quegli anni popolavano le strade americane.

Siamo abituati a pensare a quel momento storico come, in generale, all’epoca dell’eleganza e a riconoscerla in quella emanata da Frank. Eppure, a quanto pare The Voice non sentiva di potersi omologare allo stile a lui contemporaneo. E noi, con estrema ammirazione per la sua persona, appoggiamo questa tesi.

Fatto sta che, negli anni Settanta, i due s’incontrarono e Sinatra gli gridò senza alcun problema che probabilmente avrebbe dovuto spezzargli le gambe.

WHISKY & CIGARETTES

Frank Sinatra. Foto da Radio Monte Carlo

Frank Sinatra amava bere Jack Daniel’s, tanto da essere sepolto, per volere dei suoi amici, assieme a una bottiglia di questo tipo di whisky e ad un pacchetto di sigarette. I vizi, a volte, sono i più fedeli compagni. Sono loro a condurci alla tomba, perciò, coerentemente, meritano che gli venga ceduto metà dello spazio.

FRANK SINATRA E L’ODIO PER STRANGERS IN THE NIGHT

Frank Sinatra. Foto da rsi.ch

Chi l’avrebbe mai detto? E’ una di quelle canzoni che, personalmente, ascolto almeno una volta alla settimana. Una di quelle canzoni con cui gli appassionati sognano di danzare un’intera notte assieme all’amore della vita, o, per rimanere in tema, assieme ad uno sconosciuto.

Eppure, Frank Sinatra detestava Strangers in the Night. E’ stata uno dei suoi più celebri successi, eppure lui la snobbava a tal punto da definirla una vera m***a, o ancora, una delle peggiori canzoni che avesse mai sentito.

In ogni caso, nella vita per avere successo si deve fare qualche compromesso e Frank Sinatra mise da parte la sua personale opinione sul brano per rispettare quella di milioni di fans. E così, continuò a cantarla.

SALSA AL GUSTO DI SINATRA

Frank Sinatra, Bettman archive. Foto da Musica Jazz

Nel 1990 una ricetta della mamma di Frank Sinatra ispirò la messa in commercio di una salsa per la pasta. Un’idea geniale, che avrebbe potuto lanciare la grandezza del personaggio di The Voice come marchio di fabbrica per un prodotto alimentare.

Effettivamente, una prospettiva e uno sguardo verso il business talmente trasversale da risultare parecchio moderno.

E invece, la salsa ebbe scarso successo. Anzi, fu un vero fiasco!

IL RAPIMENTO DEL FIGLIO DI FRANK SINATRA

Frank Sinatra agli Academy Awards nel 1955-©-Earl-LeafMichael-Ochs-ArchivesGetty-Images

La vita di Frank Sinatra è stata senza ombra di dubbio un mix di follia e di eventi insoliti. Nel 1963, suo figlio viene rapito. Il cantante riesce a parlare telefonicamente con i rapitori, ma durante la conversazione si accorge di non avere più in tasca monete a sufficienza per continuare ad utilizzare il telefono. Erano altri tempi.

Il figlio fu liberato dopo il pagamento di un riscatto, ma da quel momento in poi Frank Sinatra dichiarò di non muoversi più senza avere almeno dieci centesimi in tasca. Comprensibilissimo.

AMORI, PASSIONI, TRADIMENTI

Frank Sinatra e Ava Gardner Foto da Life and Style – Expansion

Frank era noto per essere un vero Don Giovanni. Ebbe moltissimi flirt, con moltissime donne celebri, fra cui, udite udite, persino la mitica Raffaella Carrà e Patty Pravo!

Negli anni Novanta, Kate Moss dichiarò che il bacio con Frank Sinatra era stato il migliore di tutta la sua vita.

A testimonianza del suo lifestyle, possiamo infine dire che Frank si sposò in totale quattro volte. La prima volta con Nancy Barbato, da cui ebbe tre figli (uno di loro vittima del famoso rapimento). La seconda volta con Ava Gardner, da cui divorziò dopo quattro anni a causa dei suoi innumerevoli tradimenti. Dopodiché, convolò a nozze con Mia Farrow e Barbara Blakely.

THE BEST IS YET TO COME…

Frank Sinatra. Foto da SWR

Il meglio deve ancora venire. Così cantava Frank Sinatra con tutta la sua forza, l’ultima forza che la vita gli stava dando. L’ultima canzone, quella che cantò durante la sua ultima esibizione live nel 1995, tre anni prima di morire, fu infatti The best is yet to come.

L’ultimo regalo del nostro The Voice, una sorta di monito e di legame indissolubile con la vita terrena e con il suo pubblico. La frase venne scritta infatti sulla sua lapide.

E così, la sua voce continua a riecheggiare per l’eternità. Perché qualsiasi cosa si possa dire su di lui, ogni volta che cantava era come la prima volta e, contemporaneamente, come se fosse per sempre.

Il meglio poteva e doveva sempre venire, il meglio era l’arricchimento emozionale, autentico e vero che The Voice sapeva aggiungere, in ogni esibizione, alle sue interpretazioni.

Grazie Frank…We’ve Got You Under Our Skin!

Michela Ludovici

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