Bizzarre e divertenti curiosità sul Carnevale che forse non conoscevamo

Bizzarre e divertenti curiosità sul Carnevale che forse non conoscevamo

MONDO – Carnevale, quel periodo pazzo e magico allo stesso tempo, in cui ogni anno ci prendiamo una settimana da dedicare a scherzi, dolci, maschere, colori, feste e trasformazioni nei personaggi più incredibili. Ma siamo proprio sicuri di sapere tutto su quest’antica celebrazione? Ecco qualche curiosità bizzarra e interessante, di cui probabilmente in pochi sono a conoscenza.

Il Carnevale 2022 è arrivato a bussare alle nostre porte. Festeggiamenti, sfilate di carri, maschere e iniziative in piazza saranno anche quest’anno notevolmente ridotti, per non dire annullati, a macchia di leopardo, in molte aree d’Italia. Ad ogni modo, gli amanti di questa nostra tradizione non mancheranno di trasformarsi, per uno o più giorni, in quel personaggio storico o di fantasia di cui avrebbero da sempre voluto vestire i panni, di lanciare coriandoli e comprare castagnole in pasticceria. Al divertimento di questa pazza settimana non si rinuncia mai, come non si dovrebbe rinunciare a scoprire tutte quelle curiosità sul Carnevale, che ci rapirebbero ancor di più la mente e il cuore. Eccone alcune!

NIENTE CARNE A CARNEVALE?

La prima curiosità sul Carnevale riguarda proprio il nome. Molte fonti sostengono la possibilità che l’origine di questo termine vada ricercata nella locuzione latina carnem levare, vale a dire eliminare la carne. Originariamente, infatti, con la parola Carnevale si identificava il banchetto del Martedì Grasso, l’ultimo giorno che precedeva l’inizio del periodo di digiuno tipico della Quaresima. Sarà davvero così? Dobbiamo, in fin dei conti, dare credito alle fonti più attendibili.

CORIANDOLO E CORIANDOLI

I bambini li amano, gli adulti odiano doverli spazzar via sino al Carnevale successivo, tuttavia non possiamo negarlo: i coriandoli sono un pò il simbolo di questa festa. Senza di loro, colore, divertimento e vitalità ne risentirebbero enormemente. Se proprio vogliamo parlare di curiosità sul Carnevale, ci chiediamo, quindi: da dove derivano i coriandoli? Com’erano fatti anticamente? E’ molto semplice: originariamente, i coriandoli erano nientemeno che semi di coriandolo, che venivano immersi nel gesso e successivamente essiccati. Infine, gettati dalla cima dei carri in maschera, oppure dai balconi! E oggi possiamo dirlo a gran voce: che Carnevale sarebbe senza coriandoli?

IL CAPOSTIPITE DI TUTTI I CARNEVALI D’ITALIA 

Castagnole, ciambelline, anice, bombe fritte e chi più ne ha più ne metta, trovano la terra promessa nelle atmosfere marchigiane. Ebbene sì, di Carnevali ce ne sono tanti, tantissimi, volti a colorare ogni angolo della terra nello stesso periodo dell’anno, in modi differenti e con manifestazioni culturali infinitamente variegate. Ma il nonno di tutti i Carnevali italiani è uno soltanto: parliamo del Carnevale di Fano, che quest’anno compie ben 675 anni. Le prime testimonianze riguardanti le celebrazioni carnevalesche risalgono infatti al 1347. Non ve l’aspettavate, vero? Un Carnevale anziano, ma mai in pensione. 675 anni e non sentirli!

IL CARNEVALE PIU’ LUNGO CHE CI SIA

C’è un luogo, in Italia, dove il Carnevale potrebbe durare all’infinito. Effettivamente, accade più o meno così. Si tratta del Carnevale di Putignano: il Carnevale più lungo che ci sia! Quest’anno compie 628 anni, fra incertezze e restrizioni, ma non perde di certo il suo smalto. La curiosità sul Carnevale che in pochi conoscono riguarda la sua durata: in questa cittadina della provincia di Bari si festeggia uno dei Carnevali più lunghi del mondo. Ogni anno, la festa si apre il 26 Dicembre, quando ancora siamo lì ad ingurgitare l’ultima fetta di panettone, per proseguire poi fino al Martedì Grasso! Che meraviglia. Quando la gioia di vivere una tradizione culturalmente così vasta prende il sopravvento su tutto il resto, la bellezza della convivialità diventa un modus vivendi.

PERCHE’ IL MARTEDÌ E’ GRASSO?

Il Martedì Grasso ci lascia sempre un pò di malinconia nel cuore, poiché è per antonomasia l’ultimo giorno del Carnevale. Magari non ci siamo mai domandati il motivo per cui gli viene affibiato l’aggettivo grasso. O magari l’abbiamo ingenuamente imputato alla forma fisica nuovamente perduta dopo le scorpacciate di frappe e castagnole fritte fatte nei giorni precedenti. Ma da dove prende realmente questo appellativo? Trattandosi dell’ultimo giorno prima dell’inizio della Quaresima, che inizia con il mercoledì delle ceneri, in origine il giorno prima le famiglie ne approfittavano per finire tutte le scorte dei cibi più buoni banditi prima di Pasqua. Esiste, quindi, il filo conduttore con il consumo di cibo!

GROSSO GRASSO MATRIMONIO GRECO 

Di cose bizzarre ne esistono tante al mondo, questo è sicuro. Ma ce n’è una, di curiosità divertente sul Carnevale, che forse le supera davvero tutte e trova i natali in Grecia. Il Carnevale di Atene è infatti uno dei più curiosi al mondo: secondo la tradizione, i giovani del posto organizzano delle finte sfilate nunziali, con tanto di sposi e invitati. Fra di loro, ce ne sono due che forse non inviteremmo al nostro matrimonio: il diavolo e…un uomo di cenere! Ma perché? L’uomo di cenere deve difendere il corteo da possibili imbucati e lo fa gettando sugli intrusi mucchi di cenere. Vanno bene Rio, Venezia e Viareggio. Ma per un carnevale davvero sui generis, forse bisognerebbe acquistare subito un biglietto aereo per Atene!

SIGNOR VESCOVO, LEI E’ IN RITARDO

A Milano e nell’area circostante fa fede il Calendario Ambrosiano, secondo il quale la Quaresima inizia il mercoledì e il Carnevale termina il sabato grasso. Scommettiamo che in pochissimi conoscono il motivo? Questa sì che è una curiosità sul Carnevale in grado di strappare un sorriso. Sembra sia stata tutta colpa del vescovo Sant’Ambrogio e di un ritardo sulla tabella di marcia. La leggenda narra ch’egli tardò a rientrare da un pellegrinaggio che stava svolgendo in quel periodo. Per questo motivo i milanesi, nell’attesa, decisero di prolungare i festeggiamenti fino alla domenica. Come biasimarli? Quando il gatto non c’è, i topi ballano.

UN MONDO DI CARTAPESTA

Almeno una volta nella vita, durante la sfilata dei carri di Carnevale, siamo rimasti senza parole: come può, una costruzione fatta di cartapesta, essere così realistica, abnorme di dimensioni e in grado di attivare dei movimenti? C’è una graziosa curiosità che riguarda l’origine della cartapesta. Materiale cardine per la creazione dei carri di Carnevale, la cartapesta nasce nel 1925 per mano del maestro Antonio D’Ariano. Egli decise, infatti, di prendere la creta e ricoprirla con del gesso, per ottenere uno stampo al negativo della figura originale, su cui poi applicare strati e strati di carta. Sembra una banalità, ma in tale maniera le figure in carta ottenute diventavano identiche all’originale e oltretutto pesano molto poco. Un materiale ottimale per costruire i carri di Carnevale!

IL CARNEVALE DELLE DONNE

A Colonia, il Carnevale si tinge di rosa: qui viene celebrato quello che è senza dubbio il Carnevale delle donne per eccellenza. Secondo lo Strassencarneval, la città per un pò diventa di dominio femminile e le donne, che prendono il potere assoluto, possono permettersi qualsiasi libertà nei confronti degli uomini. D’altra parte si sa, a Carnevale ogni scherzo vale!

IL CARNEVALE DI VIAREGGIO E’ PURA STORIA

Cosa sarebbe il Carnevale senza la città di Viareggio? Luogo di tradizioni, culture, divertimenti attesissimi ogni anno. Ma qual è l’origine di questo antico Carnevale, di cui vi abbiamo parlato in maniera più approfondita in un nostro articolo? Nel lontano 1873, dei borghesi molto ricchi iniziarono una sentita protesta contro l’elevata pressione fiscale. Ma lo fecero mascherandosi e organizzando una parata dove abbondavano carrozze e travestimenti, in modo da esorcizzare i problemi della società cittadina. Qualche anno dopo, in memoria di questo avvenimento, iniziarono ad essere costruiti i primi carri da sfilata allegorica, che avrebbero contribuito ad eleggere Viareggio a regina del Carnevale. Quando si dice che alcune tradizioni sono scritte nel Dna di un popolo!

VENEZIA E I SUOI SIMBOLI UNICI AL MONDO

Impossibile non parlare di sua maestà il Carnevale di Venezia, tra il Volo dell’Angelo e della Colombina. Noto in tutto il globo, il Carnevale di questa magica città è una tradizione senza tempo, alla quale genti da ogni dove sognano di poter assistere e partecipare, fra danze e divertimenti. Ma qual è il suo simbolo? Le maschere? La commedia dell’Arte? No. E’ il tradizionale Volo dell’Angelo: un appuntamento dalle curiose origini. A fornire lo spunto ideale fu un giovane acrobata turco, che, durante un’edizione del Carnevale di metà ‘500, riuscì ad arrivare sul campanile di San Marco semplicemente camminando su una corda tesa. A pensarci, vengono i brividi! In seguito, venne sostituito per sicurezza dalla Colombina e dal 2001 il Volo dell’Angelo è tornato a far battere i cuori. Protagonista della discesa è sempre una donna, generalmente del mondo dello spettacolo o dello sport italiano.

Il Covid ci ha privati della possibilità di vivere tutti insieme questa magica festa della bellezza, dell’arte e della creatività. Ma non ci ha mai tolto l’affetto per il nostro amato Carnevale!

Michela Ludovici

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