Giuseppe Penone. L’incontro tra gesto e materia 

Giuseppe Penone. L’incontro tra gesto e materia 

ITALIA – Giuseppe Penone e l’impronta delle mani dell’artista. Tra arte e funzioni private le sue sculture primeggiano nelle stanze storiche del Cardinale Ferdinando de’ Medici. Qui Giuseppe Penone con le sue installazioni mette in discussione il materiale e il concetto di scultura. Avrete modo di ammirarle a Villa Medici, nel cuore di Roma, fino al 27 febbraio 2022.

E’ passato un po’ di tempo da quando andai a visitare la mostra Matrice nel Palazzo della Civiltà, di Giuseppe Penone, appena divenuto al tempo Palazzo Fendi in quanto sede della Maison. La mostra di Penone mi colpì molto, ragion per cui l’ho continuato a seguire negli anni. Sicuramente la costruzione razionalista, i grandi spazi dalle immense finestre che inondavano di luce le sue sculture naturali ti coinvolgeva in un’atmosfera astratta e soffusa.

VILLA MEDICI COME LOCATION DEL PROGETTO

Sappiamo infatti che le location rendono ancora più suggestive le sue opere. Ed il ritorno di Giuseppe Penone a Villa Medici con un progetto ideato appositamente per le stanze storiche del cardinale Ferdinando de’ Medici (dove mancava dalla grande mostra personale organizzata nel 2008 da Richard Peduzzi) ne è la dimostrazione.

Qui, all’Accademia di Francia, nota come Villa Medici, la location enfatizza le opere esposte. Nella villa del XVI secolo, circondata da un parco di sette ettari e situata sulla collina del Pincio, l’artista presenta quattro opere emblematiche della propria poetica: Vaso (1986) in ceramica e gesso, Il vuoto del vaso (2005) in terracotta bianca e radiografie, e Avvolgere la terra – vaso (2005) in terracotta bianca e gesso, il video Ephemeris (2016) e cinque sculture in terracotta e bronzo dal titolo Terra su terra – bacile (2005).

Giuseppe Penone a Villa Medici MyWhere
Art Club di Giuseppe Penone a Villa Medici © Daniele Molajoli

Mentre l’esposizione del 2008 era presentata negli spazi più emblematici e maestosi di Villa Medici, l’artista occupa questa volta un luogo dal carattere più intimo: le stanze private del Cardinale Ferdinando de’ Medici (la stanza degli Elementi, la stanza delle Muse, la stanza degli Amori di Giove).

IL CONCETTO DI ARTE E MATERIA DI GIUSEPPE PENONE

Per questo progetto, Giuseppe Penone cerca di mettere in valore la singolarità degli spazi presentando tre opere che mettono in discussione il materiale e il concetto di scultura. Ne è un esempio l’opera Vaso, composta di una ciotola di ceramica che ospita un vaso di gesso la cui silhouette destrutturata porta l’impronta delle mani dell’artista, facendo eco alle funzioni private, quasi domestiche, del luogo che lo ospita.

L’impronta dell’artista si trova anche nell’opera Il vuoto del vaso, una composizione formata da un vaso incorniciato da tre radiografie di mani, che gioca sulla materialità delle forme e sulla loro percezione visiva.

Infine, l’incontro tra gesto e materia si ritrova nella terza opera, Avvolgere la terra – vaso (2005), realizzata in terracotta, sintesi di una forma universale che sottolinea il complesso legame tra uomo e natura. La terracotta è il materiale di cui è composto anche il vaso al centro del video Ephemeris, appartenente all’omonimo ciclo del 2016, come pure dei bacili sorretti da basi di bronzo ispirate, anch’esse, a elementi vegetali nella serie Terra su terra – bacile (2005).

CHI E’ L’ARTISTA: GIUSEPPE PENONE

Giuseppe Penone è nato nel 1947 a Garessio (Piemonte); vive e lavora a Torino. Nel 1968 inizia l’attività espositiva ed entra a far parte del gruppo di artisti dell’Arte Povera. Nelle sue sculture e installazioni il processo di attuazione è parte integrante dell’opera. E sono le azioni compiute dall’artista in rapporto dialettico con quelle naturali che danno forma a una materia, di volta in volta diversa, svelandone l’aspetto fantastico.

L’albero, che Penone considera l’idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura, è un elemento centrale nel suo lavoro. Nel 2007 rappresenta l’Italia alla 52a Biennale di Venezia; nel 2013, espone le sue sculture monumentali nei giardini del Reggia di Versailles. L’artista ha presentato diverse mostre personali, in particolare al Centre Pompidou (Parigi, 2004), al Rijksmuseum (Amsterdam, 2016) e alla Biblioteca nazionale di Francia (Parigi, 2021).

IL CURATORE: PIER PAOLO PANCOTTO

 

Pier Paolo Pancotto è curatore dal 2016 del programma espositivo Art Club a Villa Medici. Inoltre, ha curato il ciclo di mostre Fortezzuola, al Museo Pietro Canonica di Roma nel 2016-2018; oltre che progetti espositivi al Palais de Tokyo di Parigi; Estorick collection of Modern Italian Art, Londra; Galleria nazionale d’arte, Tirana; Lateral Art Space, Cluj; Galleria nazionale d’arte moderna, Roma; Museo H. C. Andersen, Roma; Museo Carlo Bilotti, Roma; Nomas Foundation, Roma; Casa Scatturin, Venezia; La Fondazione, Roma. Ancora, vi sono tra le sue pubblicazioni: Artiste a Roma nella prima metà del ‘900 (2006). Arte contemporanea: dal minimalismo alle ultime tendenze (2010). Arte contemporanea. Il nuovo millennio (2013).

Iniziata nel 2016 sotto la direzione curatoriale di Pier Paolo Pancotto, la serie Art Club presenta a Villa Medici il lavoro di artisti contemporanei internazionali, in uno spirito di apertura alle più svariate forme di creazione. Tra gli artisti esposti di recente: Mircea Cantor, Namsal Siedlecki, Achraf Touloub, Arcangelo Sassolino, Julius von Bismarck, Marinella Senatore, Lili Reynaud-Dewar, Cyprien Gaillard…

INFORMAZIONI PRATICHE

Giuseppe Penone a Villa Medici

17 dicembre 2021 – 27 febbraio 2022

Art Club #34
Curatore: Pier Paolo Pancotto

Il Progetto è presentato con il sostegno della Galleria GAGOSIAN.

Le opere di Giuseppe Penone sono integrate al percorso delle visite guidate di Villa Medici. In tal modo, prongono un dialogo fra patrimonio e contemporaneità. Visite guidate in francese, italiano e inglese tutti i giorni escluso il martedì. Per maggiori informazioni sugli orari e le tariffe consultare il sito web.

Fabiola Cinque

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