La vita cambia, è il nuovo romanzo di Marcella Spinozzi Tarducci

La vita cambia, è il nuovo romanzo di Marcella Spinozzi Tarducci

ITALIA – La vita cambia è il quinto romanzo della scrittrice umbra Marcella Spinozzi Tarducci, edito nel 2021 da Bonfirraro editore. L’abbiamo intervistata nuovamente, non solo perché dal 2016 è “cambiato il mondo”, ma perché il romanzo attuale è stato scritto al tempo del Covid-19, quindi ancor più legato al contemporaneo. Vi racconto, attraverso il nostro incontro, perché questo libro é in grado di emozionare e far riflettere.

TRAMA di LA VITA CAMBIA

In un’Italia colpita da una feroce e dilagante pandemia, causata dal virus SARS-CoV-2, ogni famiglia, ogni singola persona si è trovata costretta a cambiare la propria vita e le proprie abitudini.

Così è stato anche per due amiche, Caterina e Silvia. Vivono a Firenze e il Covid-19 finirà per sconvolgere le loro vite e quelle di coloro che le circondano, in un turbinio di eventi incontrollabili dettati dall’amore, dall’odio e dalla paura di ciascun personaggio di questo romanzo.
La prima, Caterina, è più piccola e immatura. Non sa cosa vuole dalla vita ma, soprattutto, non sa cosa vuole da sé stessa. Ama Stefano, famoso avvocato fiorentino più anziano di lei. Anzi, no. Ama Filippo. Anzi, no. Cosa desidera realmente?

Silvia, invece, è intrappolata nel matrimonio con Marco. Madre di due bambini che ama in modo incondizionato. Ma dell’amore di Marco può fidarsi?
Sarà un breve viaggio che decidono di fare insieme, finito il tanto odiato lockdown, a mettere a dura prova la loro amicizia. Qui inizia nuovamente il loro percorso di vita, che le porterà a prendere coscienza di quello che veramente desiderano e di ciò che davvero sono. Dovranno fare i conti con le famiglie e con la morte, fino a capire che in fondo sono diverse e dovranno percorrere strade in grado di portarle a un’esistenza più autentica. Una rinascita del loro Io.

RECENSIONE

La vita cambia non è solo la storia di due donne, Caterina e Silvia. È la storia di Stefano, famoso avvocato e compagno di Caterina. La storia di Marco, marito fedifrago di Silvia.
È quella di Carla, madre di Marco che si ammala di Covid. Di Adele, Filippo, Luisa. È la mia e la vostra storia. Di tutte quelle persone che si sono dovute adattare, che hanno dovuto prendere in mano la propria vita e rivoltarla.

È un romanzo ben scritto, scorrevole e con dovizia di particolari. Da leggere tutto d’un fiato.
Ti sa trascinare nelle vite dei protagonisti e dei comprimari silenziosamente, così da osservarli da vicino senza disturbare. Vivere le loro angosce, le storie d’amore e la morte, sempre presente. Mentre leggevo, ero seduto nella casa di Stefano o nello studio di Marco, camminavo sui Lungarni o nel parco delle Cascine.

Poi, ogni personaggio è ben delineato e sa inserirsi alla perfezione in qualsiasi contesto. Finiamo per aver compassione per l’uno o per l’altro, pietà quasi. E i dolori che pervadono ognuno di loro li sentiamo nostri, così come le loro storie.
Alcuni eventi passano forse troppo veloci sotto gli occhi del lettore, ma l’autrice, credo, preferisce porre l’accento non tanto sulle caratteristiche di un evento ma sugli effetti di questo nelle vite dei personaggi.
E questo è ben chiaro già dalla menzione del Coronavirus. L’autrice non si sofferma troppo sulla pandemia in quanto tale, ma parte da questa per farci capire cos’ha significato (e significherà) per tutti i protagonisti. Perché sì, la vita cambia.

La pandemia che aveva invaso tutto il mondo le aveva fatto capire che la vita è fragile e per questo preziosa, che la posizione sociale, il benessere economico, tutte le cose delle quali fino ad allora era andata in cerca non avevano più alcun valore. – Marcella Spinozzi Tarducci, La vita cambia.

La vita cambia

INTERVISTA A MARCELLA SPINOZZI TARDUCCI

Buongiorno Marcella, sperando di poterle dare del tu, ti vorrei ringraziare per la disponibilità nel rispondere a qualche mia domanda sulla tua ultima opera, La vita cambia della Bonfirraro editore.

Eccoci qua. Prima di arrivare a parlare del romanzo, racconta ai lettori di MyWhere chi è Marcella.

Marcella è una donna che ha vissuto una vita piena di cambiamenti, un’insegnante che ha capito il valore della cultura e della poesia, che ha sofferto ma ha anche profondamente gioito.

Sullo sfondo (che tanto sfondo non è) delle vicende che accompagnano Caterina e Silvia c’è una pandemia con la quale ormai conviviamo da tanto, troppo tempo. Com’è nata l’dea alla base del romanzo?

Dalla consapevolezza della gravità di questi accadimenti e dell’urgenza di denunciarli perché non rimangano solo notizie di cronaca e se ne comprenda il dolore che provocano. Descriverli in una storia è scavare nell’animo umano e capirne meglio le conseguenze..

Siamo a Firenze. Ho davanti agli occhi le Cascine, i Lungarni, l’Arno, via Tornabuoni. Perché questa bellissima città?

Perché è la mia città ed è proprio qui che ho potuto constatare la trasformazione avvenuta in questo periodo, le strade deserte, i bei monumenti ridotti a immagini quasi spettrali. Quasi una visione apocalittica che mi ha colpito profondamente.

Quanto c’è di Marcella nei personaggi? Per esempio, a un certo punto Caterina s’iscrive a Lingue straniere, proprio come te…

In ogni storia c’è sempre qualcosa dell’autore, non a caso i protagonisti principali dei miei romanzi sono donne: Lilian in “La scelta di Lilian”. Emma e Lucia in “Solitudini parallele”, Marcella in “Sono ancora io”… come anche nei numerosi racconti. Pensando a questo mi viene fatto di riflettere che dalle mie opere emerge forse la constatazione che la donna ha una maggiore capacità rispetto all’uomo di adattarsi alle situazioni di dolore e di pericolo, una maggiore determinazione nelle situazioni di difficoltà. Non me ne vogliano gli uomini.

Vorrei farti una domanda più personale. Come hai vissuto il periodo del lockdown e della pandemia? Quanto è cambiata la tua vita?

È ovviamente cambiata molto, specialmente nei periodi di lockdown, per le restrizioni imposte, come del resto a ognuno di noi, ma dentro di me sono rimasta la stessa e non ho perso il coraggio di affrontare le difficoltà incontrate. Un po’ perché la mia età mi mette paradossalmente al riparo dalla paura della morte che sento comunque approssimarsi, un po’ perché ho conosciuto tempi persino peggiori di questo, ho conosciuto la guerra con le bombe, le privazioni inevitabili e però anche il coraggio di ricominciare.

Non dirò niente del finale. Ma adesso, a romanzo concluso e pubblicato, come ti immagini le vite di Caterina e Silvia?

Senz’altro diverse, Caterina avrebbe vissuto la sua bella inutile vita ma non sarebbe stata felice, Silvia non avrebbe avuto il ricordo, senz’altro indelebile, di ciò di cui era stata testimone. Lei sarebbe invece stata più felice.

Non sei certo una scrittrice esordiente, e come dicevo ti avevamo intervistato nel 2016 in occasione di un Premio Letterario. Immagino che a breve potremmo leggere altro dalla tua penna. Se sì, daresti ai lettori di MyWhere un piccolo anticipo?

Sto scrivendo “Racconti da Spiaggia 2”, un libro di racconti che nella edizione 1 ha avuto uno straordinario successo. E poi progetti non finiscono qui…

Marcella, io ti ringrazio immensamente per la tua disponibilità e per condiviso con me e tutti i nostri lettori qualcosa di nuovo su di te e sul tuo nuovo romanzo, La vita cambia. Ti attendiamo allora con la tua nuova edizione di Racconti.

Vorrei ringraziare ancora una volta Bonfirraro editore per la copia di questo libro e per la grande disponibilità. Sempre relativo alla medesima casa editrice ho recensito La maledizione di Dante, di Giancarlo Guerreri.

Per acquistarlo:

Amazon

Bonfirraro

Francesco Frosini

Leave a Reply

Your email address will not be published.