ROMA – Ancora pochi giorni per godere della mostra dedicata all’artista americano Bill Viola – New York, 1951 -, pioniere e maestro della videoarte. Ospitata da Palazzo Bonaparte, primo spazio Generali Valore Cultura in partnership con Arthemisia, che torna ad aprire il suo portone verde su Piazza Venezia dopo due anni dalla chiusura forzata causa pandemia.
All’inaugurazione il Presidente del Gruppo Arthemisia dichiarava:
Ripartire oggi è ancora più importante. in questi mesi abbiamo sentito sempre di più l’esigenza di riportare la bellezza nella vita delle persone. Data la riapertura così eccezionale abbiamo deciso di presentare un programma iconico con tre artisti, ognuno dei quali è il simbolo della propria disciplina. Oggi partiamo con Bill Viola, a cui seguirà la mostra dell’artista Jago e, in autunno, l’icona delle icone, Vincent Van Gogh.
BILL VIOLA TORNA CON ICONS OF LIGHT
Icons of Light – questo il titolo della mostra in calendario dal 5 Marzo – presenta dieci installazioni scelte per rappresentare l’intera carriera di Bill Viola, che da 40 anni sperimenta attraverso le tecnologie video un delicato dialogo tra opposti: vita e morte, Oriente e Occidente, passato e presente protagonisti di un continuo confronto. Un viaggio spirituale che corre sul filo del mezzo tecnologico.
Su consiglio del giovane curatore Valentino Catricalà, abbandoniamo la fretta ed evitiamo di guardare l’orologio. Le opere di Bill Viola hanno necessità di essere osservate con concentrazione e attraverso una lenta contemplazione. Cercando quindi di entrare nel tempo di Bill Viola, guardando e non osservando. Il buio delle sale, le immagini ed i suoni conducono il visitatore dalla metafora della nascita e della creazione nella prima sala The Reflecting Pool alla rappresentazione del viaggio di una vita Ancestors, fino all’incessante migrare dell’umanità Study for The Path.
I passi successivi portano ad interrogarsi davanti ad uno studio sulla perdita e sul dolore nelle sue molteplici espressioni personali Observance. Due pannelli, uno d’argento e uno d’oro, catturano l’attenzione. Si tratta di un lavoro poco conosciuto di Viola, riflette nelle proiezioni in bianco e nero le emozioni di due persone legate da una relazione e al tempo stesso separate dalle cornici entro cui sono racchiuse Unspoken – Silver & Gold. Entrambi i lavori fanno parte della serie Passions, opere che ritraggono le emozioni in estremo slow motion, incarnando l’umanesimo dei dipinti rinascimentali.
Alla fine degli anni Ottanta Viola si trova di fronte a un grande periodo di crisi creativa. Una crisi personale che sfocia in un nuovo percorso che non si stacca da quello precedente, ma lo continua, lo rielabora e lo prosegue su altri binari. È qui che Viola piano piano inizia a pensare a una nuova composizione dell’immagine attraverso la costruzione di vere e proprie scene, quasi cinematografiche, ispirate alla tradizione storica artistica occidentale.
L’ARTE DALLA CRISI
Da questa crisi nasce The Greeting, una videoinstallazione che risente dell’influenza formale del dipinto manierista La Visitazione di Pontormo. La durata di un evento che si svolge nell’arco di 45 secondi viene estesa a 10 minuti e oltre.
Il tempo si fa malleabile nelle mani di Bill Viola: ogni dettaglio del movimento e dell’espressione del viso e del corpo è visibile e un momento diventa un’eternità.
Il viaggio introspettivo approda in un mondo sottomarino, un luogo sospeso tra la morte e la vita, dove s’inizierà a capire e a pensare alla natura ciclica dell’esistenza attraverso Ascension, diventerà ancora più evidente in Three Women, in cui la transizione da una forma all’altra impone l’attraversamento di una soglia acquatica. L’attenzione verrà poi nuovamente catturata da Gleb, Madisone Sharon, in figure subacquee che non aprono gli occhi, non prendono fiato, fluttuano placide, sospese nel tempo.
L’ultima – bellissima sala – rende visibili le prove di coloro che sopportano gli elementi devastanti della natura e che finalmente sperimentano una serena accettazione della propria morte in Earth Martyr Air Martyr, Fire Martyre Water Martyr.
Con il favore dell’oscurità che avvolge le sale, le immagini mediate e rallentate proiettano lo spettatore in un mondo alternativo, molto diverso da quello che hanno lasciato all’ingresso. Viola lavora con l’esperienza del tempo trasformandola in qualcosa di tangibile, rendendo l’essenza visibile. Guardando e non osservando, riusciamo a farci contaminare e a contaminare l’opera stessa di Viola, diventando spettatori attivi e non passivi.
Se volete vedere altre esposizioni del video artist americano Bill Viola ecco un altro articolo a lui dedicato per la mostra a Londra, Royal Academy of Arts Bill Viola/Michelangelo Life Death Rebirth
INFORMAZIONI UTILI SULLA MOSTRA DI BILL VIOLA
INFO MOSTRA:
Bill Viola
Icons of Light
Palazzo Bonaparte
Piazza Venezia, 5 – Roma.
Dal 05 Marzo al 26 Giugno 2022.
Orario apertura: dal lunedì al venerdì 9.00 – 19.00 sabato e domenica 9.00 – 21.00.
La biglietteria chiude un’ora prima.
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