Una Giornata particolare a Paso Robles

Una Giornata particolare a Paso Robles

CALIFORNIA – Atto terzo: Una Giornata particolare. Paso Robles ed il real californian wine. Il nostro tour attraverso la California nella regione di Paso Robles alla scoperta delle Cantine più genuine ed accoglienti e dei vini più gustosi. Durante l’Harvest Time potrete ritrovare origini e tradizioni italiane alla Winery Giornata.

una giornata particolareQui abbiamo vissuto “Una Giornata particolare”, e non mi riferisco solo al film del 1977 diretto da Ettore Scola, dove la “scoperta”, la conoscenza e la sensualità italiana trovava nelle interpretazioni magistrali di Marcello Mastroianni (che gli valse la candidatura al Premio Oscar) e nella bellezza di Sofia Loren, la massima espressione. Ma ad una Giornata dal gusto particolare, fatto di semplicità e professionalità, per scoprire nel dialogo con un produttore di vino quanta conoscenza, rispetto e passione, prova nella cultura enologica italiana.

Qui tutto è “particolare” dall’accoglienza in poi. La cantina è piccola rispetto a quelle già visitate a Paso Robles ed il titolare, Brian Terrizzi, Il Capo, ci viene incontro presentandosi con una vigorosa stretta di mano. Sì, nel biglietto da visita lui è Il Capo e la moglie, Stephanie Terrizzi , La Mente, poi chiaramente c’è anche il Braccio. Brian è un bel ragazzone, assomiglia ad un attore americano, forse anche a Nicolas Cage (ma non vorrei essere influenzata dal fatto di aver incontrato l’attore di recente a San Francisco…) alto e dalla corporatura robusta, mascella volitiva tipica degli states e grande sorriso.

Brian Terrizzi titolare di Giornata a Paso Robles
Brian Terrizzi titolare della Cantina Giornata a Paso Robles

Ci racconta del suo amore per il vino italiano (oltre che per il cibo italiano) che ha sempre provato grazie alla sua eredità italiana, subendo il fascino soprattutto dello stile di vita italiano che ha potuto constatare di persona nella sua permanenza  in Toscana. Infatti Brian ha lavorato in Italia per il famoso Paolo DeMarchi a Isole e Olena nelle due fattorie nel cuore del Chianti. Qui lui ha arricchito le sue competenze con l’esperienza tipica della regione italiana più nota per l’enologia italiana, facendo ricerca enologica dalle caratteristiche italiane e studiando i metodi della viticoltura attraverso viaggi e visite nel Bel Paese anche di altre prestigiose cantine, dal Veneto alla Sicilia. E’ proprio nella terra sicula che Brian ha approfittato anche per rintracciare parenti lontani nell’isola.

Brian ci ha mostrato la sua cantina e tutta la strumentazione rigorosamente fedele alle tecniche italiane. Mentre camminavamo tra una botte ed un’altra ci ha raccontato come il suo sembrasse un “sogno impossibile”. Quanto sia stato difficile trovare qualcuno che riponesse fiducia nel suo progetto fino all’incontro con Steve Clifton di “Palmina Winery “ che ha convinto Brian a perseguirlo. L’anno determinante è poi il 2005 quando, durante gli studi di enologia a Fresno State, incontra Stephanie che condivide con lui tutta la passione e l’amore per la sensibilità e la filosofia di vinificazione italiana. Stephanie diventerà ben presto sua moglie e, grazie all’esperienza di viticoltura fatta a Napa e Sonoma, supportata da una laurea in Enologia, Chimica e Scienze delle Piante, investe con Brian nella sperimentazione. Il loro entusiasmo e la loro storia d’amore e d’impresa vinicola allo stesso tempo si sugellano in un viaggio che li porterà a visitare i migliori produttori  e cantine italiane.

Mentre ci racconta le similitudini del terreno e della situazione climatica tra la Costa Centrale della California ed alcune regioni d’Italia, ci mostra con orgoglio lo stile di vinificazione che adotta, in linea più allo stile italiano che a quello californiano. Anche il risultato è diverso in quanto noi italiani privilegiamo i vini dotati di equilibrio e finezza rispetto agli americani che prediligono l’intensità.

Broadside Giornata Winery
L’Etichetta Broadside nell’articolo del New York Times

Oltre a gestire compiti di vinificazione per la Giornata, Brian è anche il fondatore, proprietario e produttore di vino per Broadside (Link Sito Ufficiale).
Questo è un bel prodotto (anche di marketing) che gli da la possibilità di guadagnare per investire nelle altre etichette ancora non note come Broadside, che invece, è famosissimo.

Qui vediamo l’articolo pubblicato dal New York Times!

Per la degustazione preferisce accompagnarci dalle note di un Vermentino, che in questo caldo pomeriggio di settembre ci appare ancor più fresco e fruttato. Ottenuto da una semplice fermentazione in acciaio inox matura poi in cantina.

La raspatura, ci spiega, viene pigiata al mattino presto quando fa ancora un pò freddo, per  lasciarlo a macerare poi sulle bucce per una notte intera. Anche l’Aglianico ha il profumo del nostro sud. Infatti Brian ci dice che proprio grazie alle similitudini tra il clima asciutto e soleggiato del sud Italia, il Fiano di Paso Robles conserva tutta questa freschezza.

Gemellaia Giornata_Paso Robles
L’etichetta “Gemellaia” di Giornata Paso Robles dedicata alle figlie gemelle di Brian Terrizzi

Passiamo ai rossi, e la degustazione parte da un Sangiovese per arrivare ad un Nebbiolo, di cui Brian va molto orgoglioso paragonandolo ai nostri grandi vini (dal Barolo e Barbaresco). Per questo ci racconta che la maturazione dura per circa 24 mesi in legno alla quale seguono 6 mesi in bottiglia. Questo gli dà corpo rendendolo un vino ben strutturato.

Il suo “segreto” è quello di aggiornarsi continuamente sulle tecniche studiando l’evoluzione degli innumerevoli fattori che intervengono sulla riuscita del vino, dalla lunga macerazione alla post-fermentazione sulle bucce. Il colore mette in evidenza il tannino di questo ottimo vino. Ma il suo entusiasmo si ravviva con le mescita del Barbera, dove ci racconta quanto avesse vissuto la “quotidianità”  di questo vino nelle tavole italiane nelle regioni del nord. Ed è proprio la pienezza e succosità tipici del Barbera che l’ha affascinato. Lui vorrebbe che diventasse anche qui in USA un vino da pasto come nel nord Italia, perché lo consiglia leggermente fresco da accostare al barbecue estivo, che, come sappiamo, in America è un rituale d’obbligo nel weekend!

Le varietà dei vini che Brian ci presenta partono dai vini più strutturati e più raffinati, per i palati più esigenti, a quelli ottenuti con agricoltura biologica. La lavorazione parte sfruttando dalle peculiarità dei terreni calcarei rocciosi all’utilizzo di metodi naturali di fermentazione, che grazie anche al ricco profumo di bacche ed agli aromi di spezie floreali, rendono ricco il sapore dei suoi vini. Così di volta in volta l’intensità e le sfumature emergono di pari passo al colore del tannino che risplende nel bicchiere.

La sua “storia d’amore e d’impresa” ha dato i suoi frutti, e ad accompagnare la nascita di nuovi vini c’è la gioia delle due figlie gemelle al quale è dedicata l’etichetta “Gemellaia”.

Insomma quello che vi vogliamo raccontare è che Giornata non è “una cantina” ma è la gioia e la passione di un amore tutto italiano, per il gusto e per la buona tavola, per le tradizioni ed i valori della famiglia che ci contraddistinguono nel mondo.  Vale la pena vivere una Giornata particolare in questa cantina davvero unica nel suo genere friendly and undestanding.

Vi ricordiamo che Harvest time è quel periodo denominato anche “California Wine Celebration” che si svolge nelle prime tre settimane di ottobre con eventi e degustazioni. Quindi non esitate e partite, il wine tasting vi aspetta a Paso Robles per Harvest time!

E ricordatevi che la California è raggiungibile, dall’Italia sia per Los Angeles che per San Francisco, dai voli Air France KLM che in questo mese hanno offerte particolari molto vantaggiose!

Buon viaggio e arrivederci a Paso Robles!

E se non credete alle nostre parole, credete ai vostri occhi guardando tutto il reportage fotografico delle tre tappe:

Atto primo ed atto secondo

UNA GIORNATA PARTICOLARE 3

Fabiola Cinque

2 Responses to "Una Giornata particolare a Paso Robles"

  1. Giuliana D'urso   17 Ottobre 2016 at 12:52

    Che bella esperienza! fa proprio venire voglia di andarci! anche per una come me che non beve vino…

    Rispondi
    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   17 Ottobre 2016 at 15:36

      Si infatti, Paso Robles non è solo per gli appassionati del vino, ma è una dimensione della natura e della campagna che abbiamo perso. Sembra tanto la toscana di (immagino) 30-40 anni fa, prima che diventasse solo una regione votata al turismo.
      La toscana di ora, con le sue preziose cantine e l’attitudine snob, è molto simile a Napa Valley. Località per ricchi in cerca di emozioni.
      Qui a Paso Robles, ed in particolare qui a giornata, c’è il gusto delle cose semplici e naturali.
      Che i toscani non me ne vogliano….pardon!

      Rispondi

Leave a Reply

Your email address will not be published.