Carlo: un cane da ufficio in presenza e non da remoto

Carlo: un cane da ufficio in presenza e non da remoto

MONDO – Si celebra il 26 Giugno la giornata mondiale del cane in ufficio, e anche se sarà domenica noi la celebriamo lo stesso. La ricorrenza è stata istituita in Inghilterra con il nome di Take Your Dog To Work Day alla fine degli anni ‘90. Se ci pensate il concetto di smart working neanche esisteva… Noi qui vi parliamo del nostro Carlo.

Appartengo ad una generazione che ama e adora la carta stampata e odia tutto ciò che è digitale, virtuale, Facebook, Instagram, web, www, etc. Quando ho dato l’esame da giornalista ho usato la vecchia macchina da scrivere (a casa ho ancora l’Olivetti 22 usata da Montanelli) e quindi per me lo sviluppo tecnologico porta contemporaneamente ad un abbattimento dei valori su cui la nostra civiltà è stata creata. In effetti il povero Gutenberg nell’adorata città di Meinz (Magonza) si sta ribaltando nella tomba e la sua meravigliosa Bibbia, che risale alla fine del Quattrocento, è considerata ormai un oggetto di archeologia tecnica.
Questa premessa l’ho fatta per farvi capire che rapporto c’è tra me e le nuove tecnologie, che sono comunque legate alla globalizzazione, prova dell’esistenza del Demonio sulla terra. Ma non posso vivere fuori dal mondo, per cui anni fa ho individuato una persona, che è attualmente la mia collaboratrice, perché mi risolvesse questi problemi legati alle nuove tecnologie. La collaborazione si è rivelata fruttuosa, in quanto continuiamo a frequentarci e mi aiuta concretamente per quanto riguarda l’utilizzo del computer, soprattutto per i testi che devo scrivere.
La novità è che gli ultimi anni la mia “adorata” collaboratrice ha adottato una creatura più che umana: un cane a quattro zampe.

Perché dico quattro zampe? Perché l’alternativa è un bipede e tendenzialmente i bipedi sono umani, quindi rispondono anche ad una categoria dove il quoziente intellettivo non è assolutamente un criterio di selezione, mentre il quadrupede di qualsiasi natura sia (gatto, asino, cavallo, mulo, topo etc.) ha un’intelligenza innata fisiologicamente compatibile.

giornata mondiale del cane in ufficio MyWhere
Detto questo, in questi anni la presenza di questo bellissimo schnauzer di dimensione media, quindi né nano, né gigante, ha allietato il nostro lavoro dando un tocco che in termini amministrativo potrebbe essere sotto la voce IVA,”valore aggiunto”.
Il cane ha un nome, si chiama Carlo (le due foto sono per allietare la vostra visione). La grandezza dell’animale sta nel fatto che lui mette in moto un comportamento assolutamente non richiesto ma esprime naturalmente una sua simpatia verso il nostro lavoro di ufficio e si posiziona in certi momenti della nostra attività o dietro la sua padrona, oppure a lato del sottoscritto comunque dietro un oggetto di grande importanza artistica: il pianoforte. Il comportamento dell’animale è particolarmente apprezzato perché, a fronte dell’orrore tecnologico che dobbiamo governare, nel “nostro ufficio” esprime una sensibilità ed una positività che ci mettono in condizioni veramente ideali per lavorare.

Come tutti gli esseri intelligenti, sa benissimo quando ogni tanto parliamo di lui, esprimendo considerazioni a favore e complimentose. Allora il suo comportamento esce dalla posizione “divano” (cioè sdraiato per terra) e comincia ad esprimere pensieri che si manifestano con salti, discorsi con il suo linguaggio assolutamente comprensibile e gioia espressa sempre attraverso il suo corpo. Questa dimensione così liberale da cane da ufficio crea veramente un ambiente oserei dire quasi armonico e mi fa venire in mente un personaggio di Melville che si chiamava Bartleby lo scrivano.

È evidente che Carlo non è dedito ad attività di scrittura, però con la sua presenza durante le nostre applicazioni, è come se dicesse “Cari signori, se avete bisogno di me sono a vostra totale disposizione”.

Questo comportamento lo rende come un vero impiegato a tutti gli effetti del nostro ufficio e lui non ha il minimo problema ad essere disponibile anche se non è inquadrato sindacalmente o riceve dei compensi cash fuori busta. È chiaro che il fatto di farci compagnia e di assumere il ruolo ufficiale di cane in ufficio lo rende non solo particolarmente simpatico ma gli dà diritto oggettivo ad avere un premio. Il premio si manifesta attraverso un cibo particolare o una scorribanda aggiuntiva nel suo adorato giardino che è il suo vero regno.
Per concludere dico ufficialmente: grazie Carlo e anche viva Carlo! E sopratutto vi consiglio di fare come me: portate il vostro cane in ufficio!

E oggi ancor più, celebrate insieme a lui la giornata mondiale del cane in ufficio!

Per maggior conoscenza vi invio due foto: un primo piano di Carlo e anche Carlo che morde l’adorata pallina.

Federico Grilli

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