I premi della 79 Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

I premi della 79 Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

VENEZIA – Si è appena conclusa la Mostra d’Arte cinematografica della Biennale di Venezia in programma dal 31 agosto al 10 settembre. La cerimonia di chiusura come già quella di apertura è stata condotta con grazia ed eleganza dall’attrice spagnola Rocío Muñoz Morales che è apparsa molto emozionata e commossa. E’ stata la Mostra di un anniversario importante, 90 dalla prima edizione del 1932 e per usare le belle parole della stessa Rocìo è stata anche l’edizione che ha brillato di straordinaria normalità. Roberto Cicutto Presidente della Biennale di Venezia e Alberto Barbera Direttore della Mostra non hanno mancato di sottolineare l’esito particolarmente felice di questa edizione sia dal punto di vista del gradimento ricevuto da tutti i film selezionati sia da quello della numerosa e affettuosa partecipazione del pubblico, tornato ad apprezzare l’incanto della visione collettiva. Le cinque giurie internazionali delle varie sezioni hanno assegnato i premi previsti senza sollevare polemiche o deludere le aspettative del pubblico e dei critici.

I premi della 79 Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

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La Presidente  Julianne Moore e gli altri membri della Giuria di Venezia 79  Mariano Cohn, Leonardo Di Costanzo, Audrey Diwan, Leila Hatami, Kazuo Ishiguro e Rodrigo Sorogoyen hanno annunciato i premi della 79° Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia: Leone d’oro per il Miglior Film a ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED di Laura Poitras (USA). Per la seconda volta nella storia del Festival il Premio va ad un documentario e per la terza volta ad una donna. E’ il resoconto della battaglia condotta dall’artista e attivista di fama internazionale Nan Goldin contro la famiglia Sackler responsabile delle morti di overdose da farmaco. Leone d’Argento–Gran Premio Speciale della Giuria a SAINT OMER di Alice Diop (Francia), premiata anche con il Leone del Futuro-Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis. Alice Diop debutta a Venezia con un film di finzione dopo l’esperienza come documentarista. L’ispirazione viene sempre dalla realtà, il caso di una donna accusata di infanticidio, ma si trasforma in una sorta di rivisitazione contemporanea del mito di Medea.

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Leone d’Argento – Premio per la Migliore Regia a Luca Guadagnino per il film BONES AND ALL (USA, Italia). Nel ricevere il Premio Luca Guadagnino commenta e ringrazia la Giuria per aver creduto veramente che ci sia un posto nel mondo per i mostri. Alla protagonista del film Taylor Russell il Premio Marcello Mastroianni destinato a un giovane attore o attrice emergente.

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Taylor Russell (left) as Maren and Timothée Chalamet (right) as Lee in BONES AND ALL, directed by Luca Guadagnino, a Metro Goldwyn Mayer Pictures film.
Credit: Yannis Drakoulidis / Metro Goldwyn Mayer Pictures
© 2022 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Premi per le Migliori Interpretazioni

La Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Femminile a Cate Blanchett nel film TÁR di Todd Field (USA). E’ lo stesso regista a dichiarare:

Il copione è stato scritto per un’artista: Cate Blanchett. Se avesse rifiutato, il film non avrebbe mai visto la luce. I cinefili, gli appassionati e il pubblico in generale non ne saranno sorpresi. Dopotutto, Blanchett è una maestra assoluta. Mentre giravamo il film, l’abilità sovrumana e la verosimiglianza di Cate sono stati qualcosa di veramente sbalorditivo da vedere.

la foto del film è presa dal Programma della Mostra

Colin Farrell si aggiudica invece la Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Maschile per il  film THE BANSHEES OF INISHERIN di Martin McDonagh (Irlanda, Regno Unito, USA). La storia ambientata su un’isola al largo della costa occidentale dell’Irlanda gira intorno all’amicizia bruscamente e inspiegabilmente  interrotta di Colm e Padraic e ai tentativi di quest’ultimo di riannodare il legame. A Martin McDonagh per lo stesso film il Premio per la Migliore sceneggiatura.

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Colin Farrell and Brendan Gleeson in the film THE BANSHEES OF INISHERIN. Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved.

Premio Speciale  della  Giuria

Tra i premi più significativi della 79° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia c’è forse quello assegnato al film KHERS NIST (NO BEARS) di Jafar Panahi (Iran). Il pensiero di tutti è andato infatti al regista iraniano che non ha potuto lasciare il suo Paese perché ingiustamente accusato di sovversione e per questo in arresto. E’ risuonato forte e deciso l’appello al rilascio immediato dell’artista. Anche il regista Luca Guadagnino ha voluto ricordare Panhai e ha chiuso il suo discorso di premiazione con un Viva la sovversione, Viva il cinema.

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La foto di copertina è presa dal sito della Biennale Cinema

Anna Maria Di Francesco

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