La Tradizione del Presepe Napoletano nella città Eterna prosegue per tutto gennaio

La Tradizione del Presepe Napoletano nella città Eterna prosegue per tutto gennaio

ITALIA – Da Napoli a Roma, il Natale è all’insegna della tradizione secolare del presepe di San Gregorio Armeno. Candidato a diventare patrimonio dell’Umanità, il presepe napoletano è da sempre un’attrazione irresistibile. Qui tutti gli appuntamenti con il presepe fino a tutto gennaio 2023.

La via di San Gregorio Armeno è popolare in tutto il mondo per la presenza di antiche e caratteristiche botteghe dove gli artigiani esprimono la loro arte attraverso la realizzazione di pastori e presepi. Vere e proprie opere d’arte, oggetto di attenzione e richiamo di folle da tutto il mondo. Senza dubbio, è per tutta l’Italia la via dei presepi per eccellenza. La tradizione del Presepe si rinnova ogni anno.

 

Presepe San Gregorio Armeno

 

L’Arte del Presepe affonda le sue radici nella notte dei tempi

Centro di gravità permanente per tutto l’anno, la storica via di Spaccanapoli può essere visitata in qualunque momento, ma è durante le festività natalizie che assume un fascino particolare, tra colori, suoni e profumi difficili da dimenticare.

presepe napoletano foto MyWhere S. Gregorio Armeno
Presepi San Gregorio Armeno a Napoli. foto MyWhere©

Qui tutto l’anno vengono lavorate artigianalmente le statuette in argilla e/o terracotta, che dovranno poi essere utilizzate per popolare il presepio napoletano. Quella del presepio è un’arte antica, che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Su questa via in epoca classica sorgeva il tempio di Cerere (divinità materna della terra e della fertilità), a cui i cittadini erano soliti portare come ex voto statuine in terracotta realizzate nelle loro botteghe. In seguito, venne edificata la chiesa di S. Gregorio, patriarca dell’Armenia, da cui la strada prese il nome e che insieme al complesso monastico adiacente rappresenta uno degli edifici religiosi più grandi e importanti della città.

 

100 Presepi in Vaticano

 

Le origini del Presepe Napoletano

Alla fine del XVIII secolo il re Carlo III Borbone diede grande impulso all’artigianato locale e all’arte presepiale in particolare. Proprio in questo secolo, il presepe esce dalle chiese per diventare appannaggio delle famiglie aristocratiche, che fanno a gara per allestire scenografie sempre più belle e ricercate. Ragion per cui i presepi napoletani ambientano la Natività nella Napoli borbonica del Settecento e non in Palestina e le statuine vengono abbigliate seguendo la moda in essere tra il XVII e il XVIII secolo.
Dal nucleo originario della Natività, il presepe napoletano si fa nel corso del tempo via via sempre più ricco e complesso, affiancando alla Sacra Famiglia scene di vita quotidiana e contemporanea spesso con un piglio ironico e irriverente. Non esiste personalità di spicco della vita pubblica che non sia stata rappresentata negli eccentrici presepi di S. Gregorio Armeno. Accanto ai personaggi tipici della tradizione presepiale, ecco allora comparire i divi del momento o le personalità più importanti nel mondo della politica, dello sport e dello spettacolo o che abbiano catalizzato l’opinione pubblica del momento.

Il Presepe Cortese 

Il Presepe rappresenta il DNA della città di Napoli e ad esso è dedicata un’intera mostra organizzata dall’Associazione Presepistica Napoletana nel Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN).
Fino al 31 gennaio 2023, il MANN di Napoli ospita infatti la mostra “Il Presepe cortese” che tra tradizione e multimedialità, racconta il presepe napoletano del Settecento. L’esposizione si sviluppa in tre sale limitrofe alla Meridiana. I primi due ambienti ospitano un video immersivo, che permette al visitatore di entrare letteralmente nelle scene e nelle architetture con riferimenti espliciti al mondo dell’archeologia e ai primi ritrovamenti archeologici nelle città vesuviane in epoca borbonica.

Infine, Il percorso contempla una sosta nella sezione museale dedicata alla Villa dei Papiri, dove è possibile ammirare l’esposizione classica del presepe con una carrellata di pezzi collezionistici imperdibili. Si tratta di un’ iniziativa di altissimo profilo culturale, che vuol essere prima di tutto un atto d’amore verso un mondo che vale il riconoscimento UNESCO.

 

la tradizione del Presepe
Mostra 100 presepi

 

La magia di San Gregorio Armeno a Roma

Ciò non toglie che Napoli non è l’unica città in cui è possibile godere della magia del presepe. Da quest’anno e per l’intero periodo natalizio la tradizione del presepe di S. Gregorio Armeno arriva anche a Roma.
Fino all’8 gennaio l’associazione di promozione sociale “Le botteghe di San Gregorio Armeno” realizzerà all’interno del Parco Da Vinci di Fiumicino la riproduzione fedele della via più caratteristica della capitale partenopea. Una riproduzione talmente fedele che sarà difficile non pensare di trovarsi realmente a San Gregorio Armeno. Un’occasione unica per il pubblico romano, che per la prima volta in assoluto all’interno di un centro o parco commerciale, potrà vedere una via storica e significativa di Napoli, camminare tra botteghe ricche di presepi originali che richiedono un’arte che in pochi hanno. Tutto rigorosamente fatto a mano e curato da ciascun bottegaio. Anche qui a due passi da Roma, sarà possibile ammirare le nuove statuine della Carrà o della regina Elisabetta II.

 

presepe cortese. foto crediti Valentina Cosentino

 

Ma il tema del presepe non si esaurisce e la Città Eterna riserva altre sorprese per questo Natale

Fino al 18 gennaio sarà possibile visitare infatti anche la mostra “Il racconto della bellezza. L’immagine del Natale nel presepe napoletano presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga. A riprova di come il Presepe napoletano rappresenta l’identità di un Paese ed è espressione immateriale dell’Umanità intera che non smette mai di stupire. L’iniziativa espositiva si inserisce nell’ambito di un ampio progetto di collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura, volto a valorizzare all’estero il patrimonio custodito dai musei italiani, i cosiddetti beni culturali “invisibili”, nell’ottica di consentirne la conoscenza e la fruizione da parte di un più vasto pubblico internazionale.

Per la mostra è stato scelto il cosiddetto Presepe del Re

Il monumentale presepe realizzato con i pastori settecenteschi e ottocenteschi che l’etnologo Lamberto Loria acquisì a partire dal 1906 per la Mostra di etnografia Italiana tenutasi a Roma nel 1911 in occasione dei 50 anni dell’Unità d’Italia. Un’immersione in un piccolo mondo fantastico che ci fa rivivere i fasti borbonici del Regno delle due Sicilie, mescolati al pittoresco clamore dei colori e alle antiche usanze e estrosità popolati, tutte partenopee.

 

presepe cortese. foto crediti Valentina Cosentino

Attualmente, il Presepe del Re fa parte della collezione permanente del Museo delle Arti e Tradizioni popolari all’Eur, dal 2016 afferente al Museo delle Civiltà (MUCIV). E’ possibile visitarlo tutto l’anno secondo i giorni e gli orari di apertura al pubblico previsti dal museo statale.

Per quanto riguarda la mostra “Il racconto della bellezza. L’immagine del Natale nel presepe napoletano”, sarà aperta ad ingresso libero negli orari di apertura dell’Istituto di Cultura (dal lunedì al giovedì, dalle 10 alle 17, il venerdì dalle 10 alle 13). Tutte le informazioni sul sito dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga.

Tanti suggestivi presepi da ammirare a Roma

Sempre in tema di presepi (non solo napoletani) l’offerta culturale romana si amplia ulteriormente.

Quello che si accende ogni anno sotto l’obelisco di piazza San Pietro è sicuramente il più importante della città. Inaugurato il 3 dicembre scorso, accanto a un luminoso abete bianco, il presepe di piazza S. Pietro quest’anno è stato realizzato a Udine dai maestri artigiani di Sutri. Il presepe con 18 statue in legno di cedro a dimensione naturale, illuminato da 50 punti di luce, occupa una superficie di 116 mq.

L’esposizione termina il giorno 8 gennaio.

Presepe cortese. foto crediti Valentina Cosentino

Un meraviglioso viaggio attraverso l’arte e le tradizioni di tanti Paesi del Mondo

Contemporaneamente, il grandioso colonnato berniniano di S. Pietro è lo scenario unico della mostra internazionale “100 Presepi in Vaticano”, giunta alla sua V edizione. Quest’anno la mostra ospiterà anche presepi provenienti da Taiwan, Malta, Croazia, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Ucraina, Venezuela, Guatemala. Un trionfo di estro e creatività grazie alla varietà degli stili, delle tecniche e dei materiali utilizzati, dalla carta alla stoffa, dal sughero al legno, provenienti da ogni parte del mondo e specchio di culture e tradizioni differenti. Al tempo stesso, è un viaggio inclusivo tra paesi, tradizioni e culture diverse tutte unite nell’unico scopo di stupire l’osservatore e promuovere in Italia come all’estero un messaggio di fratellanza e di pace attraverso l’epopea dei Presepi.

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 20 fino all’8 gennaio.

presepe S. Maria Maggiore

 

A Roma, ma non solo…

Oltre a questa mostra internazionale temporanea, è possibile anche organizzare un tour nelle Chiese del centro di Roma, dove si nascondono alcuni dei presepi più belli della Capitale. Alcuni di questi sono visitabili tutto l’anno, a cominciare dal presepe napoletano nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, su via dei Fori Imperiali, un presepe risalente al Settecento, che venne restaurato nel Novecento; o il presepe permanente nella Chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, al Campidoglio, dove si trova il cosiddetto Bambinello capitolino copia di un originale andato perduto, fino al presepe più antico della città scolpito da Arnolfo Di Cambio alla fine del XIII sec. all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, che offre la prima testimonianza di rappresentazione della Natività.
Infine, per gli amanti della tradizione del Presepe, consiglio di varcare i confini della Città Eterna per far visita alla Cappella del Presepe nella Chiesa di S. Maria dei Martiri a Maranola (LT) recentemente restaurata dalla Soprintendenza o al famoso presepe di Greccio (RI) realizzato nel 1223 da S. Francesco, cogliendo al volo l’occasione dell’anniversario degli 800 anni del presepe di Greccio e dell’approvazione della Regola francescana.

Un’antica tradizione quella del presepe, che si rinnova di anno in anno e che porta con sé un ricco bagaglio di storia.

Il testo è di Valeria De Gasperis

Autore MyWhere

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