Covid: come rilanceremo il turismo italiano dopo la pandemia?

Covid: come rilanceremo il turismo italiano dopo la pandemia?

ITALIA – Creare delle mete di nicchia, riscoprire determinati luoghi quasi sconosciuti e abbandonati, ma che conservano ancora fascino e cultura.  Occorre proporre destinazioni meno commerciali e studiare delle valide strategie di marketing. Ecco alcuni appunti per rilanciare il turismo post Covid. 

Lo scenario turistico in Italia e nel resto del mondo non è assolutamente promettente. Con l’evoluzione della pandemia si è messo in discussione uno dei principali settori che muove l’economia mondiale. Si attende la normalità. In molti sperano, invano, a un ritorno immediato. Un’Italia, il mondo, messo in ginocchio, con operatori, albergatori e turisti stessi accomunati da una richiesta unanime “quando si ritornerà alla normalità?”. Perché diciamolo, anche se si è andati in vacanza quest’estate non possiamo certo affermare che è stato normale. In attesa di date certe, ma consci che non c’è niente di certo, nonostante le molte risposte pervenute da esperti e politici. Ma è davvero inutile aspettare o affidarsi completamente a quello che vien detto, così com’è inutile giocare dando la colpa al prossimo. Come se il tutto dipendesse dal politico di turno.

rilanciare il turismo italiano dopo la pandemia

 

Ma non dimentichiamoci che il settore turistico è stato più volte messo a dura prova, basta citare una serie di fatti incresciosi come crisi finanziaria e attentanti terroristici. Ma ciò nonostante c’è una palese dimostrazione di come l’offerta turistica si sia adeguata alle esigenze dei viaggiatori. Con impegno e dedizione, e continuando a crescere negli anni. I più pessimisti parlano addirittura di una leggera ripresa per il 2022, a differenza degli ottimisti che sperano e si prodigano per un qualcosa di più celere. Si accenna ad un turismo di prossimità. Ma nonostante tutto l’Italia risulta ancora una meta apprezzata e amata, favorita da buona parte di turisti internazionali.

come rilanciare il turismo

COVID E STRATEGY TOURISM

Quindi perché non accoglierli?” così come “perché non possiamo andare all’estero?”. In effetti, non sappiamo quando e se ci sarà realmente una fine.  Intanto, bisogna cercare di far ripartire l’economia, semplicemente cambiando e rimpostando gli habitué alle nuove norme di distanziamento sociale, profilassi e contenimento dei rischi. Abituarsi al cambiamento del modo di viaggiare, e un distacco al turismo di massa. Ma è forse un’occasione per rivedere e prendere in considerazione alcune destinazioni. Creare delle mete di nicchia, riscoprire determinati luoghi quasi sconosciuti e abbandonati, ma che conservano ancora fascino e cultura.  Occorre proporre destinazioni meno commerciali e studiare delle valide strategie di marketing. Comunicare  destinazioni responsabili senza fingere che non sia successo nulla, manifestando l’interesse di accoglienza pur rispettando le regole.

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E per quanto riguarda l’Italia, sono molti i turisti stranieri che apprezzano e lodano il Belpaese. Sarà banale e ripetitivo, bisogna affermare che tutto questo avviene in virtù del clima. Del patrimonio artistico, che non necessariamente bisogna fare la fila a musei per vedere delle opere d’arte, ma gratuitamente la incontriamo per strada. Conoscere le storie sempre misteriose e affascinanti, con una continua alternanza di pregi e difetti che regalano emozioni e sensazioni. Un luogo che non sarà mai perfetto ma seducente con le sue mille sfumature. C’è un Italia fuori dalle solite rotte turistiche, da prendere in considerazione per evitare il problema della folla e del turismo di massa. Di conseguenza potrebbe essere un Paese pronto ad accogliere i turisti e cercare di far visitare luoghi dove non si è mai stati prima. Con un buon senso sarebbe fattibile, e altrettanto fattibile è evitare di rinunciare alla settimana bianca così come alle mete esotiche.

A questo proposito, se vorrete riscoprire con noi un turismo lento, vi consigliamo i vari itinerari tematici fra spiritualità, storia, arte, natura e gusto con i nostri suggerimenti per uno slow tourism consapevole nei nostri articoli.

 

In homepage foto di uno scorcio della porta d’ingresso di Anagni (Ciociaria). Foto MyWhere©

Testo di Marco Agostino

Autore MyWhere

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