Monica Guerritore Anna Magnani: uno spesso filo cinematografico

Monica Guerritore Anna Magnani: uno spesso filo cinematografico

ITALIA – Il 26 settembre 2023, sono 50 anni dalla scomparsa di Anna Magnani. Il suo ricordo verrà trasmesso da un’altra grande del cinema come Monica Guerritore. Quest’ultima infatti realizzerà un film sulla Magnani e lo anticiperà ai romani Il 26 settembre con la lettura pubblica della sceneggiatura alla Casa del Cinema.

Monica Guerritore Anna Magnani, due grandi nomi del nostro cinema che saranno indissolubilmente legate.

Ricordo i funerali di Anna a Roma. Una solidarietà immensa. Un amore quasi spaventoso. Gli italiani esprimevano urlando il loro amore, che non intendevano tenere nascosto nel profondo dei loro cuori. Il pubblico si era identificato con Anna, pura eroina romana ed espressione dell’Italia intera a cui Anna aveva, con le sue donne, ridato dignità e forza dopo l’umiliazione degli anni della guerra.

Cosi’ il regista Roberto Rossellini, ricorda l’ultimo saluto di Roma ad Anna Magnani. Era il 1973.

Anna Magnani
Anna Magnani

Oggi, a 50 anni dalla sua scomparsa, l’Italia e tutto il mondo del cinema celebrano questa immensa interprete. E a farcela sentire più viva e vicina che mai, ci ha pensato un’altra grande artista, Monica Guerritore, che ha colmato finalmente un vuoto, quello di realizzare un film su Anna Magnani come noi vi avevamo anticipato in questo articolo. Come ha annunciato lei stessa all’ultimo Festival di Venezia dedicato all’attrice romana, ricevendo il Premio Women in Cinema Award, le riprese del primo film al mondo sulla Magnani cominceranno alla fine di marzo del prossimo anno.

Guerritore MyWhere
Locandina dello spettacolo di Monica Guerritore La nascita di un film al Teatro Quirino di cui abbiamo scritto

 

Un atto dovuto, un atto necessario, come lei stessa ha sottolineato in parlando del progetto:

Celebrare coraggio, fierezza e dignità di questa donna, che ha riscattato l’immagine di una Italia umiliata nel mondo, è un dovere del mondo dello spettacolo e per me donna, prima che interprete, raccontarne la vita difficile, l’immenso talento, e la forza del carattere. Torniamo a commuoverci per la sua faticosa vicenda umana e riaccendiamo la luce su di lei, un gigante.

Monica Guerritore Anna Magnani: la prima ricorda la seconda

La Guerritore ha “riacceso la luce” su questa donna complessa, carismatica, traboccante di talento e lo ha fatto in un modo speciale e rivoluzionario, coraggioso e anticonvenzionale, come sarebbe proprio piaciuto a lei. Lo sanno bene tutti gli spettatori che nei mesi scorsi sono stati coinvolti nelle sale di teatro, nelle piazze, nelle scuole, nella lettura in anteprima di alcuni estratti della sceneggiatura del suo film, che porta la firma anche di Andrea Purgatori, recentemente scomparso.

Magnani-L’alba del giorno dopo, prodotto da LuminaMGR, società creata dalla stessa Guerritore e dall’ex Presidente Rai Roberto Zaccaria, è infatti non solo la prima pellicola in assoluto sulla vita di Anna Magnani, ma è anche la prima volta che in Italia assistiamo alla nascita di un film come un racconto appassionato condiviso e vissuto direttamente dal vero con il pubblico, ascoltandone le reazioni, le emozioni, il respiro.

Anna Magnani in Roma Città Aperta. Foto da: pinterest.it

Per raccontare la storia della donna che ha cambiato il cinema italiano, la Guerritore è partita dal momento culminante della carriera della Magnani: la conquista dell’Oscar per la sua interpretazione nel film “La rosa tatuata”. E’ il 21 marzo 1956. Anna è la prima italiana a vincerlo. Ma quella sera non partecipa alla cerimonia delle stelle, è a Roma ad accudire Luca, il figlio malato. Sono le 5.30 del mattino quando la chiamano al telefono per darle la notizia. Time Magazine in quei giorni le dedica tre colonne definendola “la miglior attrice del mondo”. Quel momento di gloria assoluta, coincide anche con l’inizio della sua crisi profonda. Cosa è accaduto? La Guerritore è partita da questa domanda. Poi si è lasciata guidare dal suo istinto, passione, intelligenza. Perché lei l’ha sempre sentita vicina, perché è come se la Magnani avesse sempre abitato dentro di lei.

L’incontro

Un incontro artistico che risale al 1995 quando interpreta La Lupa. Durante la preparazione e le riprese la Magnani è sempre con lei, che ricorda: quello sguardo ogni tanto misteriosamente emerge nel film, e prende il posto del mio. Ad accomunare le due attrici nel tempo è proprio la fierezza, la forza interpretativa. La Guerritore si è addentrata nella vita vissuta, nelle amarezze e nelle difficoltà che si celavano dietro la vita professionale della Magnani, scandagliando l’aspetto umano di questa grande artista, una donna sola e madre di un figlio colpito duramente a soli due anni dalla polio.

Anna Magnani in una scena del film Mamma Roma – 1962

Interprete di film indimenticabili, da Roma città aperta a Bellissima a Mamma Roma, diretta da registi come Renoir, Mann, Cukor, Lumet, Kramer, fonte d’ispirazione per tante attrici come Meryl Streep che la cita come suo ideale di artista, la Magnani è amatissima e conosciutissima nel mondo intero.

Il film della Guerritore, che segna il debutto alla regia cinematografica dell’attrice, si preannuncia dunque intenso e doloroso, complesso ed emozionante, teso a restituire tutta la luce possibile a questa donna cosi affascinante e indimenticabile.

Il 26 settembre Monica Guerritore terrà la lettura pubblica della sceneggiatura, alla Casa del Cinema, Sala Cinecittà, ore 19.30.

Alex D'Alessandro
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