Venezia 81 – Trois amies, film diretto dal regista francese Emmanuel Mouret, in concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2024. Amori, tradimenti, amicizia e tutto fila liscio!
La Francia sbarca al Lido di Venezia, dapprima con la presenza dell’attrice Isabelle Huppert, voluta fortemente dal Direttore artistico Alberto Barbera, a presiedere la Giuria della 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Ruolo di Presidente, accolto da Isabelle Huppert con entusiasmo.
“È una lunga e meravigliosa storia quella che mi lega alla Mostra di Venezia. Diventarne una spettatrice privilegiata è un onore. Oggi più che mai il cinema è una promessa. La promessa di evadere, di sconvolgerci, di sorprendere, di guardare il mondo in faccia, uniti nella diversità dei nostri gusti e delle nostre idee”.
Poi, alla cerimonia di apertura, l’attrice francese Camille Cottin, conosciuta e apprezzata per la serie Chiami il mio agente! (Dix pour cent) ha tenuto il discorso alla premiazione del Leone d’Oro a Sigourney Weaver premiata per la sua straordinaria carriera.
Grazie per aver preparato la strada, grazie per aver creato una nuova dimensione del cinema con il tuo ritratto di donne così rivoluzionarie, non ti sei mai tirata indietro e questo è ciò che vogliamo celebrare.
Infine, con i tre film francesi in concorso: Trois amies presentato in anteprima il 31 agosto, Leurs enfants après eux presentato il 1° settembre e Jouer avec le feu in programma il 3, 4, 5 settembre.
Conosciamo il primo, Trois amies.
Film in concorso, diretto da Emmanuel Mouret, regista molto apprezzato in Francia, ma non molto conosciuto in Italia.
Quale scenario migliore di Venezia, città romantica invidiata da tutto il mondo per la sua eleganza, per presentare l’ultimo lavoro di Mouret?
Il Direttore artistico Barbera ha voluto fortemente la presenza di questo regista marsigliese, cresciuto con il cinema classico francese ed amante del marivaudage.
Per chi non conoscesse il significato di marivaudage: il termine deriva da Marivaux, celebre commediografo francese del XVIII secolo, conosciuto per i testi della Comédie-Française, e si usa per definire la galanteria, la raffinatezza, la leggerezza.
Trois amies la commedia e il dramma si muovono nel gioco dell’amore.
I giochi di amore del cinema di Woody Allen, di Eric Rohmer e di Max Ophüls sono i riferimenti del cinema di Mouret e anche in questo ultimo suo film abbiamo l’ossessione della coppia.
La trama è una specie di girotondo amoroso, fatto di tradimenti, di perdoni, di sensi di colpa e di amicizia, nonostante tutto.
Joan (India Hair) Alice (Camille Cottin) e Rebecca (Sara Forestier) sono tre amiche con una visione dell’amore differente l’una dall’altra, ma con un senso di rispetto per l’amicizia.
Il film è girato principalmente negli interni di appartamenti, ristoranti, museo e si capisce di essere a Lione solo nelle prime inquadrature. Gli appartamenti sono piccoli, come pure i letti da una piazza e mezzo in cui dormirci in due è alquanto scomodo, soprattutto se hai discusso con chi condividi il letto! Gli interni sono stippati da libri, la cultura è in primo piano, visto che i protagonisti sono dei docenti.
C’è un narratore, voce fuori campo, (Vincent Macaigne) che si rivela essere il fantasma di Victor, il marito di Joan, scomparso tragicamente.
Quest’ultima non ama più il marito e il suo senso di onestà la porta a confessare la verità al marito che scompare prematuramente, lasciando il caos nella vita di Joan, con sensi di colpa, ricerca della passione ed incertezza sul suo futuro. D’altro canto, c’è Alice che vive con il compagno Eric (Grégoire Ludig) senza amarlo, consapevole che questo non sia determinante nel rapporto di coppia poiché suo marito la ama e sta bene con lei. Alice è l’amica del trio che cerca di dare dei consigli a Joan che poi lei stessa non segue, agendo tutto al contrario. Rebecca ha una visione dell’amore libero, fatto di passione e ha una relazione clandestina con Eric il marito dell’amica Alice.
Un’amicizia che resiste.
Sorprendente notare come per tutto il film il tradimento e i disinnamoramenti non turbino e non distruggano un rapporto di amicizia. Il climax manca, il tono è sempre molto tranquillo, non c’è giudizio, non c’è un codice morale.
A sostenere inverosimilmente saldo il rapporto tra le tre donne, che tirano le fila nella vita degli uomini con cui si relazionano, è la fiducia e il rispetto.
In conferenza stampa, Sara Forestier riconosce il merito di questa bontà che aleggia nel film, al regista Emmanuel Mouret che definisce un animo buono.
Mouret dirige il film usando la musica, con le sonate di Beethoven e i brani per pianoforte di Mendelssohn, per combinare insieme diverse melodie e stili che si riflettono nelle tre donne che a loro volta creano un ensemble armonioso che riesce a superare le avversità, gli incidenti di percorso, mantenendo un punto fermo, l’amicizia che va oltre a tutto.
Foto Martina Dal Piano per MyWhere©
- Emily in Paris serie Tv: tutti pazzi per Emily? – 11 Settembre 2024
- Richard Gere, Brad Pitt e George Clooney conquistatori del red carpet della81 Mostra cinema Venezia – 7 Settembre 2024
- Gregory Crewdson e la fotografia narrativa – 2 Settembre 2024