ROMA – Dal 18 al 19 luglio al Festival di Borgio Verezzi e poi, nel 2020 al Teatro Umberto. La saga di Sherlock Holmes resta sempre amatissima e noi vogliamo darvi tutte le anticipazioni su un crossover che promette davvero spettacolo e per questo ho voluto intervistare la costumista Adele Bargilli e mostrarvi in anteprima i costumi da lei ideati. E poi, lo sapevate che Arthur Conan Doyle fu chiamato da Scotland Yard per scoprire l’identità di Jack Lo Squartatore?
Tra i titoli più attesi della prossima stagione teatrale capitolina c’è sicuramente Sherlock Holmes e i delitti di Jack Lo Squartatore. Troppa la fascinazione verso un personaggio, Sherlock Holmes, che resta ancora oggi tra i più amati e richiesti, basti pensare alle miriadi di trasposizioni cinematografiche che si sono susseguite in questi anni. L’attesa poi, aumenta inevitabilmente, se pensiamo che nello spettacolo diretto da Ricard Reguant e scritto da Helen Salfas, il detective più famoso del mondo dovrà vedersela con il serial killer più terrificante della storia, vale a dire il misterioso Jack Lo Squartatore.
La produzione di Sherlock Holmes e i delitti di Jack Lo Squartatore ha fatto le cose in grande, curando ogni minimo dettaglio. Innanzitutto, come vetrina per ospitare l’anteprima, ha scelto il prestigioso palcoscenico del Festival di Borgio Verezzi, sinonimo di qualità e originalità, per poi passare, nel 2020, al Teatro Umberto (dal 15 febbraio al 20 aprile prossimi). Poi, ha messo a disposizione del regista un cast d’eccezione, con Giogio Lupano nei panni di Mr Holmes, Francesco Bonomo nelle vesti di Watson e la partecipazione straordinaria di Rocio Munoz Morales.
INTERVISTA ALLA COSTUMISTA ADELE BARGILLI
Da segnalare anche una nostra vecchia conoscenza a capitanare la sezione costumi, vale a dire Adele Bargilli . I costumi hanno qui un ruolo fondamentale e quindi non potevo esimermi dal ricontattarla e farle altre domande sulla creazione dei personaggi. In una precedente intervista con lei avevo iniziato a parlare della sua esperienza nel mondo del teatro e lei mi aveva risposto così:
“Sì, è un’esperienza decisamente positiva perché realizzare costumi per il teatro arricchisce il mio bagaglio culturale in un periodo in cui stiamo assistendo a un ritorno della memoria storica del costume”.
E da lì, nel 2016, ci sono stati tanti altri spettacoli di cui è stata costumista, da Dieci Piccoli Indiani, il romanzo di Agatha Christie a Il Bagno con Stefania e Amanda Sandrelli ma questo ci sembra decisamente una bella scommessa. Ecco che le ho chiesto:
A cosa ti sei ispirata per vestire Sherlock Holmes?
Ho cercato di valorizzare la mia continua ricerca di immagini e cultura, seguendo il mio intuito e l’ispirazione interiore. Come sapete, ci troviamo nella Londra di fine ‘800 e quindi ho voluto rispettare quel tipo di atmosfera, senza però trascurare quelle note di contemporaneità aderenti alla mia creatività e alle direttive del regista Richard Reguant.
Come hai scelto gli abiti per i vari personaggi? Puoi anticiparci il nome di qualche brand di cui ti sei servita?
Ho cercato di differenziare gli stili dei vari personaggi ai massimi livelli. Per gli abiti dell’attrice Rocio Morales nel ruolo di Irene Adler ho seguito il mio punto di vista riguardo al suo personaggio con i miei personali disegni, e riscontrando qui un forte apprezzamento del regista. Dal 2014 nasce la mia felice collaborazione con il brand Doria 1905, linea di cappelli italiana, frutto di tradizione sartoriale del “fatto a mano” che hanno completato con il loro stile il mio lavoro. Cito per ringraziamento la rappresentante dell’ufficio stampa la dott.ssa Alessandra Lepri. Molto importanti nell’allestimento ovviamente i colori. Troverete il nero, il bianco, i rosa tenui, i grigi nelle loro nuances, i blu arricchiti dal tono brillante del turchese. Per Giorgio Lupano, alias Sherlock Holmes, ho scelto il pavone e il tiffany, il velluto ed il raso da seta. Passando invece a Watson, ho proposto per lui un modello di cappello Pork Pie, colore cammello in feltro.
Passare dalla moda al teatro non è certo un’operazione semplice. Tu come stai vivendo quest’esperienza? Il tuo futuro sarà ancora qui, a vestire gli attori del palcoscenico?
L’esperienza nel mondo del teatro è stata importantissima per me e mi ha fatto imparare davvero molte cose. E’ vero, rispetto alla moda ci sono molte differenze, ma credo di aver portato in tutti i progetti teatrali dove sono stata coinvolta, il mio background. Mi sono portata dietro il metodo di lavoro, il colore, e l’animazione, insomma i miei ingredienti e devo dire che l’operazione è stata vincente.
Per quanto riguarda il futuro, ti posso dire che il mio sogno nel cassetto era lavorare nel cinema come costumista.
Era? Perché usi il passato?
Beh, perché questo sogno è divenuto realtà! Un importante regista francese mi ha proposto di lavorare con lui in un film italo-francese. Ci siamo già accordati e il tutto dovrebbe partire a cavallo tra il 2019 e il 2020. Sono molto emozionata, andrò al cinema, il cinema internazionale!
Beh, che altro dire? Siamo davvero felici per te Adele, non vediamo l’ora di risentirti quando questo nuovo progetto cinematografico prenderà piede!
SHERLOCK HOLMES E I DELITTI DI JACK LO SQUARTATORE: SINOSSI
Londra 1888. Nel quartiere di Whitechappel una serie di terribili omicidi che coinvolgono giovani prostitute sta scuotendo l’opinione pubblica. L’ispettore Lestrade, disperato per la situazione e la pressione della stampa dell’epoca, decide di presentarsi al 221 B di Baker Street per ingaggiare il famoso detective Sherlock Holmes che, insieme all’inseparabile Dr.Watson, inizierà le indagini per dare un volto e smascherare il terribile assassino soprannominato Jack Lo Squartatore. Durante le indagini incontreranno la famosa spia Irene Adler che si unirà a loro. Avventura e suspense costituiranno il mix esplosivo che li porterà a scoprire una verità molto più sconvolgente di quella che loro stessi potessero immaginare.
SHERLOCK VS JACK, QUANDO SCOTLAND YARD CHIAMO’ ARTHUR CONAN DOYLE PER SCOVARE JACK LO SQUARTATORE
Non tutti forse sanno che nel 1888 Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, fu chiamato più volte da Scotland Yard ad offrire la sua consulenza a proposito degli efferati delitti che in quegli stessi anni coinvolgevano la Londra Vittoriana. Il noto scrittore scrisse a Scotland Yard le sue intuizioni e le sue congetture a proposito dell’identità del famoso serial killer, soprannominato Jack lo squartatore. Molti di questi scritti sono stati ritrovati da Hellen Salfas (in realtà uno pseudonimo dietro il quale si nasconde la penna di un notissimo drammaturgo inglese) e utilizzati per la stesura di questa originale pièce di teatro che unisce la fantasia di un personaggio inventato ma noto in tutto il mondo come Sherlock Holmes con la realtà di uno dei più crudeli assassini di quegli anni. L’accostamento, seppur azzardato, è di certo molto intrigante e sorprendente, tanto che più di una volta il grande cinema ha raccontato in almeno due pellicole questo coinvolgente accostamento, Murder by degree di Bob Clark (noto in Italia con il titolo di Assassinio su commissione) con due grandi attori come Cristopher Plummer e James Mason e A study in terror (Sherlock Holmes: notti di terrore) dove il grande detective viene chiamato ad investigare sui misteriosi delitti di Whitechappel seguendo proprio il sentiero e gli indizi realmente indagati e analizzati da Scotland Yard in quegli anni.
RICARD REGUANT: “VOGLIO CHE I GIOVANI CONOSCANO IL VERO SHERLOCK HOLMES”
Ricard Reguant, già regista di Dieci piccoli indiani che da tre stagioni continua le repliche italiane con successo di pubblico e critica, ha adattato e diretto per il Teatro Apolo di Barcellona questa nuova ed originale avventura , mai vista sino ad ora sul palcoscenico, ricreando i personaggi dalla penna di Conan Doyle, apportando una freschezza e modernità nei linguaggi e nei contenuti avvicinando così Sherlock Holmes anche alle nuove generazioni che da diversi anni, oramai, seguono i nuovi restyling cinematografici e televisivi sulla figura di Sherlock e del Dott. Watson. Nel 2018 sono stati celebrati i 130 anni da quando è stato pubblicato il primo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle sul famoso detective. Più di un secolo dopo Sherlock è più vivo che mai con 3 serie televisive, film d’azione con attori internazionali, cartoni animati e numerosi studi sulle applicazioni della logica impiegata dall’autore nelle indagini criminali moderne. Questo significa che il personaggio di Holmes ha oltrepassato l’epoca e la letteratura per trasformarsi in un’icona moderna dove le sue storie non sono più meri gialli polizieschi ma entrano nella realtà di tutti i giorni sollevando domande sul potere politico, investigativo e sociale.
SHERLOCK HOLMES E I DELITTI DI JACK LO SQUARTATORE
DEBUTTO 18 e 19 LUGLIO 2019 FESTIVAL DI BORGIO VEREZZI
DAL 15 FEBBRAIO AL 10 APRILE 2020 al Teatro Sala Umberto di Roma
Regia di RICARD REGUANT
di Helen Salfas
basato sugli scritti e i personaggi di Sir Arthur Conan Doyle
Adattamento di Ricard Reguant e Cata Munar
traduzione di Gianluca Ramazzotti
Scene originali di La Caja Negra Ta
Costumi di Adele Bargilli
Musiche originali di Pep Sala
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