Rocco compie 60 anni e rimane l’unico vero sex symbol per noi tutte

Rocco compie 60 anni e rimane l’unico vero sex symbol per noi tutte

ITALIA – Rocco, il sex symbol per eccezione, pugile e bravo ragazzo, compie 60 anni. Nel 1960 infatti, usciva nelle sale un film destinato a rimanere nel tempo, così come l’interpretazione del grande Alain Delon. L’attore è stato per anni il più bello del cinema, un’icona sexy per intere generazioni. La sensualità di un uomo che ha rappresentato un ideale ponte fra l’Italia e la sua Francia. E qui voglio ripercorrere attraverso il suo meraviglioso sguardo la scena d’amore che rimane indelebile tra tante, di Rocco e Nadia in Rocco e i suoi fratelli . 

Malinconico, introverso, spavaldo, unico. Rocco è Rocco. Ma soprattutto, Rocco è Alain Delon. 60 anni fa, il grande Luchino Visconti dava vita ad uno dei suoi film più luminosi, Rocco e i suoi fratelli, affidando il ruolo di protagonista al più grande sex symbol di tutti i tempi (ovviamente per il mio gusto) Alain Delon appunto.

Rocco e i suoi fratelli compie nel 2020 sessant’anni. Per Delon fu un ruolo cruciale, che precedette di tre anni quello ancor più celebre e iconico ne Il Gattopardo, nei panni del Principe Tancredi, film che lo fece conoscere al grande pubblico. Ma io lo preferisco qui. Ne il Gattopardo rasenta la perfezione con la sua regale eleganza, i lineamenti perfetti, la dolcezza dello sguardo. Invece in questo film, Rocco e i suoi fratelli, si legge tutta l’inquietudine che poi ha governato la sua vita anche nella realtà. Saggio, timido e imperfetto qui Alain Delon porta alla luce la fragilità dell’uomo. E più si mette a nudo nei suoi panni da pugile più il suo sguardo glaciale penetra nei nostri cuori. Non so quanto Alain Delon abbia amato questo ruolo, ma noi donne ce l’abbiamo stampato in mente, perché, anche nella tragedia, avremmo voluto essere anche solo per un istante amate come Nadia.

Qui il cattivo, il vero pugile è Renato Salvatori, che era arrivato alla popolarità grazie al ruolo di Poveri ma belli (1956), di Dino Risi. Bello anch’egli, ma la cronaca non lo renderà mito come Alain Delon, sex symbol per intere generazioni, con la sua vita professionale e privata sregolata e imperfetta che fa da contraltare alla sua estetica che non conosce imperfezioni. Renato Salvatori sposerà nella vita, nel 1962, Annie Girardot (Nadia) due anni più tardi di Rocco e i suoi fratelli, ma poi si ritirerà presto dalle scene e non vivrà a lungo, morendo all’età di 55 anni.

Ma da inguaribile romantica voglio mostrarvi la scena d’amore tra Rocco e Nadia, che rimane indelebile tra le scene della cinematografia internazionale.

PERCHE’ DELON E’ COSI’ IRRESISTIBILE NEI PANNI DI ROCCO

 

Rocco e i suoi fratelli di Visconti arrivò in sala nel 1960, portando con sé diverse polemiche dopo la vittoria del Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia e realizzò un incasso notevole di circa un miliardo e seicento milioni di lire. Il motivo? Non solo la bellezza del film, ma anche la presenza di due icone come lui e Annie Girardot nei panni del personaggio Nadia.

La storia di Rocco Parondi (Alain Delon), emigrato lucano nella Milano industriale che si ricongiunge ai fratelli, è strutturata in cinque atti, come una tragedia, intitolati ciascuno a uno dei protagonisti.

Rocco lavora prima in una lavanderia poi parte per il servizio militare. Al suo ritorno si imbatte in Nadia, una ragazza che la famiglia aveva fatto entrare in casa per proteggerla dalle angherie del padre. In realtà Nadia è una prostituta, appena uscita di prigione, che ha avuto una storia col fratello Simone, il più scapestrato e violento dei cinque.

alain delon mywhere

Simone infatti si dà alla boxe e al taccheggio, si fa mantenere da un omosessuale e appena scopre che Rocco e Nadia hanno una storia, convoca gli amici e li percuote.

Quando poi Rocco viene ingaggiato a sua volta come pugile e ottiene grandi successi è la fine. La rabbia di Simone si fa tale che violenta e uccide Nadia: o almeno è quanto ci è riferito, visto che della scena rimane solo l’immagine della donna che rotola a terra in prossimità di un corso d’acqua.

Rocco, malgrado tutto lo perdona e gli offre rifugio, ma Simone viene scoperto dalla polizia e arrestato.

Il film si chiude con un dialogo tra i fratelli minori, quelli a cui è stato dedicato meno tempo. Ciro pronostica al piccolo Luca che forse soltanto lui riuscirà a tornare nella terra d’origine.

Tra gli interpreti i due migliori sono senza dubbio Renato Salvatori, un Simone di grande efficacia anche se un poco risaputo, e Alain Delon, un Rocco originale e delicato. Spiros Focas e Max Cartier sono bravi quanto basta in due personaggi appena abbozzati. Annie Girardot è una Nadia molto espressiva, Ratina Paxinou una madre di forte rilievo. Tra gli altri interpreti bisogna ricordare soprattutto Paolo Stoppa, Claudia Cardinale, Corrado Pani, Adriana Asti, Claudia Mori.

GLI ULTIMI ANNI COMPLICATI DI DELON

Un inizio folgorante. Cinema d’autore, film memorabili, su tutti, appunto, Rocco e i suoi fratelli e Il Gattopardo, entrambi di Visconti. Ero letteralmente innamorata di Delon, bellissimo, seduttivo, consapevole. L’attore ha vissuto un’epoca d’oro, dove poteva prendersi tutto ciò che voleva: donne (tantissime) popolarità, denaro.

È stato per anni ”il bello assoluto” del cinema, un’icona per intere generazioni di ammiratrici assiepate su un ideale ponte fra l’Italia e la sua Francia.

Ma il Delon di oggi, o meglio, quello degli ultimi anni, sembra essersi trasformato in un’ombra. Alain sembra aver azzerato ogni ricordo, come dimostra il suo ritiro dalle scene pubbliche più volte annunciato. In ogni intervista rilasciata negli ultimi decenni, è apparso come un uomo sconfitto, malinconico, i cui unici ricordi dolci sono riservati per il suo grande amore, Romy Schneider. Vive da solo, con i suoi cani, l’ultima sua grande passione.

Io però lo ricorderò sempre per il suo ruolo nei panni di Rocco, un personaggio malinconico, introverso, spavaldo, tremendamente affascinante. Unico.

Qui il trailer del film restaurato.

Ecco il profilo instagram del grande attore

Fabiola Cinque

16 Responses to "Rocco compie 60 anni e rimane l’unico vero sex symbol per noi tutte"

  1. Stefano Maria Pantano
    Stefano Maria Pantano   3 Marzo 2020 at 11:00

    Di questo articolo mi arriva diretta soprattutto la vena emotiva, la sensibilità sofisticata sotto la struttura delle descrizioni. Sui contenuti non posso che condividere ogni parola. Delon è un modello umano e professionale per tanti di noi, prima che un’icona del cinema. Di lui apprezzo soprattutto l’irriverenza e la coerenza, dimostrate anche quando le sue opinioni erano scomode per il mainstream. La sua capacità di sostenere film come “Le samourai” unicamente con la sua presenza quasi muta, davanti la macchina da presa, dimostra qualcosa che solo i grandi attori possono fare.

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   3 Marzo 2020 at 15:52

      Grazie Stefano, attraverso la metafora di questo compleanno volevo celebrare un cinema fatto di meno parole e più espressioni emotive. Non potrei paragonare mai una bellezza NON iconica, (anzi!) e dall’espressività e ricchezza di emozioni che trasmette l’impareggiabile Annie Girardot. Soprattutto se la metto a confronto con i miti attuali, plasticati e inespressivi guidati da una Nicole Kidman…

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  2. Melissa Turchi
    Melissa Turchi   3 Marzo 2020 at 11:38

    Leggendo il tuo articolo, cara Fabiola, mi chiedo se esista una donna che non abbia voluto essere, anche se per pochi attimi, amata quanto Nadia. Grazie di aver rispolverato nella mia memoria le immagini e le bellissime emozioni vissute guardando questo film.

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   3 Marzo 2020 at 15:43

      Il mio consiglio infatti, cara Melissa, soprattutto per chi non l’ha mai visto o non se lo ricorda, è quello di vedere il brano YouTube che ho linkato. Non esiste storia e scena d’amore più struggente. L’amore di Nadia per Rocco raggiunge dei toni inimmaginabili

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  3. Paolo Riggio
    Paolo Riggio   3 Marzo 2020 at 13:05

    Rocco e i suoi fratelli” è uno dei film più dolenti che abbia visto. Un Visconti piuttosto inedito – non esiste una grande ricostruzione storica, la sua caratteristica più tipica – ma una costruzione dell’animo umano.

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  4. Giuliana   3 Marzo 2020 at 13:57

    Devo confessare che non ricordo quasi niente di questo film, avendolo visto molto molto molto tempo fa…Alain Delon, devo dire, non è il mio mito e non ce lo vedo neache troppo nei panni di un pugile originario della Lucania. Mi piacerebbe però rivedere (anzi,, “vedere”) questo celeberrimo film e l’articolo, Delon o meno, mi invoglia abbastanza!

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   3 Marzo 2020 at 15:46

      Quello che infatti mi colpii dalla prima volta che lo vidi fu il contrasto rappresentato magistralmente di “pugile e bravo ragazzo” insieme. Solo un “viso d’angelo” (come veniva chiamato Delon) poteva raggiungere quest’apice.

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  5. cinzia fabiani   3 Marzo 2020 at 15:58

    Oddio che ridere! Quando ho letto “ Rocco compie 60 anni e rimane l’unico vero sex symbol” ho pensato ad un articolo su Rocco Siffredi 🙂

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    • Saverio   3 Marzo 2020 at 16:08

      Cinzia hai proprio ragione! Anch’io ho pensato lo stesso! Ma la foto in bianco e nero mi ha indotto a scoprire qualcosa in più ed ho iniziato a leggere l’articolo

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  6. Rosanna   3 Marzo 2020 at 16:02

    Alla mia generazione è arrivato l’ Alain Delon troppo bello e perfetto del Gattopardo, questo è un’altra cosa! Complimenti all’autore dell’articolo che ha tirato fuori emozioni sopite!

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  7. Luciano   3 Marzo 2020 at 16:06

    Sono nato 30 anni dopo l’uscita del film “Rocco e i suoi fratelli“ e devo dire che l’opportunità di conoscere questo film, e questi attori, ripassando le grandi opere di Luchino Visconti, è un’opportunità di cui vi sono grato.

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  8. Steve Moss
    Steve Moss   3 Marzo 2020 at 16:14

    Devo dire che quello che mi ha colpito di più (e non lo sapevo) la similitudine tra la vita reale e la trama di questo film per quanto riguarda Renato Salvatori, (che conoscevo solo per il ruolo di Poveri ma belli) con la sua vita professionale e privata sregolata e imperfetta che lo fa morire giovane (di cirrosi epatica perché era alcolizzato). E soprattutto che Renato Salvatori sposerà nella vita Annie Girardot (Nadia) due anni dopo questo film…incredibile! Che bella storia!

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  9. Teresa Paladin
    teresa paladin   3 Marzo 2020 at 16:37

    Un grazie sincero per questo articolo su Rocco e i suoi fratelli, un film che ho visto da ragazzina e che ho trovato semplicemente splendido per l’evocazione di passioni e contrasti intensi e drammatici: un affresco incredibile delle difficoltà di inserimento di questa famiglia di contadini lucani, una povera vedova con i suoi quattro figli, trasferiti al Nord come si diceva allora. E Alain Delon resta un mito intramontabile, effettivamente il “più bello” tra i suoi contemporanei, e grande attore. Mi ritrovo nelle emozioni che le tue parole, Fabiola, trasmettono.

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   3 Marzo 2020 at 16:42

      Come hai ragione Teresa, questo risvolto sociale dei “trasferiti al Nord” è quanto mai attuale! E Alain Delon resta un mito intramontabile, concordo!

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  10. Flavio Redhair
    Flavio Redhair   8 Marzo 2020 at 11:33

    Alain Delon in in Rocco e i suoi fratelli non solo è l’attore più bello e sexy, ma è decisamente STORIA del cinema! Non a caso opera di Visconti!

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  11. Livio   8 Marzo 2020 at 18:14

    Vedo che comunque avevate dedicato un articolo al documentario dedicato a Rocco Siffredi…. l’autrice ama di più Alain Delon o Rocco Siffredi? Qual’è il Rocco sex symbol preferito?

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