TourismA 2020: Pupi Avati e Alberto Angela chiudono il Salone del Turismo Culturale

TourismA 2020: Pupi Avati e Alberto Angela chiudono il Salone del Turismo Culturale

FIRENZE – Si chiude la sesta edizione di TourismA 2020, il salone dell’Archeologia e del turismo culturale organizzato da Archeologia Viva al Palazzo dei Congressi. Anche quest’anno la rassegna ha presentato un ricco palinsesto con oltre 30 incontri, laboratori didattici e circa 300 relatori tra i cui nomi hanno figurato personalità di spicco non solo del mondo accademico da Eike Shmidt ad Alberto Angela, a Cristina Acidini, Philip Daverio, Pupi Avati, Andrea Carandini, Eva Cantarella. Vittorio Sgarbi, Valerio Massimo Manfredi e molti altri.

Nonostante le belle giornate di sole, nel fine settimana del 21-23 febbraio non sono voluta mancare all’appuntamento con TourismA 2020, il Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale, conclusosi anche in questa sua sesta edizione con grande successo di pubblico, nella sede del Palazzo dei congressi di Firenze. Organizzata da Archeologia Viva, diretta da Piero Pruneti, TourismA è una interessantissima manifestazione culturale di tre giorni che prevede una serie di incontri e conferenze con accademici e non, rivolta non solo agli specialisti del settore archeologico e del turismo, ma a chiunque desideri conoscere o ampliare le conoscenze sul mondo antico, in un comune intento di valorizzare il più possibile il patrimonio naturale e artistico in Italia e nel mondo.

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TourismA 2020 Piero Pruneti – presentazione.

Se il mondo dell’archeologia è il tema centrale attorno al quale sono stati organizzati gli incontri, con una continua occasione di stimolanti confronti, informazione e divulgazione, TourismA rappresenta anche una possibilità di far conoscere territori e patrimoni artistici attraverso enti promotori delle regioni italiane e attraverso le agenzie che operano nel settore del turismo culturale, nei cui stand si può trovare materiale informativo riguardante viaggi (da quelli con gli esperti alle iniziative per le scuole) e ricchezze patrimoniali di vari territori. Non sono mancati, inoltre, assaggi di prodotti locali.

Anche quest’anno la rassegna ha presentato un ricco palinsesto con oltre 30 incontri, laboratori didattici e circa 300 relatori tra i cui nomi hanno figurato personalità di spicco non solo del mondo accademico e delle istituzioni, ma anche di quello della cultura e dello spettacolo, da Eike Shmidt ad Alberto Angela, a Cristina Acidini, Philip Daverio, Pupi Avati, Andrea Carandini, Eva Cantarella, Vittorio Sgarbi, Valerio Massimo Manfredi e molti altri.

TourismA 2020 Philip Daverio. Photo Beppe Cabras

I temi affrontanti hanno spaziato dalla professione dell’archeologo alle missioni della ricerca italiana all’estero, dalla Corsica al tempo degli Etruschi alla Sardegna nuragica, da rassegne di itinerari artistico-culturali alle antiche rotte commerciali tra le isole del Mediterraneo, dalla mostra su Ostia antica in Finlandia alla storia di Aquileia, dalla valorizzazione di parchi ambientali a nuovi progetti per il patrimonio culturale italiano e internazionale nel terzo millenio, e tanto tanto altro. Insomma, in questa tre-giorni di kermesse culturale, l’unico neo è che bisogna fare una selezione delle tante belle iniziative e non è possibile (non avendo ahimè il dono dell’ubiquità!) essere presente a tutte. Vi darò quindi un “assaggio” di qualche incontro a cui ho partecipato.

A partire dalla conferenza di inaugurazione, intitolata Save Art e dedicata al concetto di “bello” in omaggio al cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio, particolarmente interessante è stato l’intervento di Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti e del Disegno, secondo la quale Raffaello è la figura che “incarna al massimo grado i concetti di bellezza e armonia”; attraverso un excursus di immagini salienti della carriera dell’urbinate l’insigne studiosa è riuscita a sintetizzare mirabilmente la personalità di questo artista che “segue il cuore ma anche la ragione”, e il cui suo successo e forza creatrice sono il frutto di una costante volontà di imparare, una “attitudine alla formazione continua”.

Io con  il Direttore di Archeologia Viva Piero Pruneti. 

Agli antipodi dell’arte di Raffaello era invece l’argomento proposto da Eva di Stefano, storica dell’arte contemporanea, che ha parlato di “Il Bello e il Brut”, mettendo in luce un mondo dell’arte poco conosciuto, emerso con la raccolta di Debouffet donata alla città di Losanna nel ’71; mondo  dove “gli artisti non hanno una formazione accademica, non vivono in un contesto artistico e sono totalmente svincolati dal sistema dell’arte”Tra questi “emarginati” la storica ha citato personalità interessanti come quella di Aloise Corbaz, pittrice svizzera vissuta nella prima metà del ‘900 che svilupperà in manicomio la sua vena artistica, e quella di Filippo Bentivoglio, contadino analfabeta della Sicilia la cui produzione scultorea di teste rimanda ad uno stile primitivo.

Nel pomeriggio, molto istruttiva è stata la serie di interventi su Ostia Antica, un sito archeologico trascurato e “bistrattato” per tanti secoli dall’immaginario collettivo, ma che è riuscito a trovare poi il giusto riconoscimento nella lista delle testimonianze culturali da rivalorizzare, come è emerso negli interventi di vari docenti universitari da Katarina Mustakallio, a Rita Berg a Marxiano Melotti.

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Mosaico pavimentale del Duomo di Aquileia

Tra gli appuntamenti di sabato non potevo mancare quello dedicato a Malta, il cui racconto sui miti è stato affidato a V. Massimo Manfredi, archeologo e rinomato scrittore di eventi e personaggi storici in versione romanzata. La sua voce cadenzata e avvolgente ci ha accompagnato nelle suggestive immagini dei celeberrimi siti archeologici dell’isola e delle loro leggende.

Domenica, ultima giornata della rassegna, ho voluto concedermi qualche oretta di sonno in più ma non tanto da perdermi la conferenza con Pupi Avati dal titolo “Su Dante per Dante: il film che mancava…” Il regista ha colto l’occasione di TourismA 2020 per poter riparlare del suo progetto, in cantiere da quasi vent’anni! E’ un film su Dante, il cui settecentenario della morte cadrà il prossimo anno, e la produzione Rai pare stia continuando a fare “orecchie da mercante” su questa grandiosa proposta del regista, che non può fare a meno di rammaricarsi ma non senza una nota d’ironia: “ Io sono ancora qui ad ascoltare le promesse. La Rai nel frattempo ha prodotto un film sulla vita della Ferragni…” Ci auguriamo di cuore che i lunghi applausi di sostegno e incoraggiamento del pubblico dell’Auditorium siano forieri di buone news per il grande Avati.

TourismA 2020 Pruneti intervista Alberto Angela. Photo Beppe Cabras

In attesa del consueto evento di chiusura con Alberto Angela, sempre in zona Auditorium c’è stato un bellissimo video, presentato da Antonio Zanardi Landi, sulla città di Aquileia, città tanto splendida quanto troppo poco inserita negli itinerari di gite e viaggi culturali. La sua storia millenarie e le sue bellezze storico-artistiche la rendono una rarità nelle mete da visitare e meriterebbero molta più attenzione.

Ed ecco infine il pubblico in delirio: scortato dalle sue “guardie di legionari”, Alberto Angela fa il suo ingresso in sala. Stavolta il protagonista dell’evento non è un suo libro, un personaggio o un fatto della storia, ma lui in persona. Intervistato da Piero Pruneti, Angela si racconta, ma sempre con grande semplicità e toni informali. Porta il discorso anche sulle persone che lavorano con lui, come i figuranti-soldati della “scorta”. Sul rischio (poi infondato) di portare un programma culturale in prima serata di sabato, il ricercatore-divulgatore commenta con entusiasmo: “Fare programmi di cultura – ha commentato Angela – in Italia è facile perché è un paese che ha la cultura della cultura”. Nel suo lavoro non si definisce un “esperto” ma semplicemente un “curioso” e ci tiene a sottolineare che lui non vuole essere considerato uno del mondo dello spettacolo ma della ricerca. A quel punto gli applausi a scena aperta sono scontati. Qualche foto ricordo per il pubblico e poi…il sipario si chiude su questa bella kermesse.

In attesa del prossimo appuntamento a febbraio 2021, intanto mi vado a sfogliare le brochures che ho preso per organizzarmi un bel viaggio con guida archeologica…

Ah dimenticavo: tutto questo “bagno” di cultura e bellezza è gratis! Quindi, tenetevi pronti per TourismA 2021. Chi conosce questa manifestazione…non la evita davvero!

TourismA 2020 foto di Giuseppe Cabras

TOURISMA INFO UTILI

Organizazione: Archeologia Viva, Giunti Ed.

Enti patrocinatori: Regione Toscana, Comune di Firenze, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo,

Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ANT, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Camera di Commercio.

 

Giuliana D'Urso

3 Responses to "TourismA 2020: Pupi Avati e Alberto Angela chiudono il Salone del Turismo Culturale"

  1. teresa paladin   4 Marzo 2020 at 09:25

    Interessantissimo questo reportage su un’importante manifestazione che esalta l’eccellenza storico-artistica del nostro patrimonio nazionale e non solo.Molto importante in questi momenti di coronavirus che esperti del mondo accademico e culturale e personalità dello spettacolo e dell’informazione si siano ritrovati a focalizzare la bellezza dell’arte e dei reperti archeologici che da sempre costituiscano un’attrazione turistica da valorizzare.
    Immagino che ti sarai divertita.
    Teresa Paladin

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    • Giuliana D'Urso
      Giuliana D'Urso   4 Marzo 2020 at 11:20

      Grazie Teresa! Sì, aspetto ogni anno questo appuntamento con curiosità e interesse. Ci sono sempre tante cose da scoprire nel mondo dell’arte e parlare di bellezza, come dici tu, soprattutto in questo particolare momento può solo far bene. Prossimo anno ci andiamo insieme!

      Rispondi
  2. teresa paladin   5 Marzo 2020 at 16:19

    Perfetto!

    Rispondi

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