BOLOGNA – L’emergenza Covid-19 non risparmia l’attesissimo Bologna Festival. La sovrintendente della kermesse fa chiarezza: “Lavoriamo a un nuovo calendario, ringrazio il nostro pubblico per la vicinanza e la pazienza”.
Un’impresa ardua spetta a chi ha organizzato da mesi il Bologna Festival: la stagione 2020, la prima da sovrintendente di Maddalena Da Lisca, deve essere riprogrammata poiché sono saltate tutte le serate di aprile e maggio, causa il malefico coronavirus. Per l’immediato futuro bisognerà tener presente diverse variabili tutte fondamentali, prima di tutto gli sviluppi della situazione sanitaria, poi la disponibilità degli artisti e dei teatri. Per non parlare di come si potrà andarea sedersi in una sala da concerti tradizionale (che ne sarà delle distanze di sicurezza da rispettare?). Nessuno a tutt’oggi lo sa, tutti congetturano e più che altro sperano in una soluzione geniale.
“Stiamo lavorando ad un nuovo calendario – afferma Maddalena da Lisca, – che presenteremo appena possibile, una volta chiariti i termini relativi alla ripresa degli eventi pubblici. Desideriamo ringraziare il pubblico per la pazienza e la vicinanza che ci sta dimostrando in questo frangente e siamo riconoscenti a tutti gli sponsor ed i sostenitori che pur in un clima di incertezza non mancano di confermaci il loro solidale contributo.
Da parte nostra cerchiamo di affrontare questa situazione al meglio per difendere per quanto possibile la programmazione artistica ma anche a tutela di artisti, agenti, tecnici e di coloro che a vario titolo collaborano con Bologna Festival e che si trovano a dover superare, spesso con grandi difficoltà, l’imprevedibile emergenza Covid.
Potrebbero esserci dei concerti che non si riescono a riprogrammare e siamo grati sin d’ora a chi decidesse di rinunciare al rimborso della relativa quota parte dell’abbonamento. Abbiamo in mente di finalizzare questo aiuto su un progetto specifico e in ogni caso sarà senz’altro dato rilievo ai nomi di chi ci vorrà aiutarci con questo gesto di amicizia”.
Foto in homepage: Mario Messinis, Maddalena da Lisca, Federico Stame (foto Roberto Serra).
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