Morellino Classica 2020, la Principessa Sabina Corsini ci introduce al Castello della Marsiliana

Morellino Classica 2020, la Principessa Sabina Corsini ci introduce al Castello della Marsiliana

GROSSETO – Il travel blogger di Giroviaggiando Lamberto Funghi ha intervistato per MyWhere la Principessa Sabina Corsini, in occasione della prima tappa post quarantena del Morellino Classica Festival, alla Tenuta della Marsiliana.

My Where non poteva non essere presente alla ripartenza, post quarantena Covid, del Morellino Classica Festival, che tradizionalmente, per la non volta si è svolta al Castello della Marsiliana. Con l’occasione, oltre a seguire la performance artistica, ho intervistato la “padrona di casa”, la Principessa Sabina Corsini, ultima discendente di una prestigiosa famiglia di nobili, mecenati, appassionati di cultura ed arte, che tanto hanno dato, nei secoli al patrimonio culturale italiano.

Buonasera Principessa e grazie di averci ospitato in questa particolare occasione culturale. Come nasce l’abbinamento fra la cultura ed il luogo che ci ospita, la Tenuta Castello della Marsiliana (Gr), a forte connotazione e tradizione agricola?

La Marsiliana nasce, intorno all’anno mille, come convento dei Frati Trappisti, ed è entrato nei beni della Famiglia Corsini nel 1700.  I frati trappisti che gestivano il Castello già svolgevano un’attività di ospitalità, perché i pellegrini che andavano e tornavano da e per Roma, potevano fermarsi alla Marsiliana, essere al sicuro dalla piaga della malaria che caratterizzava questa zona della Maremma, lavorare per l’azienda agricola e riprendere il loro cammino con le bisacce piene di masserizie e cose che potevano essere utili lungo in cammino. Quindi possiamo dire che la Marsiliana era già una tappa di un turismo enogastronomico lento. Noi non abbiamo quindi inventato niente ma ridato attenzione a quello che nei secoli era già successo.

Marsiliana
Lamberto Funghi e la Principessa Sabina Corsini. Crediti Foto: Emanuela Corazziari

La Marsiliana, oggi è un’azienda agricola che produce vino, olio biologico, gestisce il territorio, anzi dove territorio è proprio la parola e filosofia che collega le varie produzioni agricole. L’Azienda oggi ha una estensione di 3000 ettari, di cui 2700 di macchia mediterranea salvaguardata e gestita. Con una grande attenzione alla biodiversità presente, alla fauna ed alla flora ed al rispetto del territorio.

I vitigni utilizzati sono attualmente Petit Verdot, Merlot e Cabernet Sauvignon. La Maremma non ha una grande tradizione autoctona e quindi ci ha dato la possibilità di sperimentare, vitigni sicuramente non autoctoni per la zona.

Parlando di qualità ed accoglienza, quanto pensa che la rivalutazione del turismo lento e di quello enogastronomico possano aiutare lo sviluppo e la valorizzazione di un territorio “minore”, anche alla luce delle esperienze obbligate di questi ultimi mesi?

Io credo fermamente in questa possibilità ed oggi, dopo questo periodo complicato, ci credo più di prima. Oggi molti di noi vivono una vita forzatamente veloce ed anche il turismo, per certi versi, era diventato una fruizione veloce di città, nazioni ed itinerari. Questo secondo me, non esisterà più, per fortuna, e questo permetterà a tutti noi di essere molto più lenti, molto più attenti a vivere meglio e più profondamente le esperienze di vita e di viaggio. Torneremo ad una filosofia di viaggio lento, aperto al consolidamento delle esperienze vissute e finalizzato ad assaporare il territorio che ci ospita, simile a quello che facevano i grandi scrittori dell’800 quando attraversavano l’Italia, mettendoci anche tre, quattro, cinque mesi, ma acquisendo un bagaglio di esperienze che avrebbero conservato a lungo nella loro anima e raccontato volentieri nei loro romanzi.

Sabina Corsini Marsiliana
Crediti Foto: Emanuela Corazziari

Normalmente questo tipo di vacanze di tipo lento ed esperienziale sono scelte più da turisti stranieri che da italiani. E’ così anche alla Marsiliana?

Era sicuramente così anche nella nostra struttura, ma solo perché in passato noi stessi abbiamo ricercato maggiormente i turisti stranieri. Quest’anno siamo pieni di turisti italiani, però è vero che questo tipo di vacanza è più una filosofia ed una scelta da turismo straniero, che vuole fermarsi in un luogo, almeno una settimana e conoscere il territorio che lo ospita, da dentro. Anche gli italiani a volte ricercano questo tipo di vacanza, ma preferiscono farlo all’estero.

Perché secondo lei questo avviene?

Perché purtroppo le cose vicine, ci sembrano così accessibili che poi ci si dimentica che esistono. Si pensa che il gioiello lontano rappresenti una occasione da cogliere al volo, mentre quello vicino è visto come sempre a disposizione, mentre poi passa il tempo e non ci si va…

Sabina Corsini Marsiliana
Crediti Foto: Emanuela Corazziari

Veniamo ad un lato più personale. Lei è l’ultimo anello di una famiglia che da più di sei secoli è ricca di storia, di personaggi importanti , di grandi mecenati di arte e cultura, pensiamo solo, per fare un esempio concreto a Clemente XII, il Papa a cui si deve Fontana di Trevi a Roma. Questa eredità rappresenta, per lei, più un vincolo, una strada obbligata od un’opportunità?

Sinceramente la nostra tradizione familiare non mi ha mai pesato. Io trovo nuovamente che è una opportunità, che rappresenta anche un dovere oltre che un privilegio, di portare avanti una tradizione, esplorandola e tirandone fuori anche cose nuove e diverse, esattamente come era successo nei secoli passati. Noi oggi non siamo più i potenti mecenati dei secoli scorsi, non esistono più quel tipo di opportunità, ma oggi nel nostro piccolo si tratta molto di conservazione. La nostra più grande responsabilità sta oggi nella conservazione, senza per questo non guardare avanti.

Oggi si parla nuovamente molto, delle battaglie per la parità professionale e lavorativa fra uomo e donna. Qual è la sua esperienza di donna al vertice di una realtà produttiva così complessa in un settore ancora molto maschile?

In generale io credo che una donna nel proprio ruolo non debba per forza sentirsi sempre approvata dagli altri. A me piace essere donna e imprenditrice. Sicuramente gestire un’azienda agricola è un lavoro molto maschile, il mio ruolo è essere affiancata nel mio lavoro dalle persone giuste, senza rinunciare al mio essere donna. Perché il segreto è rispettare e lasciare ad ognuno il proprio ruolo all’interno dell’Azienda. Io credo che oggi uomini e donne lavorano benissimo insieme e non credo che ci siano, per le donne, così grandi minacce che richiedono battaglie ulteriori rispetto a quelle che già in passato sono state fatte. Insieme si lavora, insieme si raggiungono risultati ed obiettivi.

Sabina Corsini Marsiliana
Crediti Foto: Emanuela Corazziari

La prime note di prova del concerto, ci costringono ad interrompere questa piacevole conversazione per tornare all’appuntamento che abbiamo con la musica del Morellino Classica Festival e la sua magia. Ci accompagnano le ultime parole della Principessa che ci svelano il suo personale approccio alla valorizzazione culturale della Marsiliana: “Per me la musica è un mezzo per far star bene l’anima di chi l’ascolta. E questo è il nostro scopo, abbinare un festival di musica Classica, come il Morellino Classica Festival, ed una struttura come la Marsiliana, serve primariamente a far star bene le persone che partecipano e ne usufruiscono”.

E godendoci il tramonto della Maremma, al suono dell’arpa, la nostra anima non può che approvare e ringraziare la scelta e la filosofia della Famiglia Corsini e degli organizzatori del Morellino Classica Festival.

 

Testo di Lamberto Funghi

Crediti foto: Emanuela Corazziari

Redazione

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