Intervista al Personal Chef Vittorio Spitaleri per “stare insieme” a Pasqua al tempo del Coronavirus

Intervista al Personal Chef Vittorio Spitaleri per “stare insieme” a Pasqua al tempo del Coronavirus

ITALIA – Ho chiesto al Personal Chef Vittorio Spitaleri, qualche suggerimento per vivere l’imminente Pasqua in allegria e serenità cucinando qualcosa di particolare da portare in tavola. E per celebrare degnamente anche la Primavera lo chef ci suggerisce non sola la ricetta, ma di vivere la preparazione come rito per riavvicinarci, scegliendo dai colori della tovaglia al centrotavola e ai fiori di buon auspicio. Ecco la sua cucina per “stare insieme” anche in questa Pasqua al tempo del Coronavirus.

Avevo intervistato poco tempo fa Vittorio Spitaleri per conoscere chi è e cosa fa il Personal Chef, e fare qualche domanda sul suo progetto Piccolo Chef. Ma ora nel periodo di #iorestoacasa ho pensato di fargli delle domande per avere qualche consiglio su questa imminente Pasqua. Per colui che basava la sua professione entrando direttamente nelle case degli italiani, qual’è il suggerimento per vivere queste festività sentendosi meno soli?

Vittorio Spitaleri, qual’è la tua proposta per “stare insieme” a Pasqua ai tempi del Coronavirus?

Mi ero ripromesso di non parlare di questa esperienza che ci ha imprigionato fisicamente e mentalmente tra le nostra mura domestiche. 

Una solitudine forzata in assenza di contatti extra familiari, ma piena di un sé che avevamo dimenticato di esplorare. Ma eccomi qua a parlarne controvento. 

Personalmente sto mettendo a fuoco la riscoperta della lentezza, delle tante cose sempre rimandate, ma soprattutto di quanto mi mancano i miei simili: dalla gomitata data o ricevuta per sbaglio nella folla, alla caoticità del lavoro, alla folla rumorosa di un bar nell’ora di punta. La gioia di mettersi in auto per raggiungere il posto di lavoro e condividere con i colleghi la quotidianità fatta di normalità di una vita condivisa. Ecco una cosa ci sta insegnando il virus: la gratitudine di esserci e di stare con gli altri. 

Ma quindi ritieni che ne stiamo ricevendo un insegnamento?

Sì perché quello che veramente ci manca sono gli altri e la loro presenza fisica che ci dà energia. Il resto sono solo illusioni dell’esserci. Cambierà il mondo del lavoro: si ma non grazie al web, nè a surrogati visivi di rapporti a distanza. Si lavorerà con gratitudine senza più dare per scontato il quieto vivere. Stiamo uscendo dall’era della distanza ed entrando nell’era della voglia fisica dello stare di nuovo insieme. 

Pasqua Chef Vittorio Spitaleri violaciocche

Ora siamo in primavera, non pensi che sarà ancora più difficile non accusare la solitudine?

Questa pandemia e la distanza sociale ci stanno paradossalmente avvicinando, facendoci comprendere il valore dello stare insieme e mai cosi forte come in un momento che rappresenta la rinascita e l’inizio di una nuova stagione primaverile, che chiude il periodo invernale: la Pasqua!

Come, secondo te, la cucina può aiutarci a sentirci meno soli?

Il mio suggerimento quindi per riavvicinarci uno all’altro attraverso la cucina, e trascorrere questo giorno speciale, è proporvi di preparare qualcosa di particolare da portare in tavola, magari completando la preparazione con una tovaglia dai colori pastello e un centrotavola che sia di buon auspicio fatto di violacciocche o balaco, il fiore tipico della Pasqua , conosciuto anche come la viola di Pasqua. In questo periodo il suo profumo intenso e piacevole annuncia la primavera e l’arrivo di questa festività. 

Vedo che ci consigli non solo sapori e profumi ma reputi importante anche l’estetica. Quindi, per aggiungere un po’ di allegria e serenità, consigli qualcosa di speciale oltre le decorazioni della nostra tavola?

Sì a questo proposito volevo raccontarvi di un piatto allegro, ricco e gustoso, adatto a qualsiasi abbinamento, originario della tradizione romana che apprezzo, che ho adottato e adattato: la vignarola di Primavera

Personal Chef Vittorio Spitaleri
La lasagna classica di vignarola cucinata da Piccolo Chef Vittorio Spitaleri

Bella l’idea di un piatto che ci regala un po’ di vivacità primaverile. Ci hai incuriosito, di cosa stiamo parlando?

Ricco di legumi e verdure con la presenza di un fantastico jolly chiamato guanciale (ma per una cucina vegetariana si può tranquillamente omettere). Ci sono diverse credenze intorno a questa bella ricetta e quella più accreditata è, che nel periodo primaverile, i vignaioli preparavano un piatto semplice e completo a base di verdure dell’orto tra carciofi, fave e piselli. Questi gli ingredienti chiave! La mia versione in Millefoglie di vignarola, che prevede una pasta sfoglia intercalata da questo straordinario connubio di verdure per un piatto di grande effetto oltre che ghiotto!

vittorio spitaleri intervista pasqua mywhere
Millefoglie di vignarola

Allora ci puoi dare la ricetta?

Eccola, partendo dalla preparazione: 

Sgusciate le fave e raccoglietele in una ciotola. Pulite i carciofi, togliendo le foglie più dure che risulterebbero legnose. Sgranate i piselli e poneteli in un contenitore. Mettere l’olio nella padella e aggiungete un cipollotto fresco che avrete precedentemente pulito e affettato facendo attenzione a non farlo brunire. Unite il guanciale (se volete) tagliato a strisce. Dopo circa 6 minuti procedete aggiungendo le verdure gradualmente a cominciare dai carciofi. Proseguite con le fave e aggiustate di sale. Cuocete con il coperchio per accelerare i tempi. Dopo circa 15 minuti aggiungete l’ultimo ingrediente, i piselli. Aggiustate con mezzo bicchiere di acqua se necessario. Lasciate risposare a cotture ultimata per permettere ai sapori e profumi di amalgamarsi fra loro. Se volete aggiungete qualche foglia di menta fresca, che esalterà il piatto con il suo profumo!

Vittorio Spitaleri PASQUA
Vittorio Spitaleri in uno scatto privato a casa mentre prepara i cannoli siciliani

Un ulteriore consiglio by Vittorio Spitaleri?

Potete sfumare il piatto, se gradite, con un bicchiere di vino bianco oppure con qualche mestolo di brodo vegetale. Se vi avanza si conserva tranquillamente in frigorifero per due o tre giorni dal giorno della preparazione e potrà accompagnare delle gustose bruschette tostate e insaporite con sale e Olio. 

Vittorio, tu che sei Assaggiatore Professionale e Sommelier Olio, puoi consigliarci per questa ricetta un olio in particolare?

Sì, l’Olio che consiglio è: EVO monocultivar Caninese (zona della Tuscia) che completerà la portata con sentori di straordinario carciofo.

personal chef ©Marianne Bargiotti Photography
Questa sembra sia di buon auspicio I FEEL GOOD è quello che vi auguriamo, come il cuore rosso della foto in homepage ©Marianne Bargiotti Photography

Vittorio Spitaleri – Personal Chef, Assaggiatore Professionale e Sommelier Olio

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In home page ©Marianne Bargiotti Photography dal suo articolo diviso in varie tappe Sicilia: itinerari in una terra da sogno

Fabiola Cinque

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