Apriti cielo! Risate in volo: 50 storie che non vi aspettereste ad alta quota

Apriti cielo! Risate in volo: 50 storie che non vi aspettereste ad alta quota

MONDO – La professione delle hostess e degli steward ha sempre suscitato curiosità e ammirazione, perché si sa, la divisa ha il suo fascino, e i requisiti per vestirla non sono alla portata di tutti. Bisogna avere caratteristiche fisiche specifiche, una buona padronanza delle lingue e non solo… Non esiste corso che possa preparare completamente a quello che può succedere a bordo di un aereo. Lo sanno bene Mario Tadiello e Franco Lombini, steward sulle rotte internazionali che in Apriti cielo! ci raccontano 50 episodi in cui, loro malgrado, sono stati coinvolti. La prossima volta che viaggiate in aereo guardatevi intorno: il passeggero seduto accanto a voi potrebbe non essere ciò che sembra…

PROFESSIONE: STEWARD

 

Franco Lombini e Mario Tadiello, autori di Apriti cielo!

Quando pensiamo agli assistenti di volo li associamo immediatamente ad alcuni compiti che assolvono, come le operazioni di imbarco, la distribuzione dei pasti, il passaggio del carrello duty free a bordo, le dimostrazioni per raggiungere le uscite di emergenza, ma dopo aver letto il libro Apriti cielo! Confessioni minime di due steward al servizio di sua maestà, cambierete opinione!

Copertina del libro

Apriti cielo, edito da Bookabook, è coinvolgente ed esilarante. E’ strutturato in cinquanta racconti che vi stupiranno per quanto sono bizzarri e reali allo stesso tempo, perché mai potrebbe venirci in mente che in una business class o in una prima classe possano viaggiare contemporaneamente passeggeri tanto strani e fuori dal comune. Del resto i due steward Franco e Mario ci hanno messo in guardia:

Una cosa è certa. Nell’alto dei cieli la realtà supera di gran lunga la più fervida delle fantasie terrene, e questa volta non l’apprezzerete più attraverso i racconti distratti e oziosi dei viaggiatori al bar, bensì dalla bocca ogni giorno sempre più sbalordita di due steward ancora operativi sulle tratte intercontinentali.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE, LE LISTE D’IMBARCO

Il lavoro dei due protagonisti inizia nella sala riunioni dell’aeroporto, dove, nel corso di un breve meeting di appena 15 minuti, tutti gli assistenti di volo si incontrano insieme al capo cabina prima del decollo, per fare il punto della situazione e analizzare le “peculiarità” dei clienti prossimi all’imbarco. Avete capito bene: per ogni viaggiatore il personale di terra annota caratteristiche, stranezze e il giusto comportamento che gli steward e le hostess dovranno adottare. Facciamo un esempio:

“Vediamo un po’ se oggi c’è qualcuno degno di nota..” suggerisce il capo cabina in sala riunioni scorrendo la lista passeggeri a cui nessuno sfugge.           
“Tutto nella norma, a parte le due signore con bambole. […] Faccio prima a leggervi il messaggio sintetico del personale di terra: ‘Le passeggere viaggiano con due bambole che ai loro occhi e per quel che vi riguarda sono i loro figli a tutti gli effetti. Assecondare senza fare domande’ ”.  

Franco si troverà così a dover cantare una ninna nanna ad un bambolotto e a cullarlo mentre la “madre” è alla toilette.

Foto da Pixabay

LA MACCHINETTA DELLE FOTOTESSERE

A proposito di toilette… Accade spesso che i servizi igienici lascino a desiderare quanto a funzionalità, ma che i passeggeri debbano preoccuparsi di essere presentabili per le altre persone in fila non è poi così comune.

“Mi è capitato solo un’altra volta, 15 anni fa,”decreta la brasileira “ora scrivo un messaggio in portoghese sulla porta in cui spiego che quando tirano lo sciacquone devono essere presentabili, in questo modo possono continuare a usarlo.”

Ci assicura che il messaggio contiene le istruzioni adeguate in portoghese e si riforma la fila.   
Dopo aver letto il messaggio, un po’ emozionata, entra la prima signora.         
Dopo cinque minuti si sente lo sciacquone e simultaneamente si crea un vortice d’aria d’alta montagna. Appare magicamente la signora coi capelli da Branduardi, sguardo da sfinge e sorriso da passaporto. Con aria fiera lascia il posto al bisognoso successivo. Il bagno sembra essersi trasformato in una macchinetta per fototessere.

Le stranezze non finiscono qui: i due steward dovranno accontentare una Gwyneth Paltrow permalosa e una Naomi Campbell con la fissazione per le zanzare tigre, oltre a tenere a bada le fan irrequiete di Michael Fassbender e di Barbara Ann, “famosissima” insegnante di yoga di Vancouver. Perciò, in aggiunta ai requisiti fisici, la loro professione richiede anche empatia, spirito di adattamento e un pizzico di fantasia, perché accontentare il cliente è la prima cosa e se un passeggero pretende il lavaggio della biancheria sporca o non è sicuro se la faraona interferisca con il paracetamolo, l’assistente di volo deve essere pronto a tutto e, se non lo è, deve sapersi ingegnare. Come ci spiegano Franco e Mario, la chiave per avere successo in questo mestiere è vestire di volta in volta panni diversi: del medico, dello psicologo, del poliziotto, del babysitter.

Foto di Rossella Belardi

Apriti cielo cambierà le vostra visione dei viaggi in aereo, regalandovi momenti di puro divertimento e tante risate: è il libro giusto da portare con voi in vacanza.

 

Rossella Belardi

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