Artigianato e Palazzo: la Fata Morgana e il suo gioiello

Artigianato e Palazzo: la Fata Morgana e il suo gioiello

ITALIA – In occasione della XXVI edizione di Artigianato e Palazzo, prende vita la raccolta fondi Giambologna e la Fata Morgana. L’artista Paolo Penko per contribuire alla rivalutazione della Fonte, ha realizzato un gioiello ispirato al bracciale indossato dalla Fata nella statua Cinquecentesca di Giambologna. Fata Morgana è una figura emblematica, divenuta nel tempo simbolo di forza e tenacia al femminile.

Ad Artigianato e Palazzo ecco Giambologna e la Fata Morgana, campagna di raccolta fondi per la rivalutazione della Fonte della Fata Morgana, in cui l’artista Paolo Penko insieme ai figli Riccardo e Alessandro ha realizzato un bracciale a fascia in argento 925%, seguendo le antiche tecniche dell’arte orafa fiorentina. Il gioiello si ispira al gioiello che indossa la Fata Morgana nella scultura realizzata da Giambologna, commissionata nella seconda metà del Cinquecento da Bernardo Vecchietti.

fata morgana gioiello
Il bracciale realizzato dall’artista Paolo Penko, ispirato al gioiello indossato dalla Fata Morgana nella scultura Cinquecentesca di Giambologna

Morgana è una figura mitologica legata alle leggende arturiane, una delle principali antagoniste di Re Artù, Ginevra, Lancillotto e Mago Merlino. Secondo la tradizione, Morgana aveva imparato le arti magiche da Mago Merlino ed essendo ritenuta pericolosa, venne addirittura allontanata dalla corte di Uther re di Britannia.

Oltre ad essere discriminata, la fata fu costretta ad un amore infelice perché chiamata a sposare uno dei vassalli del re. Ma, nonostante questo, ebbe moltissimi amanti.

Si tratta di una figura affascinante che ha assunto nel corso del tempo, il simbolo di una donna forte, potente, tenace e coraggiosa che non si arrende di fronte alle imposizioni e ai soprusi. Viceversa una donna che lotta per la sua libertà costruendosi regole personali che la portano a diventare una figura di pari valore sociale a quella assunta dall’uomo.

INFO

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Causale: GIAMBOLOGNA E LA FATA MORGANA
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Laura Inghirami

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