Heikudo e la Biblioteca di Alessandria: a lezione di storia da Gioele Sasso

Heikudo e la Biblioteca di Alessandria: a lezione di storia da Gioele Sasso

ITALIA – La storia è di moda su YouTube e sono sempre di più i canali che la raccontano in tutte le sue forme. Uno dei più originali e più impattanti in circolazione è sicuramente quello di Gioele Sasso, creatore del canale Heikudo e la Biblioteca di Alessandria. Ecco la nostra intervista con lui.

La guerra del Vietnam, la morte di Stalin, la storia di Augusto e degli Aztechi. Sono solo alcuni dei temi storici che tratta Gioele Sasso o Heikudo per gli youtubermaniaci, un trentacinquenne che sta facendo parlare di sé in rete grazie al successo del suo canale YouTube. La particolarità però di Gioele, o Heikudo perdonateci, è che i suoi numeri, le sue visualizzazioni e appunto, il suo successo, non lo sta ottenendo recensendo videogiochi o parlando di calcio, bensì di storia. Il suo segreto? Lo storytelling, la passione e soprattutto una competenza fuori dal comune.

Visitando il suo canale – Heikudo e la Biblioteca di Alessandria  (oltre 40 mila iscritti e milioni di visualizzazioni totali) potreste imbattervi in macro temi legati alla storia contemporanea, moderna, antica, medievale e non solo, ma anche in curiosità e aneddoti sconosciuti. Il tutto poi, arricchito da una capacità di narrazione unica, con uno stile semplice e colloquiale ma sempre rigoroso nelle fonti.

E allora, basta con le presentazioni, andiamo a conoscere Gioele Sasso e il progetto Heikudo e la Biblioteca di Alessandria.

Ciao Gioele, è un piacere averti tra le righe di MyWhere. Sei partito a postare video in cui ti cimentavi in videogiochi per poi passare alla storia. Come ti è venuta l’idea? Ti aspettavi questo successo?

Devo essere sincero, è stato un passaggio graduale, ma anche piuttosto casuale. Sono un gran chiacchierone e già durante alcuni gameplay storici avevo iniziato a raccontare piccoli e grandi aneddoti.
Poi, un giorno, seguendo i video di uno dei miei canali preferiti, Link4Universe, dedicato all’astrofisica, ho pensato che lo stesso format potesse essere riproposto anche per quanto riguarda la storia.
L’ispirazione, peraltro dichiarata espressamente, era abbastanza palese nei primi video in cui raccontavo seduto dietro una scrivania. Poi, col tempo, le pillole si sono evolute e modificate per meglio adattarsi al mio stile di racconto.

Di certo non mi aspettavo un successo simile, anche perché non faccio alcun tipo di promozione dei video, un po’ per mancanza di tempo, un po’ per pudore. Però col tempo si è sviluppato un bel passaparola e sono arrivati tanti “spettatori”. Devo dire che la cosa che mi da più soddisfazione è la community che si è creata intorno al canale. Persone fantastiche che non solo seguono le pillole e gli altri video, ma ne discutono fra di loro, spesso aggiungono particolari o addirittura creano personalmente i canovacci di video futuri.

Piero Angela e Montanelli prima, oggi Alessandro Barbero e Gioele Sasso. Secondo te YouTube può diventare il nuovo media per raccontare la storia e farla riscoprire ai più giovani? E questo è uno dei tuoi obiettivi?

Io credo che la Storia, con la S maiuscola, sia una materia che si fa scoprire da se ad ogni età, perché è un campo talmente ampio che chiunque può trovare periodi, personaggi o argomenti di proprio interesse. Forse, il problema per farla arrivare ai più giovani, è il modo in cui viene raccontata in molte scuole, come un insieme di date, nomi, eventi quasi si trattasse di formule matematiche da mandare a memoria.

Ovviamente, con l’evolversi della tecnologia e delle abitudini, cambiano anche i mezzi con cui può essere raccontata e questo, a mio parere, è un bene perché permette di “toglierla” dalle materie obbligatorie e trasformarla in un semplice interesse. Ho grossi dubbi che un giorno un appassionato di storia sarà considerato un “figo” come un appassionato di musica o di sport, ma quanto meno potrà veder riconosciuta la sua passione come qualcosa di normale e non relegato a piccoli gruppi di appassionati.

I tre nomi citati, con cui non credo di poter stare neanche nella stessa frase, pur provenendo da origini diverse ( 2 giornalisti, uno storico ) hanno in comune proprio questa capacità di trasformare fatti e personaggi in storie pulsanti di vita. Di spogliare la Storia di quell’aurea di polverosa seriosità ( che è diversa dalla serietà ) e renderla colorata e interessante.

Dopotutto, a mio parere, la differenza tra un romanzo e un libro di storia è solo come viene raccontato. La Guerra delle Rose e il Trono di Spade, Edoardo di Lancaster e Jeffrey Baratheon sono separati solo dal mezzo con cui avviene il racconto, non dalla storia in se

Nei tuoi video seguitissimi racconti ogni epoca. Qual è quella che appassiona di più gli utenti?

Sicuramente le due epoche più gettonate sono la seconda guerra mondiale e l’antica Roma. E’ abbastanza naturale in effetti.

La prima è un periodo storico abbastanza vicino a noi da essere ancora “memoria” più che “storia” ( come dice barbero ) per molti, la seconda è vista come “il periodo d’oro dell’Italia” e scatena spesso più tifo che passione.

Molti, però, mi raccontano che pur avendo iniziato a seguirmi per un argomento specifico si sono poi fatti trascinare ad approfondire periodi storici di cui non sapevano nulla

Sul tuo canale proponi anche delle recensioni di film storici. Ci dici 5 film di questo genere che il nostro pubblico dovrebbe recuperare o vedere assolutamente?

E’ una domanda difficilissima a cui rispondere, anche perché ovviamente dipende molto dal genere ( piu d’azione o piu intimista ) e dal periodo storico preferito.

Provando a citare in ordine sparso, inizierei con una miniserie, cioè Band of Brothers. Dedicata alla Seconda Guerra Mondiale, segue una compagnia di parà americani dallo sbarco in Normandia alla fine della guerra. Visivamente molto bello, non cede ad eccessiva partigianeria e si concentra soprattutto sul lato umano dei soldati. Inoltre storicamente ineccepibile.

Un film che invece consiglio è Il Destino di un Guerriero, ambientato nel 1500 dedicato alle gesta di un soldato spagnolo durante le guerre del Sieglo de Oro. Anche qui storicamente quasi perfetto e soprattutto profondo e godibile

Ben più leggero il terzo, Tutti a casa, film italiano di Comencini dedicato all’8 settembre del 43, con Alberto Sordi protagonista. Al di la delle scene umoristiche è il film che trasmette meglio di tutti il senso di smarrimento e confusione in Italia post armistizio quando i tedeschi passarono da alleati a nemici

Tornando indietro nel tempo il quarto è Master and Commander, film ambientato nel 1800 durante le guerre napoleoniche, che, pur puntando molto sulla spettacolarità degli scontri navali, si dimostra storicamente molto realistico, così come la serie di libri da cui è tratta.

Il quinto è un film mai fatto. Prima di 300, il film sulle Termopili doveva ispirarsi alle “Porte di fuoco” un libro che raccontava lo scontro in modo storico, ma non per questo noioso, anzi restituendogli tutta l’epica della realtà. In effetti se contano anche i film mai fatti, ci metterei anche il film su Stalingrado che Sergio leone stava preparando prima di morire

E il tuo futuro? Con la tua capacità spiccata nello storytelling potresti scrivere un libro. Ci hai mai pensato?

In realtà no. me l’hanno già chiesto in tanti, ma credo di avere un pessimo stile di scrittura. Inoltre il tempo è tiranno col lavoro che faccio, il medico, soprattutto in questo periodo e temo che non riuscirei ad avere la costanza necessaria a seguire un progetto così ambizioso.

Per me raccontare e il canale restano un divertimento e tale vorrei che rimanessero.

Lascio volentieri fare lo scrittore a chi ne ha la capacità. Al massimo posso poi leggere il libro per trarne spunto per delle pillole. Quando mi chiedono se mi vedo rendere quello che faccio un lavoro, la risposta è sempre no, ma solo perché quello che già faccio, mi piace troppo!

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Paolo Riggio

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